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29 Giugno 2025
18:30

Viviamo sempre di più: arriveremo a 200 anni? Qual è la nostra aspettativa di vita

Negli ultimi anni, la speranza di vita degli esseri umani è cresciuta senza sosta e in modo lineare. In Italia, siamo arrivati oggi ad avere un'aspettativa di vita di 84 anni. Ma c’è davvero un limite alla durata della vita umana? E se la speranza di vita continuasse a crescere potremmo davvero arrivare a vivere 200 anni? Addentriamoci in uno dei temi più affascinanti della demografia.

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Viviamo sempre di più: arriveremo a 200 anni? Qual è la nostra aspettativa di vita
uomo di 200 anni

La speranza di vita globale continua a crescere piuttosto velocemente e non siamo sicuri ci sia un limite alla sua massima estensione. Ad oggi, in Italia l'aspettativa di vita è di 84 anni e siamo posizionati tra i primi paesi del mondo per longevità. Se continuasse a crescere come negli ultimi 150 anni, nel 2500 potremmo arrivare davvero a vivere 200 anni. Quale sia il limite massimo alla vita umana è una delle domande che più affascinano e stimolano scienziati, giornalisti e curiosi della demografia. Ci stiamo avvicinando a un tetto invalicabile o possiamo ancora sperare di vivere più a lungo? La verità è che nessuno conosce la risposta, ma negli ultimi decenni l’andamento della speranza di vita ha continuato a sorprenderci.

Che cos'è la speranza di vita di un essere umano

Vi sarà capitato di sentir parlare di speranza di vita, ma capiamo bene di cosa si tratta. Non è una previsione sul futuro, né ci dice quanti anni vivrà davvero una persona nata oggi. E non è tantomeno la speranza di qualche simpatico ottimista. È piuttosto un indicatore che fotografa il livello di mortalità di una determinata popolazione in un anno, ed è molto facile capire come funziona.

Prendiamo, ad esempio, una popolazione di 1000 persone vissute in un determinato anno. Due persone sono morte tra gli 0 e i 10 anni. Una sola tra i 10 e i 20 anni. Dieci ne sono morte tra i 50 e i 60 anni, trenta tra i 70 e gli 80. E così via… con numeri sempre più alti man mano che si sale con l’età. Poi oltre i 100 anni, i morti sono solo due, ma semplicemente perché in pochi arrivano a quell’età. Ora supponiamo che nascano cento nuovi bambini. Se, nel corso della loro vita, sperimentassero a ogni età la stessa proporzione di decessi osservata nell’esempio, vivrebbero in media un certo numero di anni. Supponiamo 80: ecco, 80 sarebbe la loro speranza di vita alla nascita. Ciò che la speranza di vita ci dice è: se tutto rimanesse come oggi, questa sarebbe la durata media della vita. In questo senso, è un modo molto utile per riassumere e confrontare il livello di salute e mortalità tra popolazioni o tra epoche diverse.

È una misura teorica, quindi, perché se le condizioni di salute della popolazione migliorassero nel corso di questi 80 anni, i bambini fittizi dell’esempio potrebbero ambire a vivere in media ben più della loro speranza di vita alla nascita. È ciò che generalmente accade, grazie ai miglioramenti nella medicina e nelle condizioni di vita. Quindi la speranza di vita ci parla della mortalità di oggi, non quella di domani.

La sorprendente crescita dell'aspettativa di vita

Per come abbiamo definito la speranza di vita, possiamo calcolarla in ogni anno per ogni paese del mondo per cui abbiamo i dati. Oeppen e Vaupel nel 2002, fecero una scoperta sorprendente: la miglior speranza di vita registrata al mondo in ogni anno ha una crescita lineare, che non sembra volersi fermare.

Facciamo lo stesso gioco che hanno fatto i due ricercatori, prendiamo per ogni anno dal 1840 ad oggi il paese con la miglior speranza di vita al mondo e segniamoci il suo record. Nel 1840 la speranza di vita più elevata al mondo si registrò in Svezia con 45 anni, nel 1900 vince l’Islanda con 60 anni, nel 1960 è la Norvegia a vincere con 75 anni e così via. Vaupel e Oeppen si fermarono al 2000, anno in cui il record venne stabilito dal Giappone con quasi 85 anni. Noi abbiamo la possibilità di andare oltre: nel 2010 il livello più alto è stato raggiunto ancora in Giappone che ha superato gli 86 anni ed infine nel 2023 il record appartiene ad Hong-Kong, in cui la speranza di vita al momento supera gli 88 anni.

Immagine
Ogni punto rappresenta la miglior speranza di vita registrata in quell’anno e il colore ne identifica il paese. La retta mostra l’andamento lineare della crescita.

Dalla figura e dalla sua evoluzione nel tempo, notiamo che tra il 1840 e il 2000 la speranza di vita cresce e cresce di tanto, ma non solo: cresce in modo sorprendentemente lineare, più di un anno di speranza di vita guadagnato ogni 5 anni trascorsi. Nel corso di questo secolo e mezzo, in particolare dal 1900 in poi, furono superate tutte le previsioni fatte man mano dai ricercatori e dagli scienziati sul limite della vita umana. Del resto, se ad oggi ci sembra impossibile superare i 120 anni di vita, pensate quanto potesse essere difficile per un abitante del 1850 pensare che arrivare a 80 anni potesse essere la normalità.

Dopo il 2000, ultimo anno osservato nello studio, la crescita è continuata e per lo più in maniera lineare, ma osserviamo una piccola riduzione nell’incremento della miglior speranza di vita registrata al mondo. Se il trend fosse continuato con la stress inclinazione dei 150 anni precedenti: nel 2023 il record avrebbe dovuto superare i 90 anni, nel 2040 i 95 e superare i 150 anni nel 2260.

Cosa succederà in futuro? Dipenderà da molti fattori. La risposta non è solo nei dati: c’entra la biologia, la medicina, il nostro stile di vita. Di certo, guerre, disuguaglianze e povertà non aiutano la crescita della longevità, e soprattutto non lo fanno in modo uguale in tutte le parti del mondo.
Insomma, continueremo a vivere sempre più a lungo? Lo scopriremo solo vivendo… o meglio, morendo.

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