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10 Agosto 2024
11:52

Aereo precipitato in Brasile: la dinamica del disastro e le possibili cause secondo gli esperti

Il volo 2283 della Voepass partito da Cascavel e diretto a Guarulhos, vicino a San Paolo, è precipitato dopo verso le 13.30 di venerdì 9 agosto poco prima dell'atterraggio. Sono morte tutte le 62 persone a bordo. Le cause sono ancora da chiarire, ma secondo gli esperti il ghiaccio in quota e un possibile guasto al motore avrebbero mandato l'aereo in stallo.

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Aereo precipitato in Brasile: la dinamica del disastro e le possibili cause secondo gli esperti
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Sono impressionanti le immagini dell'aereo precipitato in Brasile venerdì 9 agosto 2024. Nessuna delle 62 persone che erano a bordo (58 passeggeri e 4 membri dello staff) del volo 2283 è sopravvissuta.

L'aereo, un ATR 72-500 della compagnia aerea Voepass Linhas Aéreas, era partito alle 11:56 locali da Cascavel, nello stato meridionale del Paraná, ed era diretto all'aeroporto di Guarulhos, vicino a San Paolo, ma non è mai arrivato a destinazione, precipitando nella città di Vinhedo. Secondo il sito di tracciamento Flightradar24 l'ultimo segnale aereo ricevuto è avvenuto poco dopo le 13.20, pochi minuti prima dell'atterraggio previsto a Guarulhos, poi lo schianto.

Dai video emersi nelle ultime ore sui social media si può vedere chiaramente come il velivolo scenda rapidamente in verticale, per poi schiantarsi al suolo e alzare una densa nube nera di fumo. Sul luogo dello schianto le fiamme sono divampate in pochi secondi, avvolgendo i detriti.

La dinamica dell'incidente: i dati sulla perdita di quota

Secondo i dati del portale FlightRadar24, due minuti prima dello schianto l'aereo si trovava a un'altitudine di 5242 metri, un minuto dopo a 1200 metri: ha perso circa 4 chilometri di altitudine in meno di 2 minuti per poi precipitare rovinosamente al suolo. Fortunatamente, nessuno dei residenti nella zona dello schianto sarebbe morto.

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I dati del volo registrati da Flightradar24: la linea verde segnala la parte in cui il volo ha iniziato a scendere di quota precipitosamente.

FlightRadar24 riporta anche il grafico della quota e della velocità rispetto al suolo dell'aereo:

Quota velocità aereo precipitato Brasile
Grafici della quota e della velocità dell’aereo precipitato in Brasile registrati da FlightRadar24: la linea blu indica l’altitudine e quella gialla la velocità.

In 30 secondi l'aereo è sceso di 1800 metri. I video circolati sul web dimostrano chiaramente come il velivolo sia sceso seguendo un movimento a spirale, senza rispondere ai comandi dei piloti, che hanno avuto un lasso di tempo di manovra estremamente ridotto.

L'incendio scoppiato quando l'aereo si è schiantato al suolo è divampato in pochi istanti, ma i vigili del fuoco lo hanno tenuto sotto controllo rapidamente, evitando una strage ben peggiore.

Cos'è successo all'aereo precipitato in Brasile: l'ipotesi dello stallo

Molti esperti di aviazione intervistati dalla stampa brasiliana hanno ipotizzato che la causa più probabile del disastro è che l'aereo sarebbe entrato in stallo. Questo è un fenomeno in cui le ali perdono completamente la portanza utile, provocando la caduta del velivolo.

Detto in parole semplici, lo stallo si verifica quando un velivolo procede a una velocità non sufficiente per sostenersi in volo. La spinta che un aereo riceve verso l'alto, infatti, aumenta con la sua velocità: se questa si riduce, la spinta a un certo punto non è più in grado di compensare il peso del velivolo e questo precipita.

