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13 Novembre 2025
12:40

Trump firma la fine dello shutdown dopo 43 giorni: l’impatto sugli USA e gli effetti economici

Si è concluso lo shutdown più lungo nella storia degli USA, durato 43 giorni: «Non si dovrebbe ripetere mai più», ha dichiarato Trump. La sospensione delle attività federali ha provocato pesanti conseguenze interne, con ingenti perdite economiche, e indebolito anche le attività USA all'estero.

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Trump firma la fine dello shutdown dopo 43 giorni: l’impatto sugli USA e gli effetti economici
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Il presidente Donald Trump ha firmato mercoledì 12 novembre una legge che pone fine al più lungo shutdown nella storia degli Stati Uniti, durato 43 giorni, dichiarando che «Non si dovrebbe ripetere mai più». La sospensione ha comportato la chiusura temporanea delle attività del governo federale. Poche ore prima, la Camera dei Rappresentanti, controllata dai Repubblicani, aveva approvato il pacchetto con 222 voti a favore e 209 contrari. Il sostegno di Trump ha in gran parte mantenuto unito il partito di fronte all’opposizione dei Democratici, irritati dal fatto che il lungo stallo avviato al Senato non sia riuscito a garantire un accordo per estendere i sussidi federali all’assicurazione sanitaria.

La firma di Trump sul disegno di legge, approvato dal Senato all’inizio della settimana, permetterà ai dipendenti federali messi in congedo forzato dallo shutdown di 43 giorni di tornare al lavoro già da oggi, anche se non è chiaro quanto rapidamente riprenderanno a pieno regime i servizi e le attività federali. “Non possiamo mai più permettere che accada una cosa simile”, ha dichiarato Trump nello Studio Ovale durante la cerimonia della firma: la fine dello shutdown offre una speranza che i servizi essenziali abbiano un po’ di tempo per riprendersi, ma i disagi per i cittadini sono stati concreti.

Il peso economico dello shutdown: l'impatto sugli USA

Il più lungo shutdown nella storia degli Stati Uniti sembra avvicinarsi alla fine, ma non senza lasciare un segno su un’economia già in difficoltà. Circa 1,25 milioni di dipendenti federali non sono stati pagati dal 1º ottobre, migliaia di voli sono stati cancellati, l’assegnazione di contratti governativi è rallentata e alcuni cittadini hanno dovuto fare i conti con l’interruzione degli aiuti alimentari.

Parte dell’attività economica persa verrà recuperata con la riapertura, poiché i dipendenti federali riceveranno gli arretrati: allo stesso tempo, però i voli cancellati non verranno riprogrammati, i pasti non consumati nei ristoranti non saranno recuperati e alcuni acquisti rinviati probabilmente non saranno più effettuati. Secondo gli analisti, gli shutdown di breve durata di solito non lasciano traccia nei dati economici, ma questo potrebbe lasciare un segno duraturo, sia per la sua durata record, sia per i crescenti disagi. L'indice mensile sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è crollato a un livello vicino al minimo storico a novembre.

Lo shutdown, infatti, si aggiunge alle sfide economiche già esistenti, tra cui una crescita debole dell’occupazione, un’inflazione alta e i dazi imposti dal presidente Donald Trump, che hanno creato incertezza per molte imprese. L’effetto si è fatto sentire soprattutto nell’area della capitale Washington D.C., già in difficoltà a causa dei tagli al personale federale effettuati da Trump la scorsa primavera.

La sospensione delle attività federali ha colpito anche il comparto aereo, perché il sistema di aviazione civile è in gran parte gestito da un’agenzia federale, la Federal Aviation Administration (FAA). Le compagnie aeree hanno dovuto cancellare migliaia di voli su ordine della FAA, che cercava di alleggerire il carico di lavoro dei controllori di volo, che non vengono pagati finché lo shutdown non finisce. Già prima di queste cancellazioni, la società di consulenza Tourism Economics aveva stimato che lo shutdown avrebbe ridotto la spesa per viaggi di 63 milioni di dollari al giorno, con una perdita complessiva di 2,6 miliardi di dollari per l’intero settore turistico in sei settimane; i voli cancellati significano anche meno affari per hotel, ristoranti e tassisti.

Infine, lo shutdown ha ritardato il pagamento di 8 miliardi di dollari in sussidi alimentari mensili, erogati tramite il programma Snap, creando gravi difficoltà finanziarie per molte famiglie con basso reddito e riducendo la loro capacità di spesa. Alcuni Stati sono riusciti a versare i sussidi completi per questo mese, mentre l’amministrazione Trump ha cercato di sospendere o ridurre i pagamenti Snap per i beneficiari.

Perché lo shutdown ha conseguenze anche all’estero e quali sono

Tenendo presente la centralità degli Stati Uniti negli equilibri globali, uno shutdown delle attività federali può avere conseguenze in gran parte del mondo. In prima battuta, la chiusura mina ulteriormente la posizione degli Stati Uniti come leader globale del mercato libero e dell’ordine internazionale. Accompagnata dalla crescita della Cina, questa sospensione indebolisce ulteriormente la fiducia degli investitori negli Stati Uniti come arbitro e promotore del sistema commerciale e finanziario. Inoltre, sebbene molte funzioni legate alla sicurezza nazionale siano esentate dalla chiusura, i dipartimenti della Difesa e di Stato figurano tra quelli che sospendono il maggior numero di lavoratori.

Un governo statunitense funzionante è fondamentale per gli interessi commerciali ed economici del Paese e dei suoi alleati. Ad esempio, lo shutdown ha avuto effetti sulla Germania, dove si trovano numerose basi militari americane. Durante il blocco, Berlino ha dovuto pagare gli stipendi di circa 11.000 lavoratori locali, principalmente cittadini tedeschi, che supportano le operazioni delle truppe USA, con la promessa che Washington rimborserà successivamente la somma. La situazione ha generato preoccupazioni anche a livello locale, soprattutto nella regione della Renania-Palatinato, per possibili ritardi negli affitti e impatti sul mercato immobiliare e sulle attività legate al personale militare.

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