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Il nostro occhio non vede tutto al 100%: esiste un punto nella retina chiamato punto cieco dove la luce non colpisce le cellule responsabili della cattura delle immagini. Esiste infatti un esperimento che ci permette di provare la sensazione di essere "ciechi". Basterà prendere un foglio e disegnare una "x" e un "pallino". Dopodichè, chiudendo un'occhio, osservando il simbolo opposto (esempio il pallino) e avvicinando il foglio si noterà l'altro simbolo (quindi un questo caso la "x") sparire come per magia. Se non avete capito, non preoccupatevi: guardando il video sarà tutto molto più chiaro.

Ma perché il simbolo sparisce? Per capirlo dobbiamo sapere concettualmente come funziona la vista e l'occhio umano. Allora quando osserviamo un oggetto, la luce riflessa da quest'ultimo entra nell'occhio e attraversa diverse strutture ottiche prima di essere percepita come immagine dal cervello. La luce passa prima attraverso la cornea, che funge da strato protettivo e rappresenta la superficie curvata esterna dell'occhio. Successivamente, la luce attraversa la pupilla, un'apertura circolare che appare nera proprio perché è un buco e, attraverso la quale la luce entra nell'occhio.
Una volta attraversata la pupilla, la luce raggiunge il cristallino, una lente interna e flessibile che ha la capacità di modificare la propria forma per adattarsi alla visione di oggetti a diverse distanze, un processo noto come accomodazione. La luce viene quindi focalizzata sulla retina, una membrana altamente sensibile situata nella parte posteriore dell'occhio, che contiene una grande quantità di fotorecettori (coni e bastoncelli), cellule specializzate nella rilevazione della luce. I fotorecettori quindi convertono la luce in segnali elettrici, che vengono trasmessi attraverso il nervo ottico al cervello. Qui, i segnali vengono elaborati e interpretati, consentendo la percezione dell'immagine.

Ora, il punto cieco, o scotoma, è la zona che collega il nervo ottico alla retina e nel quali non ci sono cellule fotorecettrici per rilevare la luce. Per questo motivo, in quella zona non vediamo niente, proprio perché mancano le cellule capaci di captare la luce.
Nonostante questa piccola "zona buia", di solito non ce ne accorgiamo. Il nostro cervello è infatti molto bravo a "riempire" quel vuoto, prendendo le informazioni provenienti dall'altro occhio e dalle immagini create dai movimenti oculari, così che la nostra visione risulti continua e senza interruzioni.