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11 Giugno 2024
16:31

Perché quando usiamo l’acqua ossigenata si forma una schiuma bianca sulle ferite? E cos’è?

Perché l'acqua ossigenata genera schiuma solo quando è usata sulle ferite, e non sulla pelle? La risposta è dentro di noi: un enzima presente nel sangue fa decomporre l'acqua ossigenata producendo ossigeno gassoso.

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Perché quando usiamo l’acqua ossigenata si forma una schiuma bianca sulle ferite? E cos’è?
Perche acqua ossigenata schiumetta

L'acqua ossigenata, più correttamente chiamata perossido di idrogeno (H2O2), è un disinfettante estremamente diffuso, che uccide batteri e virus. Non va usata per le ustioni o per il trattamento dei cibi, ma soltanto per disinfettare le ferite. Applicata sulla ferita, questa sviluppa subito una schiumetta bianca, accompagnata dal classico frizzare: una reazione che associamo alla disinfezione e alla distruzione di batteri e germi. Ma cosa causa davvero questa reazione, e perché avviene solo sulle ferite e non sulla pelle o su altre superfici? La risposta è legata al modo in cui il nostro corpo si difende dall'ossigeno, ed in particolare ad un enzima chiamato Catalasi. Questo enzima, presente nel sangue, velocizza la decomposizione dell'acqua ossigenata in acqua e ossigeno: è quest'ultimo il responsabile della schiuma bianca.

L'enzima Catalasi e la difesa dai ROS

L'ossigeno è necessario alla vita, ma allo stesso tempo è un problema per le cellule: molti processi naturali nel nostro corpo portano alla formazione di specie reattive dell'ossigeno, i cosiddetti ROS, che possono interferire con le reazioni cellulari o danneggiarne le membrane. Tra i ROS possiamo trovare radicali, ma anche perossidi e superossidi, molecole caratterizzate da legami ossigeno-ossigeno e molto reattive.

Gli organismi hanno quindi sviluppato sistemi di difesa, in grado di eliminare queste specie e proteggere così le cellule da reazioni indesiderate: tra queste, l'enzima Catalasi, una eme-proteina in grado di favorire la riduzione delle specie perossido a acqua e O2, ossigeno molecolare.

Immagine
Il gruppo Eme, una molecola (complesso organometallico) a base di ferro, presente all’interno dell’enzima Catalasi ma anche in altre proteine come l’emoglobina. La sua struttura favorisce legami e reazioni con l’O2 o i perossidi. [Credit: Smokefoot, Via Wikimedia Commons]

Proprio questo enzima, presente nel plasma e quindi nel sangue, è responsabile della rapida reazione con l'acqua ossigenata che usiamo per disinfettare le ferite. Nello specifico, la Catalasi velocizza la reazione di decomposizione dell'acqua ossigenata (H2O2) producendo ossigeno molecolare (O2) e acqua (H2O). Di seguito la reazione chimica:

2 H2O2O2 + 2 H2O

Quello che osserviamo è quindi il rilascio di ossigeno gassoso nel liquido, cosa che porta alla formazione di schiuma in presenza di tagli o altre lesioni, quindi di perdita di sangue: non sono perciò i batteri a generare tutta quella schiuma, anche se il prodotto è comunque efficace nell'eliminarli.

Perché la ferita diventa bianca?

La pelle e gli altri tessuti, a contatto prolungato con l'acqua ossigenata possono anche diventare, momentaneamente, bianchi: l'acqua ossigenata crea microemboli all'interno dei capillari, dovuti alle bolle di ossigeno generate, che impediscono il passaggio di sangue alle aree periferiche.

Pelle bianca acqua ossigenata
Il caratteristico sbiancamento della pelle a contatto prolungato con acqua ossigenata. [Credit: Bobjgalindo, via Wikimedia Commons]

Questo può capitare già con soluzioni diluite di acqua ossigenata, spesso disponibili in commercio come la 20 volumi, ossia al 6% di H2O2 in acqua (il volume si riferisce ai litri di O2 generati per litro di soluzione).

Soluzioni più concentrate possono portare a conseguenze più gravi come irritazioni o ustioni, e sono usate quindi solo in ambito industriale.

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