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Siamo stati in Kenya per vedere come si vive in una condizione di siccità estrema

Abbiamo incontrato una comunità Masai, in Kenya, per toccare con mano come la mancanza d’acqua, aggravata dal cambiamento climatico, influisce sulla loro vita.

7 Settembre 2023
18:30
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Siamo stati in Kenya per vedere come si vive in una condizione di siccità estrema
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Si sente spesso parlare di siccità, ma cosa significa viverla veramente? Per rendercene conto, siamo andati in Kenya, dove abbiamo avuto la possibilità di passare del tempo a stretto contatto con una comunità Masai, tradizionalmente pastori seminomadi.

Questo video è il risultato di questo emozionante viaggio: un reportage girato nella contea di Kajiado, 100 km a sud di Nairobi.

Siamo stati prima di tutto in una scuola, dove abbiamo svolto degli esperimenti scientifici insieme ai bambini. È stato un modo per visitare il contesto scolastico, per entrare in contatto con i bambini e scoprirne la quotidianità scolastica.

Abbiamo poi partecipato alla cerimonia del tè e ci siamo uniti alle donne del villaggio per andare a prelevare acqua nel pozzo locale. In queste comunità Masai, infatti, sono proprio le figure femminili ad occuparsi di tutte le principali e faticose attività domestiche. Spetta sempre a loro il compito di costruire case, utilizzando una pasta fangosa di urina e letame.

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A causa della mancanza d’acqua e del cambiamento climatico anche i pastori sono costretti a spostarsi in base alle piogge.

A risentirne sono soprattutto i bambini, che in questi casi sono costretti ad abbandonare la scuola.

In queste zone è stato costruito, anche grazie al sostegno di ActionAid, il progetto idrico di Iloshon, una struttura che fornisce acqua ad oltre 2.000 famiglie e al loro bestiame, così che le comunità abbiano accesso a questa risorsa anche nei periodi di grave siccità, e i bambini possano continuare a frequentare le lezioni.

In questi territori così aridi, è importante fornire agli abitanti delle fonti alternative di approvvigionamento. Per questo motivo, ActionAid ha avviato il progetto didattico Junior Farmers club, che ha lo scopo di educare le nuove generazioni a coltivare anche in condizioni di siccità estrema.

Questi progetti a lungo termine rappresentano un concreto piano di sviluppo per le comunità. Nella Contea di Kajiado, dove siamo stati, più del 70% della popolazione vive in una condizione di povertà, consuma un solo pasto al giorno e spende l’equivalente di meno di un dollaro. Questa situazione è esacerbata dagli effetti del cambiamento climatico. Per questo, è fondamentale assicurare l’accesso ai diritti fondamentali dei bambini e delle loro famiglie e rendere le comunità indipendenti.

Si può fare tutto questo grazie ai fondi raccolti con l’adozione a distanza. Qualora voleste adottare un bambino a distanza, ecco il link dove trovare tutte le info necessarie.

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