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9 Novembre 2025
15:30

Gli 8 musei più piccoli del mondo: quali sono e dove sono collocati

Dalle cabine telefoniche alle roulotte, i micro-musei stanno conquistando il mondo. Nati tra America e Regno Unito, trasformano spazi minuscoli in scrigni di storie, passioni e memorie collettive. Dimostrano che non servono grandi mura per raccontare grandi storie, ma solo curiosità e cuore.

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Gli 8 musei più piccoli del mondo: quali sono e dove sono collocati
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The Warley Museum, UK. Google Street View

Cabine del telefono, roulotte, ascensori e persino un armadio: c'è un gran numero di musei che hanno dimensioni da pochi o pochissimi metri quadri, e sono dedicati spesso a un unico tema, a un personaggio storico o al luogo in cui sorgono. Questi micro-musei, nati e diffusi soprattutto tra America e Regno Unito, non cercano la grandezza, ma la profondità. In pochi metri quadrati riescono a racchiudere mondi interi: ogni spazio è uno scrigno di storie, ricordi e passioni, dedicato a un tema, a un luogo o a una persona speciale. Entrarci è come varcare la soglia di un universo parallelo, dove ogni oggetto ha qualcosa da raccontare e ogni dettaglio risveglia un’emozione.

Mmuseumm, New York

Questo piccolo museo newyorchese è ospitato in un vano ascensore abbandonato. Già laboratorio di costumi di Broadway, ora conserva una varietà di oggetti di tutti i tipi. Nato nel 2012 dall’idea di tre giovani filmmaker, il Mmuseumm è un piccolo scrigno di curiosità che si definisce “un museo di oggetti contemporanei”. Ogni pezzo esposto racconta una storia, personale o collettiva, attraverso le cose più comuni, e spesso più strane, della vita di tutti i giorni. Tra le collezioni più amate ci sono, per esempio, una serie di corn flakes conservati come reliquie e la scarpa scagliata contro George Bush durante una manifestazione. Il museo si nasconde in un vicolo tra Tribeca e Chinatown e può essere visitato in modo insolito: le sue micro-esposizioni sono visibili 24 ore su 24 da piccole finestre. È un luogo minuscolo, ma capace di far riflettere sulla nostra realtà con la forza silenziosa delle cose semplici.

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L’interno del Mmuseumm di New York, credit: Alexkalman, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons

Warley Museum, Regno Unito

Nella cittadina di Warley c'è un museo dentro una cabina telefonica d'epoca. Il piccolo spazio espone reperti storici locali e curiosità donati dai residenti, con una collezione che cambia ogni pochi mesi: queste piccole gallerie all’interno di spazi insoliti sono parte di un movimento che trasforma oggetti comuni in strumenti di memoria collettiva, spesso valorizzando storie dimenticate o legate alla comunità locale.

Edgar's Closet, Alabama

Tra i musei più piccoli del mondo ce n'è uno dedicato alla vita e alle opere dello scrittore americano Edgar Allan Poe, questo museo di Tuscaloosa è esattamente ciò che suggerisce il suo nome: un armadio. Poco più grande di due metri, è stato fondato dall'insegnante Tommy Flowers per avvicinare i suoi alunni al famoso autore. Tra scaffali, cimeli e citazioni, si respira un’atmosfera che ricorda le stanze segrete e misteriose dei racconti dello scrittore.
Nonostante le dimensioni, Edgar’s Closet è tutt’altro che statico: ospita letture, incontri e piccoli eventi che tengono viva la fiamma dell’immaginazione e del gotico americano. È la prova che, a volte, anche lo spazio più ridotto può contenere un mondo intero di ispirazione e poesia.

