Donald Trump (New York, 14 giugno 1946) è un imprenditore ed ex presidente degli Stati Uniti d'America (il 45° della storia), posizione per la quale si è ricandidato per il Partito repubblicano in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre 2024. Ha 78 anni, appartiene a una delle famiglie più ricche di New York ed è sposato con Melania Trump (54 anni). Ha iniziato la carriera di imprenditore nell’azienda del padre, attiva nel settore immobiliare, e ne ha poi preso il controllo. Ha potuto così accumulare grandi ricchezze, ma le sue attività imprenditoriali non sono state prive di errori e fallimenti. Schierato da sempre su posizioni conservatrici, nel 2016 si è candidato alla presidenza degli Stati Uniti ed è stato eletto. Nei suoi quattro anni alla Casa Bianca, ha sposato idee vicine a quelle dell’estrema destra americana in merito alla pandemia e ai cambiamenti climatici; in politica estera ha seguito un approccio di relativo protezionismo e isolazionismo. Nel 2020 ha perso le elezioni, ma ha rifiutato di riconoscere pubblicamente la sconfitta. Il prossimo 5 novembre sfiderà Kamala Harris per tornare alla Casa Bianca e nel corso della campagna elettorale ha subito un attentato: un cecchino lo ha colpito all'orecchio con un colpo d'arma da fuoco. Trump sfiderà Kamala Harris in un dibattito televisivo sull'emittente americana Abc News alle ore 21 (ora locale) del 10 settembre 2024. In Italia sarà possibile vedere la trasmissione in diretta alle 3 di mattina dell'11 settembre su Rai, Canale 5, La7, Nove, SkyTg24, con il commento di esperti e la traduzione in lingua italiana.
Famiglia e gioventù
Donald John Trump è nato a New York il 14 giugno 1946. Appartiene a una ricca famiglia di origine tedesca. Il nonno, Frederick Trumpf, nacque in Renania nel 1869 ed emigrò negli Stati Uniti nel 1885, modificando il cognome in Trump. Il padre di Donald, Fred Trump, era un facoltoso imprenditore attivo nel settore immobiliare. La madre, Mary MacLeod, era invece scozzese. Da bambino Donald visse nella villa di famiglia nel Queens, un quartiere di New York, dove frequentò le scuole. Ottenuto il diploma superiore, frequentò l’università prima nel Bronx e poi in Pennsylvania, laureandosi in economia. A differenza di molti giovani della sua generazione, non prestò servizio militare e non combatté nella guerra del Vietnam. La vicenda ha suscitato critiche e sospetti, ai quali Trump ha dovuto a rispondere anche in anni recenti.
La carriera imprenditoriale e il patrimonio di Donald Trump
Trump iniziò la carriera da imprenditore da giovane nell’azienda immobiliare del padre, la Elizabeth Trump & Son. Nel 1971 fu nominato presidente dell’azienda, che rinominò Trump Organization. Si mise subito in evidenza con alcune operazioni e nel 1983 inaugurò il suo edificio più noto, la Trump Tower, un grattacielo di 58 piani situato a Manhattan. Negli anni successivi costruì o acquisì altri edifici destinati a diventare famosi, come l’hotel e casinò Trump Plaza di Atlantic City. Alcune operazioni si sono rivelate fallimentari e hanno portato l’azienda sull’orlo della bancarotta.
Grazie alle sue attività, Trump è considerato un tycoon, cioè un magnate dell’industria. Attualmente il patrimonio di Trump è stimato intorno a 6,5 miliardi di dollari, grazie ai quali si colloca tra i 500 uomini più ricchi del pianeta.
Immagine pubblica e attività televisive
Trump ha investito molte risorse sulla sua immagine e ha trasformato il suo nome in un marchio. È stato anche produttore e conduttore per 14 stagioni di un programma televisivo, The Apprentice, un reality show andato in onda sulla rete NBC dal 2004 al 2017, nel quale i concorrenti dovevano mostrare le loro capacità imprenditoriali.
La vita privata di Trump e le accuse di molestie
Trump si è sposato tre volte e ha in totale cinque figli. Ha contratto il primo matrimonio nel 1977 con la modella ceca Ivana Zelníčková, dalla quale ha avuto Donald Jr, Ivanka ed Eric Frederich. La coppia ha divorziato nel 1992, quando Trump aveva già intrapreso una relazione con Marla Maples, che ha sposato nel 1993. Dalla Maples ha avuto la figlia Tiffany, ma ha divorziato nel 1999. L’ultimo matrimonio è quello contratto nel 2005 con l’attuale moglie, Melania Knauss, che nel 2006 ha dato al tycoon il quinto figlio, Barron William (oggi 18enne e che ha di recente debuttato in politica con il padre). Trump ha avuto varie relazioni extraconiugali ed è stato accusato di molestie sessuali da numerose donne.
