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17 Novembre 2025
18:30

Cos’è lo schema Ponzi, come funziona la truffa finanziaria e come difendersi

Nello Schema Ponzi, un modello economico di vendita fraudolento che promette forti guadagni, i truffatori usano il capitale dei nuovi investitori per pagare i falsi profitti di quelli precedenti. Prende il nome da Charles Ponzi e crolla senza un afflusso costante di denaro. Vi spieghiamo come funziona e come difendersi dalla truffa finanziaria.

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Cos’è lo schema Ponzi, come funziona la truffa finanziaria e come difendersi
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Quante volte ci capita di imbatterci in messaggi o pubblicità che promettono di far fruttare i nostri risparmi con rendimenti esorbitanti? Promesse di guadagni facili, veloci e senza rischi. Spesso si tratta di truffe basate su uno schema molto preciso che risale a oltre 100 anni fa: lo schema Ponzi, una truffa in cui la vittima pensa di star investendo, ma in verità viene pagata con i soldi di altri investitori, che a loro volta sono pagati con i soldi di altri investitori e così via finché il castello si rompe e chi ha “investito”, perde tutto. Prende il nome da Charles Ponzi, che rese celebre questo meccanismo con una sua truffa, pur non avendolo inventato. Ma come funziona esattamente e, soprattutto, come possiamo riconoscerlo per proteggere i nostri risparmi?

Cos'è lo schema Ponzi e la storia dell’uomo che diede il nome alla truffa

Lo Schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime, a patto che queste reclutino nuovi "investitori". Sebbene non sia stato il primo a utilizzarlo, questo schema prende il nome da Charles Ponzi, un immigrato italiano negli Stati Uniti che nel 1920 divenne tristemente famoso per una truffa colossale.

Ponzi sfruttò il meccanismo dei Buoni di Risposta Internazionale, coupon che potevano essere scambiati con francobolli in diversi paesi. Notando che poteva acquistarli in Italia a basso costo (a causa della valutazione della lira) e rivenderli negli USA a un prezzo maggiore, ideò un business apparentemente legittimo.

Iniziò a promettere rendimenti del 50% in 45 giorni. Migliaia di persone gli affidarono i loro risparmi, per un totale di circa 15 milioni di dollari dell’epoca (equivalenti a quasi 200 milioni di oggi). In realtà, i costi logistici rendevano il business dei francobolli non profittevole, ma Ponzi continuò a pagare i primi investitori con i soldi dei nuovi arrivati, finché l'analista finanziario Clarence Barron svelò il trucco, portando al collasso del sistema e al suo arresto.

Come funziona lo Schema Ponzi: un esempio

Il meccanismo alla base di questa truffa è, nella sua essenza, piuttosto semplice. Il truffatore si presenta con un’idea apparentemente rivoluzionaria, promettendo rendimenti molto superiori alla media di mercato e, cosa più importante (e sospetta), a rischio zero.

Immaginiamo che venga proposto un investimento con un ritorno del 10% mensile. Una vittima decide di investire 1.000 euro. Puntualmente, dopo un mese, riceve 100 euro di guadagno. Convinta della bontà del sistema, potrebbe non solo reinvestire, ma anche spargere la voce tra amici e parenti, diventando involontariamente complice del sistema.

Il problema è che questi investimenti non esistono. I 100 euro ricevuti dalla vittima non sono frutto di un’attività economica reale, ma provengono semplicemente dai soldi versati da altri investitori arrivati dopo di lei. In pratica, si paga chi è dentro con i soldi di chi entra.

Questo crea una catena che regge solo finché c’è un afflusso costante e crescente di nuovi investitori. Il truffatore utilizza i nuovi capitali per pagare i “vecchi” investitori (e per intascarsi una parte), ma non appena il flusso di denaro si interrompe o troppe persone chiedono di ritirare i propri soldi contemporaneamente, l’intero castello crolla, lasciando la maggior parte dei partecipanti con un pugno di mosche.

Come riconoscere la truffa e come fa l’investitore a difendersi

Oggi, con il web e i social, le truffe finanziarie viaggiano veloci. Ecco alcuni segnali d’allarme da non sottovalutare:

  • Guadagni alti e senza rischi: in finanza, qualsiasi investimento si porta dietro dei rischi, e soprattutto più è alto il possibile rendimento, più è rischioso un investimento.
  • Rendimenti costanti: i mercati oscillano. Un investimento che garantisce rendimenti fissi e sempre positivi, indipendentemente dall'andamento dell'economia, è sospetto.
  • Senso di urgenza: diffidate di chi vi mette fretta, dicendo che è un’occasione unica da cogliere subito.
  • Richiesta di reclutare altri: se il guadagno dipende dal portare dentro altre persone, siamo di fronte a uno schema piramidale.
  • Mancanza di trasparenza: se non è chiaro come vengono generati i profitti o dove finiscono i soldi, meglio stare alla larga.

La regola d’oro è sempre la stessa: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente non è vera. Per investire in sicurezza, è sempre meglio affidarsi a operatori e consulenti finanziari abilitati e iscritti per esempio, all’Albo dei consulenti finanziari.

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Maria Bosco
Creator
Classe 1993, sono laureata in Matematica e Ingegneria Matematica, con la grande convinzione che sia possibile rendere la matematica divertente e comprensibile. Ex-pallanuotista, amante dello sport, dopo aver lavorato nella consulenza informatica, in piena crisi dei trent’anni sono finita a lavorare in televisione per poi finalmente approdare in Geopop.
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