Secondo i dati raccolti dall’ INGV, circa il 40% delle persone afferma di aver sentito il boato prima di un terremoto, e in effetti è così. Ma da cosa è dovuto? In questo articolo cercheremo di capire il perché viene prodotto un suono quando c'è la scossa di terremoto.
Il rumore c’è e la causa scatenante sono le onde sismiche. Si tratta di onde acustiche (percepite generalmente in prossimità dell’epicentro) generate a loro volta dalle onde che viaggiano nella terra: il terreno si comporta come un enorme altoparlante che si muove sotto i nostri piedi trasferendo le vibrazioni all’aria e dunque in atmosfera.
Questa osservazione si spiega con la diversa velocità di propagazione delle onde sismiche: le prime onde che arrivano e che vengono avvertite sono quelle longitudinali ( onde P di “prime”), sono le più difficili da percepire come vibrazione, ma possono produrre un suono udibile. Si tratta di onde di compressione – proprio come le onde acustiche in aria – e sono quelle che determinano il suono. Le seconde sono le onde trasversali (anche dette “S” di “seconde”), sono onde di taglio e generalmente più lente delle P.
Ad ogni modo, ci sono una serie di fenomeni che possono incidere sull’udibilità del suono. Tra questi sicuramente quelli legati alla sorgente dell’evento, come la magnitudo e la profondità. Un altro può essere il suolo, con fattori come la topografia, e la distanza dalla sorgente. Infine, possono essere determinanti anche la presenza di oggetti (edifici e mobili) e i fattori dipendenti dall’uomo (soglia di udibilità e rumore antropico).
In Italia, da un'analisi di 77.000 rapporti di osservatori, è emerso che la percentuale di suoni uditi aumenta con la magnitudo del terremoto e diminuisce con la distanza epicentrale. Dal sito dell'INGV :
Generalmente il terremoto causa rumore nella zona epicentrale anche per sismi di bassa magnitudo. Nelle descrizioni spesso è riferito a un rombo, un tuono, un vento impetuoso, un’esplosione o anche a un colpo secco di fucile. Oltre alle descrizioni dei testimoni, esistono delle rare registrazioni per lo più casuali e fortuite che dimostrano che i terremoti possono produrre suoni nel campo delle frequenze udibili, solitamente in quelle più basse.
A questo proposito, l’INGV gestisce un sito dedicato alla raccolta, l’analisi dei dati e la pubblicazione on-line di mappe e grafici sugli effetti dei terremoti:
Le informazioni, raccolte con un semplice questionario, riguardano anche la percezione di rumori legati al terremoto; il sito è costantemente arricchito e migliorato ed ha raccolto oltre mezzo milione di questionari e prodotto mappe e grafici per quasi seimila terremoti, basandosi solamente sul libero contributo dei cittadini, ventimila dei quali iscritti ad una rete permanente di collaboratori. Chiunque può farne parte iscrivendosi sul sito e ricevendo informazioni sull’attività sismica in tempo reale.
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