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18 Settembre 2022
7:30

La truffa del grattacielo più basso e piccolo del mondo

Il grattacielo più piccolo del mondo fu costruito grazie ad una truffa costata ben 200 mila dollari ai poveri malcapitati. Ma cosa accadde esattamente?

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La truffa del grattacielo più basso e piccolo del mondo
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Quando pensiamo alla parola "grattacielo" nella nostra mente appaiono enormi edifici alti centinaia di metri e capaci di ospitare una grande quantità di uffici e persone. In realtà nel 1919 qualcuno pensò di utilizzare questa parola per organizzare una delle più assurde truffe della storia: un costruttore si fece pagare per realizzare un "grattacielo", andando però di fatto a costruire un palazzo di soli quattro piani e scappando via con tutti i soldi. Come fu possibile? Facciamo un salto nel tempo e ricostruiamo la storia del grattacielo più basso del mondo.

La costruzione del grattacielo

Wichita County, Texas. All'inizio del novecento questa piccola cittadina statunitense venne scossa dall'improvvisa scoperta di grandi quantità di petrolio nella zona, trasformandosi in un polo estrattivo di grande importanza – almeno fino alla Grande Depressione. Trattandosi però di un centro abitato piuttosto piccolo non erano presenti strutture idonee ad accogliere tutti gli uffici necessari, tant'è che gli accordi petroliferi venivano solitamente firmati all'interno di tende temporaneamente allestite fuori città.

Nel 1919 fece dunque capolino J.D. McMahon, un costruttore locale che possedeva una piccola impresa edile. Contattò alcuni tra i principali investitori della zona per la realizzazione di un grattacielo nel lotto di terra proprio accanto al suo studio: gli investitori cominciarono a sfregarsi le mani intravedendo in quest'offerta un'occasione da non lasciarsi sfuggire.
Il costruttore riuscì ad ottenere un finanziamento di 200 mila dollari – e parliamo di dollari di inizio Novecento, che corrispondono circa a 2,7 milioni di dollari attuali. Una volta siglate le carte e visionati i progetti da parte degli investitori, la costruzione prese ufficialmente il via.

La scoperta della truffa

Una volta annunciata la fine dei lavori, gli investitori si misero le mani nei capelli: quello che doveva essere un grattacielo alto 480 piedi (cioè circa 146 metri) era in realtà alto 480 pollici (cioè circa 12 metri). Il signor J.D. McMahon aveva intascato tutti i loro soldi vendendogli a un prezzo stratosferico un misero palazzo di 4 piani. Tra l'altro, l'ultimo di questi piani non era nemmeno accessibile in ascensore e bisognava necessariamente utilizzare una scala esterna – una scala interna verrà aggiunta in seguito, occupando però il 25% dello spazio interno dell'edificio.

Tornando alla truffa, del costruttore non c'era traccia: aveva già lasciato la città. Ma si trattò davvero di una truffa? Gli investitori si accorsero che in realtà sui progetti l'altezza riportata era effettivamente di 480 pollici (scritto 480", con due apici) ed erano stati loro a dare per scontato che si trattasse di 480 piedi (scritto 480′, con un solo apice). Di fatto, si sono fatti fregare.
Quindi, a conti fatti, non è nemmeno corretto parlare di truffa, tanto che i committenti non riuscirono nemmeno a portare in tribunale questo losco costruttore.

grattacielo piccolo oggi
Sulla destra, il grattacelo più piccolo del mondo. Michael Barera, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons

Ma come hanno fatto a non accorgersi che quello che quello che veniva costruito giorno dopo giorno era troppo piccolo per essere un grattacielo? A questa domanda, purtroppo, non esiste risposta certa. Probabilmente non si interessarono mai di controllare il cantiere oppure durante la sua costruzione (che viste le dimensioni dell'edificio fu comunque piuttosto rapida) si trovavano fuori città.

Il destino del piccolo grattacielo

La gente del posto avrebbe voluto demolire istantaneamente il grattacielo per cancellare l'imbarazzo di essere stati truffati in un modo così sciocco, ma alla fine fu semplicemente abbandonato a sé stesso per molti decenni – almeno fino a quando non venne acquistato per $3748 negli anni '90. A questo punto venne ristrutturato e, dopo numerosi lavori di ammodernamento, ospita oggi un negozio di antiquariato.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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