Il "Museo più piccolo del mondo", Arizona

Nonostante non sia proprio il museo più piccolo del mondo, questo spazio merita un posto nella nostra classifica. Situato sulla Route 60, appena fuori Phoenix, il museo ospita curiosità come un poster di un concerto dei Beatles o una lettera scritta da JFK. Tra i pezzi più suggestivi c’è la “lacrima di Apache”, un frammento di ossidiana che porta con sé una storia di dolore e memoria. La leggenda racconta che queste gemme nacquero dalle lacrime delle donne apache per i loro guerrieri caduti, e da allora sono diventate simbolo di forza e ricordo. Chi la osserva resta spesso incantato: è un oggetto semplice, ma capace di evocare mondi lontani e sentimenti profondi, sospesi tra mito e verità.

ossidiana
Un frammento di ossidiana; credit: James St. John, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

WLCoWSVoWLT, Kansas

È impronunciabile il nome di questa collezione itinerante creata dall'artista Erika Nelson. Questo acronimo sta a indicare "la più grande collezione al mondo di versioni più piccole del mondo degli oggetti più grandi del mondo", e infatti espone repliche rimpicciolite degli oggetti più grandi del mondo, come la palla di videocassetta più grande del mondo, la palla di spago più grande del mondo e la padella più grande del mondo. dietro l’ironia del titolo si nasconde una riflessione più profonda di quanto sembri. Questa mostra giocosa e surreale spinge chi la visita a chiedersi che cosa significhi davvero “grandezza”: è nelle dimensioni o nel valore che attribuiamo alle cose?

Cherokee Shell Museum, Bahamas

Questo piccolo museo insulare, aperto nel 2017 dentro un ufficio telegrafico degli anni '50, accoglie una collezione chiamata "Gifts from the Sea", doni dal mare, che comprende circa 200 conchiglie. A queste si accompagnano delle informazioni sulla vita dei mari circostanti: il museo, infatti, non si limita a mostrare la bellezza naturale dei reperti, ma racconta le tradizioni e le voci delle comunità che da sempre vivono in armonia con l’oceano. È un piccolo spazio dove il rumore delle onde sembra farsi racconto, ricordandoci quanto sia profondo, e fragile, il legame tra l’uomo e il mare.

William Burke Museum, Edimburgo

William Burke è passato alla storia come uno dei più famigerati ladri di cadaveri della Gran Bretagna insieme a William Hare. Nella prima metà dell'Ottocento la coppia iniziò a vendere cadaveri alle facoltà di medicina di Edimburgo, in Scozia, per soldi, cominciando poi a uccidere su ordinazione. Il museo ospita un solo esemplare, un porta biglietti da visita in carne umana: per la precisione, il dorso della mano sinistra di Burke. Tra gli oggetti esposti ci sono lo scheletro di Burke, maschere di Burke e Hare, e anche manufatti che mostrano l’evoluzione dell’anatomia e della medicina nel XIX secolo. La collezione comprende inoltre maschere facciali di personaggi storici famosi come Voltaire, Napoleone e George Washington, rendendo il museo un vero “gabinetto di curiosità” che unisce macabro, storia e scienza.

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Lo scheletro di William Burke, credit: Kim Traynor, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

Museo Tiny E

Dedicato al "Re" Elvis Presley, questo museo itinerante è ospitato in una roulotte d'epoca ristrutturata e tocca diverse località degli Stati Uniti. Non è solo una raccolta di cimeli, ma un piccolo viaggio nell’anima del “Re del Rock”. Tra fotografie d’epoca, abiti di scena e vinili che profumano di nostalgia, si respira tutta l’energia di un’epoca in cui Elvis faceva sognare il mondo. Ogni oggetto racconta un frammento della sua vita, tra palchi, luci e momenti più intimi, trasformando la visita in un incontro ravvicinato con la sua leggenda.
Il museo, che si sposta di città in città, porta con sé quello spirito libero e magnetico che ha reso Elvis un’icona senza tempo. In pochi metri quadrati racchiude un’enorme passione, quella di chi non ha mai smesso di credere che la musica possa davvero unire le persone, e tenere in vita i sogni.

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