
Una grande montagna sottomarina (seamount) alta ben 4200 m al di sopra del fondale oceanico è stata scoperta dai ricercatori del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) durante una spedizione nell’Oceano Pacifico occidentale a nord di Palau, un Paese insulare situato a est delle Filippine. La cima della montagna si trova 240 m sotto la superficie dell’oceano. Il rilievo è stato individuato e mappato grazie a un sonar in un’area finora inesplorata. I seamount sono in genere antichi vulcani estinti, molto importanti perché ospitano una notevole biodiversità e condizionano l’andamento delle correnti oceaniche. Si stima che sui fondali di tutto il mondo ce ne siano oltre 100.000, ma finora solo una minima parte è stata esplorata.
La scoperta della montagna sottomarina nel Pacifico
La montagna sottomarina è stata scoperta durante la spedizione Beyond the Blue della NOAA, che sta esplorando le acque del Palau National Marine Sanctuary, un’area protetta del Pacifico occidentale che costituisce un laboratorio naturale in cui la ricerca scientifica può essere condotta in modo indisturbato. Qui una nave da ricerca si muove sulla superficie marina avanti e indietro come se fosse un tagliaerba. Sotto il suo scafo un sonar emette un fascio di onde sonore che rimbalzano sul fondale e tornano indietro: dal tempo trascorso tra l’invio e il ritorno del segnale è possibile ricavare la profondità del fondale e ricostruire come è fatto. I dati ottenuti vengono utilizzati per creare mappe ad alta risoluzione che mostrano il fondale marino con tutti i suoi dettagli, comprese le montagne sottomarine.

In questo caso il seamount scoperto ha dimensioni sorprendenti: si innalza al di sopra del fondale oceanico per 4200 m, un valore che corrisponde alla metà dell’altitudine dell’Everest. La sua cima è relativamente poco profonda, dal momento che si trova soltanto 240 m sotto la superficie dell’oceano. In futuro si prevede di utilizzare la mappa di quest’area per esplorarla da vicino tramite veicoli telecomandati (ROV, Remotely Operated Vehicle). In questo modo si potrà approfondire la conoscenza del seamount dal punto di vista geologico e biologico. Questi rilievi ospitano una notevole biodiversità. Costituiscono infatti un habitat ideale per pesci, crostacei, cefalopodi e spugne e coralli che trovano appiglio sui loro pendii.

Perché è importante conoscere l’esistenza dei seamount sui fondali oceanici
Ad oggi, solo una minima parte delle montagne sottomarine esistenti sul nostro pianeta è stata individuata: si stima che in totale ce ne siano 100.000 e che più della metà si trovi proprio nell’Oceano Pacifico. Più in generale, finora appena il 25% dei fondali oceanici è stato esplorato e mappato nel dettaglio. L’obiettivo, entro il 2030, è quello di mapparli interamente. Conoscere in modo puntuale la loro batimetria, e quindi l’eventuale presenza di secche e rilievi sommersi, permette di ridurre i pericoli per la navigazione, sia in superficie che sottomarina. La conoscenza della morfologia dei fondali migliora anche la comprensione della propagazione delle onde di tsunami e di come si muovono le correnti oceaniche.
