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Come si fonda un partito politico: il meccanismo di creazione e finanziamento

Fondare un partito politico non è semplice e per farlo bisogna seguire un preciso insieme di passaggi e sottostare a numerosi requisiti. Vediamo in sintesi come funziona.

23 Settembre 2022
18:30
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Come si fonda un partito politico: il meccanismo di creazione e finanziamento
fondare un partito
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L’articolo 49 della Costituzione italiana recita che "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale". In questo articolo e nel video che trovate qui sopra prendiamo la cosa sul serio: se davvero qualcuno di voi decidesse di fondare un partito e provare a candidarsi alle elezioni, in sintesi cosa dovrebbe fare? In altre parole, come nasce, funziona e si finanzia un partito?

Abbiamo raccolto tutte le informazioni e i requisiti necessari intervistando la Dott.ssa Alice Cavalieri, ricercatrice in Scienze Politiche presso l’Università di Torino.

Come fondare un partito

Per dare origine a un partito bisogna anzitutto avere tanta pazienza e partire da una premessa: lo status giuridico di un partito politico è lo stesso di una qualunque associazione. In sintesi infatti, citando l'enciclopedia Treccani, "i partiti politici sono associazioni private che hanno il monopolio di fatto delle elezioni politiche, attraverso la proposizione delle candidature". Vediamo ora in cosa consiste l'iter di formazione di un partito politico e quali sono tutti gli step necessari per potersi presentare alle elezioni

Step 1: Fondare un'associazione

Per prima cosa è necessario che il futuro partito, quindi l'associazione, esista da un punto di vista giuridico, cioè possa aprire un conto in banca, prendere in affitto una stanza, pagare le bollette ecc. Per far questo bisogna che almeno due persone vadano da un notaio per depositare un nome e uno statuto in cui sono precisate anche le cariche e le regole dell’associazione.

partito associazione

Step 2: Aprire una fase costituente

A questo punto l’associazione ha come soci le persone che l’hanno costituita, ma per poter diventare un partito deve trasformarsi e i fondatori devono rinunciare al loro potere. Lo si fa durante una fase chiamata “costituente” che ha un inizio, una fine e delle regole prestabilite. La trasformazione da associazione a partito richiede dei requisiti: democraticità interna, divisione dei ruoli, cariche eleggibili e apertura ai tesseramenti.

Tutte queste informazioni vengono scritte in un nuovo statuto che deve contenere anche l’indirizzo della sede del partito (che poi va comunicato a tutte le autorità, tra cui guardia di finanza, tribunale elettorale ecc.), il numero di partita iva, il conto corrente, il logo. Lo statuto deve quindi essere approvato in assemblea alla presenza di un notaio.

creare un partito

Step 3: Il Registro nazionale dei partiti politici riconosciuti

Una volta svolta la fase costituente, perché l’associazione possa essere un partito vero e proprio deve entrare a far parte del “Registro nazionale dei partiti politici riconosciuti”. Per poter essere inseriti al suo interno, si presenta domanda alla “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici”. Questa Commissione decide se riconoscere l’associazione come partito politico in basa ad alcuni requisiti stringenti da rispettare.

Tra i tanti, il requisito principale è che tutto il processo che abbiamo raccontato finora sia stato fatto a regola d'arte e in più, senza entrare troppo nel dettaglio, che lo statuto dell’associazione garantisca in vari modi una certa trasparenza e democraticità interne.

registro dei partiti

Step 4: I limiti e i requisiti per fondare un partito

D'altro canto non si può fondare qualsiasi tipo di partito: la Costituzione, anzi, proibisce nello specifico le associazioni segrete e quelle che perseguono scopi politici con un’organizzazione di carattere militare. In più è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista.

Tutti i partiti accettati nel Registro ufficiale, d'altro canto, se rispettano i requisiti che abbiamo elencato, sono liberi di avere la struttura e il funzionamento interno che preferiscono: se vogliono riunirsi online o in presenza, il costo del tesseramento ecc.

struttura partiti politici

Step 5: La raccolta firme

Per partecipare alle elezioni – ovviamente quando ci sono delle elezioni – bisogna depositare al Viminale tutta una serie di documenti. Soprattutto, però, è necessaria una raccolta firme. Bisogna cioè raccogliere le firme di varie persone che ti sostengono per dimostrare di essere abbastanza presente sul territorio come partito e di avere potenzialmente un certo numero di cittadini pronti a votarti.

Ci sono delle regole precise per raccogliere le firme e il numero varia in base al tipo di elezioni. Più le elezioni sono importanti, più la quantità di firme da raccogliere aumenta. Ad esempio, per le elezioni di un comune di circa 1000 abitanti, bastano circa 50 firme. Per le elezioni politiche invece sono decine di migliaia, anche se la legge prevede diversi casi in cui la raccolta firme può essere evitata. Diciamo in modo semplificato che, tendenzialmente, i partiti che non sono già presenti in Parlamento sono tenuti a farlo.

raccolta firme partito

Come si finanziano i partiti

Quali spese bisogna sostenere per fondare un partito? E come si finanziano i partiti politici una volta che sono nati?

Le spese iniziali sono quelle di apertura della partita Iva, eventuali spese relative alla sede, le spese del notaio, ecc. Sono coloro che fondano l’associazione ad occuparsi di questo. Nel momento in cui l’associazione si apre ai tesserati, il partito comincia ad avere delle entrate grazie alla quota annuale di tesseramento di chi si associa. A quel punto si entra in un altro mondo normativo. Un dato fondamentale da ricordare è che nel 2013 il finanziamento pubblico diretto ai partiti è stato abolito insieme ai rimborsi elettorali.

Vista l'abolizione di finanziamento pubblico e rimborsi elettorali, spesso i tesseramenti non sono sufficienti a sostenere economicamente i partiti. Essi sopravvivono così grazie alle donazioni private, che non possono superare 100mila€ e sopra i 500€ devono essere pubbliche e presentare il nome e cognome del donatore, e al 2×1000 volontario di chi paga le tasse.

finanziamento partiti

La funzione dei partiti nella società

Per quale motivo un gruppo di persone dovrebbe fondare un partito? O, per meglio dire: qual è la funzione che un partito svolge nella società? Per dirla in modo semplice, i partiti ascoltano i cittadini e portano e rappresentano le loro domande e i loro bisogni all’interno delle istituzioni. Danno quindi una voce, una struttura, una rappresentanza concreta alle persone, provando a trasformare le loro necessità in azioni concrete. Ovviamente non è semplice e in questo momento è in corso una vera e propria crisi dei partiti, però è fondamentale che venga superata: i partiti rimangono fondamentali per l’esistenza delle democrazie moderne.

funzione dei partiti
Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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