
In un giacimento argentino risalente all'età carniana (circa 237-227 milioni di anni fa), una delle fasi del Triassico (250-200 milioni di anni fa), i paleontologi hanno rinvenuto i resti di una delle più antiche specie di dinosauro note fino ad oggi. Il nome di questa nuova specie è Huayracursor jaguensis, e la sua scoperta segna una svolta molto importante nello studio sulle origini dei dinosauri.

La scoperta è avvenuta nel giacimento di Quebrada Santo Domingo, nella Precordigliera Andina Settentrionale, nel nordovest dell'Argentina. Lo studio è stato condotto da ricercatori argentini guidati da E. Martín Hechenleitner e Agustín G. Martinelli. Secondo la ricostruzione filogenetica degli scopritori, Huayracursor jaguensis sarebbe una delle specie più antiche appartenenti al gruppo dei sauropodomorfi, che successivamente si sarebbero evoluti nelle grandi specie col collo lungo, come i noti Brontosaurus e Diplodochus.
La nuova specie era lunga circa 1 metro e mezzo, e a differenza di altri dinosauri vissuti in Sudamerica nel Triassico, più piccoli, presentava già le caratteristiche che avrebbero caratterizzato l'evoluzione dei sauropodomorfi, ovvero grandi dimensioni e vertebre cervicali allungate. I sauropodomorfi più antichi noti erano di ridotte dimensioni (attorno ai 10 kg di peso) e avevano il collo visivamente più corto rispetto a Huayracursor jaguensis.
La scoperta di questa nuova specie in Argentina non è importante solamente per comprendere alcuni tasselli mancanti dell'evoluzione dei dinosauri, ma anche perché espande ulteriormente le nostre conoscenze a proposito del campione faunistico del Triassico in Sudamerica, che ad oggi, nella zona della Precordigliera Andina Settentrionale, al confine tra Cile e Argentina, è piuttosto scarso.
 
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