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25 Marzo 2025
8:00

Proteste in Turchia per l’arresto di Imamoglu: chi è lo sfidante di Erdogan alle presidenziali 2028

Continuano in Turchia le proteste contro il governo per l'arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, con 1333 manifestanti fermati e scontri. Vediamo chi è Imamoglu: un politico che ha vinto le primarie con 15 milioni di voti e che si prospetta come sfidante di Erdogan alle elezioni presidenziali del 2028.

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Proteste in Turchia per l’arresto di Imamoglu: chi è lo sfidante di Erdogan alle presidenziali 2028
Ekrem Imamoglu
Ekrem Imamoglu nel 2023. Credit: Orhan Erkılıç, via Wikimedia Commons

Le proteste in Turchia continuano dopo l'arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e potenziale sfidante di Recep Tayyip Erdogan e del suo Partito della Giustizia e dello Sviluppo (in turco Adalet ve Kalkınma Partisi, AKP) alle presidenziali del 2028, incarcerato con accuse di corruzione e legami con associazioni terroristiche. Gli scontri con le forze dell'ordine hanno portato all'arresto di 1.133 persone in varie città, nonostante il divieto delle manifestazioni. A Istanbul, il fulcro delle proteste è piazza Sarachane, dove i sostenitori di Imamoglu si radunano ogni sera per contestare il presidente Erdogan.

L’arresto del sindaco di Istanbul: la minaccia al predominio di Erdoğan

L’arresto e la detenzione di Ekrem Imamoglu con le accuse di corruzione e legami con un’associazione terroristica è solo l’ultimo passaggio di una sequenza di atti giudiziari e processi da parte della magistratura turca, che dopo anni di governo dell’AKP è ormai un’emanazione non troppo velata del governo di Erdoğan. Nel corso degli anni si sono accumulate più di 90 le indagini nei confronti di Imamoglu, tra cui l’accusa di aver mancato di rispetto alla tomba di un antico sultano fino a quella di aver insultato i membri della Commissione elettorale suprema turca. Nel 2023 è stato anche accusato di manipolazione di gare d'appalto, che prevede una pena detentiva da tre a sette anni. Dopo l'arresto dei giorni scorsi, migliaia di cittadini turchi sono scesi in piazza per sostenere Imamoglu, contestando le accuse di corruzione e legami con associazioni terroristiche. La popolazione si raduna specialmente nella capitale, con il quartiere Besiktas e piazza Sarachane, che sono diventati il fulcro della protesta. Tra i più di mille arrestati figurano anche 9 giornalisti. Ma chi è il politico che intimorisce Erdoğan al punto da rischiare di scatenare proteste di piazza in tutta la Turchia e di far crollare la lira turca sui mercati mondiali?

Erdogan NATO

Gli studi e la carriera lavorativa di Ekrem Imamoglu

Ekrem İmamoğlu è nato il 4 giugno 1970 ad Akçaabat, nella provincia di Trebisonda. Si è laureato in economia aziendale all’Università di Istanbul e ha poi conseguito un master in gestione delle risorse umane. Entrambi questi titoli sono ora messi in discussione dall’università nel 2025 a causa di presunte irregolarità procedurali. Dopo gli studi, İmamoğlu ha lavorato nella Imamoglu Insaat, l’azienda di famiglia attiva nel settore delle costruzioni. Oltre a questo sul suo curriculum si trova la direzione di un ristorante di Istanbul specializzato in in köfte (le polpette turche) e l’incarico nel consiglio di amministrazione della polisportiva del Trabzonspor, la squadra di calcio della sua città natale.

Gli esordi in politica di Imamoglu

La prima esperienza politica di İmamoğlu risale all'inizio degli anni '90, quando si è iscritto all'ala giovanile del Partito della Madrepatria. Nei primi anni 2000, İmamoğlu è passato al CHP e nel 2009 è stato eletto capo della sezione giovanile del partito kemalista. Dieci anni più tardi è arrivata la candidatura come sindaco di Istanbul. Contro ogni pronostico, İmamoğlu riuscì a battere il candidato del partito di Erdoğan con un margine di 13.000 voti, ma il risultato fu annullato dalla Commissione elettorale suprema turca. Una volta ripetute le elezioni tre mesi più tardi, il margine di voti di İmamoğlu salì a 800.000.

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Lo Stretto del Bosforo a Istanbul.

Il mandato come sindaco di Istanbul

İmamoğlu ha giurato il 27 giugno 2019 come sindaco di Istanbul, carica che lo stesso Erdoğan ha ricoperto dal 1994 al 1998. Durante il suo mandato ha implementato riforme urbane significative, ampliando la rete ferroviaria metropolitana e introducendo una nuova flotta di autobus elettrici. Ha promosso progetti di sostenibilità ambientale, come la creazione di nuovi parchi pubblici e misure per la riduzione delle emissioni inquinanti. Nel campo delle politiche sociali la sua amministrazione ha migliorato l’accesso ai dati pubblici e ai servizi con l’implementazione di piattaforme digitali e pianificato un programma trentennale per la messa in sicurezza di edifici e monumenti in previsione di eventi sismici. Una volta scaduto il suo mandato nel 2024 İmamoğlu è stato riconfermato con il 51,03% dei voti, superando il candidato dell'AKP Murat Kurum (39,59%). Nel giugno dello stesso anno, İmamoğlu è stato eletto presidente dell'Unione dei comuni della Turchia (TBB), il primo repubblicano a ricoprire questa carica dalla fondazione dell'ente nel 2005. Il 23 marzo 2025 İmamoğlu è stato sollevato dall'incarico di sindaco di Istanbul a causa delle ultime accuse a suo carico.

imamoglu istanbul
Credit: Hilmi Hacaloğlu, via Wikimedia Commons

Le ragioni del suo successo

Durante la sua carriera politica İmamoğlu ha dimostrato una grande capacità di parlare e persuadere elettori di diverse condizioni sociali e opinioni. Esattamente il talento che viene riconosciuto da tutti gli analisti anche all’attuale Presidente turco Erdoğan. Durante i suoi discorsi İmamoğlu si distingue per un'oratoria inclusiva e attenta a evitare discriminazioni sociali. Anche nel gioco delle alleanze in un panorama delle opposizioni molto frammentato İmamoğlu riesce a essere un candidato credibile per molte fazioni: grazie alle sue origini in una famiglia sunnita osservante è infatti visto di buon occhio dall’elettorato musulmano moderato, mentre la sua storia politica e imprenditoriale lo favorisce con l’elettorato di sinistra e progressista turco. I recenti sondaggi in Turchia sembrano confermare queste impressioni: grazie alla popolarità di İmamoğlu, il CHP potrebbe avvicinarsi al 30% e raggiungere i livelli dell'AKP di Erdoğan. Nonostante l'arresto, le pressioni giudiziarie e la detenzione in un carcere di massima sicurezza decretato domenica 23 marzo, İmamoğlu ha annunciato che non ha intenzione di abbandonare la corsa per le presidenziali del 2028.

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