L'ipotesi è ancora da accertare, ma al momento è la più accreditata, visto l'orario in cui l'aereo sarebbe dovuto arrivare a destinazione: l'incidente è avvenuto quando era già in fase di atterraggio, in cui l'aereo rallenta e di conseguenza il fenomeno dello stallo ha più possibilità di presentarsi.

Il ghiaccio in quota potrebbe aver provocato lo stallo

L'agenzia per l'aviazione civile brasiliana ha affermato che l'aereo, di fabbricazione europea (Airbus-Leonardo) è stato costruito nel 2010, e prima di partire era in buone condizioni operative, con certificati di immatricolazione e aeronavigabilità validi.

Il problema quindi non sembra attribuibile al velivolo in sé, ma alla formazione di ghiaccio in alta quota, che è molto pericolosa perché può appesantire il mezzo e mettere fuori uso alcuni sistemi. Nell’area dello schianto era infatti attivo un avviso meteorologico di "grave formazione di ghiaccio" tra i 3650 metri e i 6400 metri di quota (ricordiamo che in brasile ora è pieno inverno), e secondo i tracciati in quel momento il velivolo si trovava a circa 5000 metri viaggiando a una velocità di circa 240 km/h prima di perdere quota. Una ingestione del ghiaccio da parte della presa d'aria del velivolo avrebbe potuto causare un guasto a uno dei motori.

Il recupero delle scatole nere e le indagini

In una conferenza stampa la compagnia aerea ha ammesso che l’ATR 72 fosse "sensibile" al gelo ma ha garantito che il sistema antigelo era interamente funzionante secondo l'ultimo controllo effettuato giovedì, poche ore prima della partenza.

L'Aeronautica Militare brasiliana ha inviato immediatamente sul posto un team di investigatori per gli incidenti aeronautici per effettuare i primi rilievi tecnici. L'aereo aveva due scatole nere, dispositivi che memorizzano i dati di volo che resistono agli incidenti, e che attualmente sono stati racconti e portati in due laboratori per le analisi.

Secondo quanto affermato da Eduardo Busch, amministratore delegato di Voepass, c'è la possibilità che a causa del grave impatto i registratori possano essere stati gravemente danneggiati, rendendo impossibile l'accesso ai dati, ma rimane ancora una speranza.

La compagnia aerea ha affermato che collaborerà a stretto contatto con CENIPA (Centro di investigazione e prevenzione degli incidenti aerei) per fare luce sulle cause esatte dell'incidente.

ATR 72: questo non è stato il primo incidente

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L’ATR 72–500 prima di cadere. Credits: Jetphotos

Sfortunatamente l'ATR 72 non è nuovo alle cronache per quanto riguarda gli incidenti, anche se non per questioni di progettazione imputabili al costruttore.

Il primo incidente è accaduto il 31 ottobre del 1994: il volo American Eagle 4184 si schiantò a Roselawn, Indiana, e morirono tutti i passeggeri e lo staff a bordo. La causa? Un grande accumulo di ghiaccio sulla superficie del mezzo (a causa del supercooled large droplet icing) che lo rendeva difficile da controllare. All'epoca questa evenienza non era contemplata dalla regolamentazione aerea in quanto rarissima, e anche se le cose sono cambiate in questo senso resta difficile predire la formazione di ghiaccio su un aeromobile.

Da allora si sono verificati altri incidenti (una dozzina), e uno dei più noti è indubbiamente quello del volo Bari-Djerba, precipitato nel 2005 al largo di Palermo che fu fatale per 16 dei 38 passeggeri. Il mezzo era rimasto senza carburante a causa di un errore nell'ultima manutenzione: l'indicatore del livello carburante era stato sostituito con quello di un modello ATR diverso, che aveva una capacità diversa. I piloti pensavano di avere carburante a sufficienza, ma non fu così, e l'incidente fu inevitabile. A seguito di questo tragico evento i costruttori dei mezzi differenziarono le parti di ricambio per i vari modelli aerei (che prima si adattavano indistintamente su tutti), e diventò obbligatorio verificare prima di ogni volo la quantità di carburante presente nei serbatoi.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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