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27 Settembre 2025
16:30

Cos’è l’acqua ossigenata e a cosa serve: i principali usi del perossido di idrogeno in casa

L’acqua ossigenata o perossido di idrogeno, scoperta nel 1818 dal chimico Thénard, è una molecola ossidante che si decompone liberando ossigeno e altre molecole come i ROS. Queste la rendono utile come disinfettante e smacchiante, ma per usi cosmetici delicati come su denti e capelli è meglio affidarsi a professionisti.

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Cos’è l’acqua ossigenata e a cosa serve: i principali usi del perossido di idrogeno in casa
usi casalinghi acqua ossigenata

In molti la conoscono come acqua ossigenata, solo alcuni come perossido d’idrogeno con formula chimica HO, ma sicuramente, tutti l'abbiamo in casa. Sintetizzata a inizio ‘800 dal chimico francese Louis Jacques Thénard, si chiama così perché semplicemente ha un ossigeno in più dell'acqua! Il suo impiego più noto è la disinfezione delle ferite e per la classica schiumetta bianca che forma: grazie al suo potere ossidante e alla formazione di radicali liberi dell'ossigeno (ROS), può danneggiare membrane e DNA batterici, strutture fondamentali per la loro sopravvivenza. L’acqua ossigenata non è utile solo come disinfettante, ma può essere un valido aiuto in casa: per esempio, sbianca il cotone e altri tessuti ossidando i cromofori responsabili dei colori di alcune macchie. Lo stesso principio chimico permette di schiarire denti e capelli, ma qui il fai-da-te è rischioso: concentrazioni o tempi non controllati possono rovinare smalto, gengive o indebolire i capelli. Per questi usi, meglio affidarsi sempre a mani esperte.

Cos’è l’acqua ossigenata, tra storia e chimica

La storia dell'acqua ossigenata inizia nella prima metà del diciannovesimo secolo, quando nel 1818 il chimico francese Louis Jacques Thénard la sintetizzò per la prima volta all'interno del suo laboratorio. Fu proprio lui a chiamarla eau oxygénée, per un motivo abbastanza semplice: la formula chimica dell'acqua è H2O, se però aggiungiamo un atomo di ossigeno alla struttura otteniamo H2O2, che è proprio la nostra acqua ossigenata. I due atomi di ossigeno sono direttamente legati tra loro, questo legame O-O è tipico di una classe di composti chiamati perossidi ed è per questo motivo che viene anche chiamata perossido di idrogeno.

acqua ossigenata
Struttura chimica dell’acqua ossigenata o perossido di idrogeno.

L'acqua ossigenata appare come un liquido incolore dall'odore pungente, ma quella che compriamo in farmacia non è acqua ossigenata pura, ma diluita: è infatti una soluzione acquosa di acqua ossigenata, spesso a una concentrazione del 3% (se per esempio il flacone è di 100mL, significa che al suo interno abbiamo 97 mL di H2O e 3 mL di H2O2).

L’utilizzo sulle ferite dell’acqua ossigenata

Perché usiamo l'acqua ossigenata per il trattamento di ferite superficiali? Il motivo è il suo forte potere ossidante. Cosa significa? Quando la versiamo per esempio su un taglio, viene a contatto con un enzima presente nel nostro sangue, l'enzima catalasi, che catalizza (cioè promuove) la degradazione dell'acqua ossigenata in acqua e ossigeno molecolare gassoso, secondo la reazione:

2H2O2 → 2H2O + O2

Decomponendosi, l'acqua ossigenata può liberare i cosiddetti ROS (specie reattive dell'ossigeno), che interagiscono facilmente con le strutture biologiche: attaccano le membrane e le proteine dei microrganismi, come i batteri, danneggiandoli fino a portarli alla morte. Proprio per questo motivo, l'acqua ossigenata è un buon alleato per ridurre la carica microbica a livello delle ferite, che sono a tutti gli effetti delle porte tra l'esterno e l'interno del nostro organismo e potrebbero diventare un ideale punto d'ingresso per microrganismi patogeni.

E non è finita qui: come detto poco fa, l'acqua ossigenata si degrada rilasciando ossigeno molecolare gassoso (O2), che appare sotto forma di schiuma: si tratta di un vero e proprio aiuto meccanico, perché le bollicine sollevano sporco, polveri sottili o contaminanti e piccolissime particelle di asfalto o terra rimasti incastrati nella lesione, e che potrebbero dare vita a un'infiammazione se non accuratamente eliminati. Non è un caso che le nostre mamme la usassero quando ci sbucciavamo le ginocchia da piccoli: molto spesso erano ferite fatte all'aperto, arrampicandoci su un albero o cadendo sulla ghiaia.

A cosa serve il perossido di idrogeno in casa: l’uso come sbiancante

L'acqua ossigenata in soluzione acquosa può essere anche utilizzata come sbiancante su alcuni tipi di tessuti, soprattutto il cotone: una volta prodotti i ROS, questi possono interagire con i cromofori, cioè i composti chimici responsabili del colore di vino, sangue, terra o qualsiasi altra sostanza macchiante, ossidandoli e rompendo i legami che assorbono la luce visibile. In questo modo il tessuto perde progressivamente le tonalità giallastre o scure e appare più bianco e luminoso.

Acqua ossigenata e "fai da te"

Sono noti in letteratura scientifica anche casi in cui l’HO (da sola o più spesso in associazione con altre sostanze) possa essere usato per smacchiare i denti o schiarire i capelli. Infatti l'acqua ossigenata è uno dei prodotti più utilizzati nelle tinte per capelli come passaggio iniziale a cui poi segue l'applicazione del colore e agisce con lo stesso meccanismo con cui smacchia i vestiti: rompe i pigmenti naturali dei capelli. In questi contesti, però non è sicuro affidarsi al fai-da-te: nel caso dei denti, concentrazioni e tempi d’esposizione non controllati possono danneggiare smalto e gengive, mentre per i capelli un uso scorretto può indebolire la fibra e in certi casi portare anche alla formazione di ustioni e vescicole. È sempre meglio quindi affidarsi a professionisti che sappiano modulare le condizioni di utilizzo in sicurezza.

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