Alcune cuffie e auricolari sono dotati di un sistema chiamato "cancellazione attiva del rumore" (chiamato anche active noise cancelling o active noise reduction) che permette di eliminare tutti quei fastidiosi rumori che ci circondano, come traffico o motori degli aerei. Nonostante si chiami "cancellazione", però, sarebbe però più corretto parlare di riduzione, visto che il rumore non viene mai eliminato al 100%. Ma come funziona l'ANC? E per quale motivo sta prendendo piede così tanto rapidamente?
A cosa serve la cancellazione attiva del rumore?
L'active noise cancelling è una tecnologia che permette di contrastare le onde sonore del rumore andando a creare delle apposite "anti-onde" (che spiegheremo a breve). Questa tecnologia permette di ridurre il rumore di 20-45 dB, cioè il rumore di sottofondo si riduce a un quarto o addirittura un sesto, anche se (almeno al momento) non è possibile raggiunge il 100% di soppressione del rumore.
Cosa sono le anti-onde?
Un'antionda è un'onda sonora uguale a quella del rumore, con la sola differenza che è in controfase, cioè ad ogni picco positivo dell'onda originale corrisponde un picco negativo dell'antionda. La somma di onda + antionda neutralizza il rumore, permettendoci di ascoltare la musica indisturbati.
Come funziona l'active noise cancelling?
La prima cosa da sapere è che, di base, la maggior parte delle cuffie ha un sistema passivo di cancellazione del rumore passivo. E che vuol dire?
Si tratta di un sistema che isola acusticamente la cuffia e dipende esclusivamente dal materiale e dal design dell'auricolare stesso. Per quanto riguarda l'ANC invece, queste hanno solitamente un microfono esterno che è in grado di registrare il rumore di fondo (ad esempio quello dell'aereo mentre viaggiamo). Dopo aver captato quest'onda, la cuffia è in grado di crearne una identica ma in controfase. Ecco fatto, il rumore ora è stato annullato! Questa tecnologia funziona particolarmente bene per rumori di fondo continui e con frequenze basse – questi infatti sono più semplici da replicare. Se ad esempio ci fosse un bambino che piange, il suono sarebbe molto acuto (quindi con una frequenza molto alta) e le cuffie farebbero fatica a generare un'anti-onda a queste frequenze.
In realtà questo è solo uno dei sistemi di funzionamento dell'active noise cancelling, dal momento che ci sono cuffie che hanno invece un microfono interno, mentre altre sia interno che esterno. Il punto è che, in tutti questi casi, il concetto è sempre lo stesso: annullare l'onda del rumore con l'opportuna anti-onda.