Le posizioni politiche di Trump prima della presidenza
Trump dichiarò esplicitamente le sue idee politiche nel 1987 , annunciando di essere un sostenitore del Partito repubblicano. Nel 1999, però, decise di appoggiare il Reform Party, un piccolo partito schierato su posizioni conservatrici e oltranziste, ma nel 2001 lo abbandonò. Fino al 2008 (anni della presidenza di George W. Bush) si mostrò favorevole ai democratici, per poi tornare al sostegno ai repubblicani.
Trump ha sempre sostenuto posizioni di destra, anche estreme: nel 2011, per esempio, si dichiarò contrario al controllo delle armi e alla riforma sanitaria promossa da Obama e affermò che gli Stati Uniti avrebbero dovuto trattare la Cina come un nemico.
La vittoria elettorale del 2016
Nel 2016 Trump si candidò alla presidenza degli Stati Uniti. A sorpresa vinse le elezioni primarie del Partito repubblicano e poté sfidare la candidata democratica Hillary Clinton. Fu sconfitto nel voto popolare (ottenne cioè meno suffragi totali di Clinton), ma, in virtù del sistema in vigore negli Stati Uniti, per il quale ogni Stato elegge un numero prefissato di delegati che eleggono il presidente, risultò vincitore.
La presidenza di Donald Trump
Politica interna
I quattro anni di Trump alla Casa Bianca sono stati caratterizzati da scelte conservatrici e isolazioniste. In politica interna, il presidente ha consolidato la barriera tra Stati Uniti e Messico, già esistente in precedenza, allo scopo di limitare l’immigrazione, e, con un provvedimento molto contestato, il Muslim Ban, ha negato l’ingresso nel territorio americano ai cittadini di alcuni Paesi a maggioranza islamica. Il Muslim Ban è stato cancellato da Biden nel gennaio 2021.
Durante la pandemia di Covid-19 Trump ha rifiutato di applicare misure rigorose per rallentare i contagi, favorendo così la circolazione del virus, al punto che gli Stati Uniti sono stati il Paese con il più alto numero di casi accertati e di vittime. Anche in merito ai cambiamenti climatici Trump ha espresso idee negazioniste e nel 2020 ha portato gli Stati Uniti fuori dall’Accordo di Parigi per la riduzione delle emissioni in atmosfera (l’anno successivo, dopo l’elezione di Biden, il Paese è rientrato nell’Accordo). In economia, Trump ha promosso una politica di deregulation, riducendo l’intervento dello Stato.
Politica estera
Trump considera la Cina il nemico giurato degli Stati Uniti e, in funzione anticinese, ha cercato di coltivare rapporti cordiali con la Russia di Putin.
Rispetto ai Paesi europei ha sostenuto posizioni di relativo isolazionismo, ritenendo che gli alleati devono aumentare il proprio impegno per la difesa, e ha introdotto misure protezionistiche per favorire le aziende americane. In Medioriente, ha disconosciuto l’accordo sul nucleare iraniano, firmato da Obama, e ha sostenuto a spada tratta Israele. Un successo è la distensione dei rapporti con la Corea del Nord, sancita dal suo incontro con Kim Jong-Un a Singapore nel 2018.
La sconfitta del 2020, i processi e la nuova candidatura
Alle elezioni del 2020 Trump è stato sconfitto da Joe Biden, ma ha rifiutato di riconoscere il risultato, denunciando presunti brogli elettorali (mai provati, nonostante le numerose inchieste sulla vicenda). Il 6 gennaio 2021 un gruppo di suoi sostenitori ha preso d’assalto il Congresso, senza però poter impedire l’insediamento di Biden.
Negli anni seguenti Trump ha dovuto affrontare alcuni processi, tra i quali uno per aver pagato una pornostar perché non rivelasse la loro relazione, e a maggio 2024 è stato condannato per 34 capi di imputazione. La condanna non gli ha impedito di candidarsi nuovamente per le elezioni presidenziali, previste il 5 novembre. Lo scorso 13 luglio, durante la campagna elettorale, è stato vittima di un attentato che lo ha lievemente ferito.