
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 ha colpito la Grecia alle ore 4:20 (3:20 in Italia). Come riportato dall'INGV, l'epicentro è stato localizzato a 11 km a est di Uranopoli, una cittadina con meno di 1000 abitanti nella Grecia nord orientale, a una profondità di 9 km. Come spesso accade, le prime stime provvisorie sono leggermente diverse: l'USGS (United States Geological Survey) ha riportato una magnitudo di 4.9 e una profondità di 12.2 km. Nelle prossime ore indagini più accurate permetteranno di far convergere i due risultati. Fortunatamente però al momento le autorità non segnalano particolari danni a cose o persone.
Ma dal punto di vista geologico, quali sono state le cause di questo sisma? Per avere una visione più chiara possiamo consultare la seguente immagine tratta dal sito dell'USGS.

Come possiamo vedere tutta l'area greca è costellata di pallini: ciascuno rappresenta un sisma storico avvenuto nell'area. Più il colore dei pallini è scuro e maggiore è la profondità dell'ipocentro, mentre la loro dimensione è direttamente proporzionale alla magnitudo. Anche nell'area del sisma odierno, nella porzione nord-orientale del Paese, sono presenti numerosi terremoti storici e tutti, alla macroscala, sono riconducibili alla subduzione della placca Africana (a sud) al di sotto di quella Eurasiatica (a nord). Nello specifico, il tasso di subduzione qui è pari a circa 10 millimetri all'anno, mentre è leggermente più basso nel Mediterraneo occidentale.