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7 Maggio 2025
18:30

Sextortion è la truffa per estorsione basata su contenuti espliciti: come funziona e come difendersi

Sextortion sta per estorsione sessuale: si tratta di una truffa in cui i criminali ricattano le vittime grazie a video o foto compromettenti delle vittime stesse. Se la vittima non paga, i video verranno pubblicati. In alcuni casi, i materiali compromettenti non esistono, ma i criminali puntano sulla paura e sulla vergogna della vittima.

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Sextortion è la truffa per estorsione basata su contenuti espliciti: come funziona e come difendersi
SEXTORTION
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La Sextortion scam, dai termini sex ed extortion traducibili come "estorsione sessuale", è un tipo di truffa che, più che fare leva su sistemi tecnologici e informatici come il phishing, fa leva sulla nostra psiche e intimità. Si tratta di un ricatto basato sull'estorsione di denaro da parte dei criminali che sono in possesso – o fingono di possedere – video o foto compromettenti delle vittime. E il ricatto è semplice: o paghi, o diffonderemo i tuoi contenuti espliciti. Purtroppo, questo tipo di truffa viene utilizzata anche per ottenere materiale pedopornografico, nei casi in cui i criminali scelgono come vittime ragazzi e ragazze minorenni.

Vediamo in questo articolo come funziona la sextortion, quali sono le possibili variabili e come difendersi quando se ne rimane vittime.

Che cos'è la truffa di sextortion: l'estorsione sessuale

La Sextortion è letteralmente un'estorsione sessuale. Alcuni anni fa era diventata molto diffusa un tipo di truffa via email in cui il mittente, sconosciuto, intimava la vittima di avere sue foto e video compromettenti ricavati grazie a un virus installato sul suo computer che si era impossessato della webcam, è il cosiddetto camfecting. Il ricatto era semplice: "o mi versi un certo quantitativo di soldi sul mio conto, oppure diffonderò il tuo video intimo sul web, facendolo arrivare ad amici e parenti e rovinandoti la reputazione". Si tratta di una truffa tanto famosa da essere diventata anche protagonista di una puntata della serie Netflix Black Mirror.

sextortion email

Il caso di sextortion via email sopra descritto è sicuramente il più diffuso, anche perché i criminali non possiedono veramente il video compromettente di cui parlano. Si basa unicamente sulla paura di chi legge, e un'email del genere può essere inviata a chiunque.
Esistono però casi di sextortion molto più sofisticati e "reali", che purtroppo si basano su video espliciti veramente esistenti, in cui le vittime si ritrovano ad essere registrate durante la masturbazione. Ma com'è possibile?

La sextortion può essere basata su profili reali

Esistono organizzazioni criminali che, attraverso persone realmente esistenti, riescono ad adescare le vittime sui social network e altre piattaforme web, facendogli credere di avere una vera e propria "frequentazione" – un po' come nel caso delle truffe romantiche – così da instaurare una corrispondenza intima.

Il modus operandi è questo. La vittima viene aggiunta su uno specifico social da una ragazza (o ragazzo) solitamente particolarmente avvenente, che con una scusa più o meno plausibile si finge interessato alla vittima. Attenzione, la ragazza in questione esiste in carne ed ossa: ha un profilo vero, con foto risalenti anche a qualche anno prima e non ha problemi a farsi vedere in videochiamata con la vittima.

sextortion estorsione sessuale

Una volta stabilita una connessione, la ragazza inizia a proporre alla vittima contenuti sempre più espliciti, mostrandosi in atteggiamenti intimi e chiedendo di fare lo stesso al suo interlocutore. Una volta ottenuti video o foto in cui la vittima si mostra nuda o viene ripresa mentre pratica autoerotismo, la ragazza (o ragazzo) si mostra per quello che è, cioè una truffatrice. Inizia a mandare alla vittima i video che la ritraggono in atteggiamenti compromettenti e chiede un riscatto affinché vengano eliminati. Spesso il pagamento viene richiesto in criptovalute, questo perché i truffatori sfruttano alcune caratteristiche del mondo delle cripto per far perdere le proprie tracce con più facilità.

In questo caso, si tratta di una vera e propria estorsione sessuale: vengono chiesti soldi in cambio dei video che, a detta dei criminali, rovinerebbero la vita della vittima. ma come fare a riconoscerla?

Come riconoscere e prevenire la truffa

Per prevenire la possibilità di rimanere vittime di sextortion è importante ricordare alcuni consigli che possono sembrare scontati, ma non sono mai banali:

  1. mai fidarsi di chi non conosciamo nella vita reale. anche se instauriamo una fitta corrispondenza, ricordiamo di non condividere mai materiale intimo o informazioni personali che potrebbero comprometterci
  2. usare dispositivi per coprire la videocamera del nostro computer quando non la stiamo utilizzando o quando stiamo facendo qualcosa di intimo. Esistono virus che possono effettivamente consentire agli hacker di accedere alla videocamera – è il cosiddetto camfecting. Comunque niente panico: mantenendo il sistema operativo del vostro computer sempre aggiornato e utilizzando i giusti antivirus, potete considerarvi protetti, ma coprire la webcam quando non in uso è sempre consigliato
    pedopornografia sextortion
  3. il terzo e ultimo consiglio è rivolto ai genitori e agli educatori: è molto importante insegnare ai più giovani quali pericoli esistono su internet, soprattutto ora che social e web sono sempre più diffusi tra i minori. In questi casi, i truffatori si fingono coetanei delle vittime o persone autorevoli e affidabili. Ricordiamo che un ragazzino di 10 anni non ha la nostra stessa capacità di riconoscere queste situazioni pericolose, quindi fare educazione è fondamentale.

Purtroppo, sono numerosi i casi di persone rimaste vittima di questa truffa. Cosa fare quindi in questo caso?

Come difendersi in caso di sextortion

La prima cosa fondamentale da fare in questi casi è mai pagare il riscatto che ci viene chiesto, anche se i truffatori possiedono veramente nostri video compromettenti. Cedere al ricatto, non ci assicura assolutamente che i contenuti non verranno diffusi dai criminali e anzi, ci espone a nuove e sempre più ingenti richieste di denaro.

Quello che possiamo fare è denunciare subito alla Polizia Postale l’accaduto sul suo portale, non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori né chiudere i nostri profili social, ma al contrario conservare screenshot e minacce dei criminali. Nel caso in cui i ricattatori pubblichino effettivamente le nostre foto e video compromettenti, segnalare subito l’accaduto alla piattaforma in questione (che sia Youtube, Facebook o altro) chiedendo l’immediata cancellazione. Ricordate che avete sempre il diritto di farlo quando una foto o un video vi ritraggono senza il vostro consenso.

E per potersi accorgere subito della pubblicazione di media che vi ritraggono, potete creare un avviso su Google Alert a vostro nome. Questo fa sì che ogni contenuto associato al vostro nome che viene caricato su internet vi verrà subito notificato.

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Maria Bosco
Creator
Classe 1993, sono laureata in Matematica e Ingegneria Matematica, con la grande convinzione che sia possibile rendere la matematica divertente e comprensibile. Ex-pallanuotista, amante dello sport, dopo aver lavorato nella consulenza informatica, in piena crisi dei trent’anni sono finita a lavorare in televisione per poi finalmente approdare in Geopop.
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