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21 Agosto 2024
18:40

Il disastro dello yacht Bayesian affondato a Palermo: le possibili cause e le questioni irrisolte

La barca a vela di lusso Bayesian è affondata per via del forte maltempo al largo di Palermo, provocando almeno 6 vittime tra cui il miliardario Mike Lynch. Analizziamo le possibili dinamiche del disastro e com'era fatto lo yacht italiano, costruito dalla Perini Navi, con l'albero in alluminio più alto al mondo.

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Il disastro dello yacht Bayesian affondato a Palermo: le possibili cause e le questioni irrisolte
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All’alba del 19 agosto 2024 al largo di Porticello (PA), lo yacht Bayesian è affondato con a bordo 22 persone a causa del forte maltempo, e al momento sono in corso le ispezioni sul relitto a 49 metri di profondità. Di queste, 15 sono state tratte in salvo e 6 hanno perso la vita, tra cui il miliardario britannico Mike Lynch, la figlia Hannah Lynch e lo chef della nave Recaldo Thomas. Nella serata del 20 agosto si è svolto l'interrogatorio al comandante del Bayesian, il neozelandese James Catfield, durante il quale sono emersi nuovi elementi che possono aiutarci a chiarire le concause che hanno portato all'affondamento dello yacht. Al momento sembra emergere un quadro in cui si sommano diversi fattori, in particolare la chiglia mobile non completamente stesa, un boccaporto lasciato aperto con possibile ingresso d'acqua e la mancata attivazione del sistema di sicurezza che avrebbe dovuto sigillare lo yacht. A contribuire il carattere violento e improvviso del probabile fenomeno meteorologico di downburst che si stava abbattendo con raffiche di vento molto intense su quella zona della Sicilia, che non avrebbe dato il tempo alle persone nel Bayesian di evitare il disastro.

Come era fatto lo yacht Bayesian

Il Bayesian era uno yacht a vela e a motore battente bandiera inglese. Era lungo 56 metri, largo 11,5 metri e con un albero in alluminio alto ben 75 metri, il più alto al mondo di questo tipo. Il mezzo è stato progettato dall’architetto navale Ron Holland e costruito dall’italiana Perini Navi, è stato varato nel 2008 a Viareggio e ristrutturato nel 2020.

Lo scafo è realizzato in alluminio, così come la sua sovrastruttura, e sotto lo scafo è presente una chiglia mobile, cioè una struttura che aiuta a dare stabilità alla barca offrendo resistenza all’acqua. A seconda dell’inclinazione della chiglia, il pescaggio (cioè la parte che resta immersa in acqua della nave) può andare da un minimo di 4 metri circa a un massimo di 9,8 metri circa.

A bordo della barca c’è spazio per 22 persone, cioè 12 ospiti e 10 membri dell’equipaggio. Il giorno del disastro la nave era al completo: a bordo infatti era presente il miliardario britannico Mike Lynch, soprannominato il “Bill Gates britannico” che, assieme alla famiglia, aveva organizzato un viaggio-premio per i suoi collaboratori. Infatti lui a giugno era stato assolto da 15 capi d’accusa per frode.

Yacht Bayesian

La causa del naufragio della barca a vela: probabilmente un downburst

La notte del 19 agosto 2024 il Bayesian si trovava in rada a circa 300 metri dal porto di Porticello, in provincia di Palermo. Attorno alle 04:00 del mattino però l’area inizia ad essere colpita da una violenta ondata di maltempo, e questo lo possiamo vedere chiaramente anche dalle immagini catturate da alcune telecamere di sorveglianza.

La zona è stata colpita da un temporale molto forte, con piogge intense ma soprattutto raffiche di vento violentissime. I testimoni sul luogo parlano di una possibile una tromba d’aria, ipotesi che non si può escludere anche se sembra più probabile un downburst, cioè una fortissima corrente d’aria localizzata che precipita direttamente dalla nube temporalesca e si schianta al suolo a velocità che possono anche sfiorare i 200 km/h. La cosa certa è che la barca si è trovata in un “frullatore” di correnti ascensionali e discensionali a velocità elevatissime.

La cosa interessante è che a 100 metri di distanza c’era un’altra nave, la Sir Robert Baden Powell battente bandiera olandese, che però non ha avuto particolari problemi. Ma come è possibile? Beh non dobbiamo stupirci, perché sia i downburst che le trombe d’aria possono benissimo provocare danni ingenti qui e non fare nulla a 100 metri di distanza.

Le ipotesi sulla dinamica dell'affondamento

Grazie alle immagini di una vicina camera di sorveglianza possiamo vedere che alle 4:30 del mattino lo yacht in pochissimo tempo è affondato: nell’arco di appena un minuto vediamo l’albero inclinarsi sempre di più fino a sparire completamente sotto il pelo dell’acqua. L’equipaggio ha avuto comunque avuto il tempo per sparare un razzo di segnalazione. Inizialmente è accorsa la Sir Robert Baden Powell per offrire i primi soccorsi, e di lì a poco è intervenuta anche la Guardia Costiera e i Vigili del Fuoco.

A due giorni di distanza dal naufragio non ci sono ancora certezze sull’esatta dinamica del disastro e su cosa possa averlo causato. In un primo momento si è pensato che il maltempo avesse spezzato l’albero della nave, sbilanciando così l’intera struttura. I sommozzatori però hanno trovato l’albero ancora intatto e attaccato alla nave, quindi questa eventualità è stata scartata. Facciamo quindi una panoramica delle ipotesi a cui sta lavorando la procura di Termini Imerese e che sono state presentate da esperti del settore in questi due giorni.

L'ipotesi al momento più probabile è che la chiglia mobile dello yacht non fosse completamente estesa. La chiglia mobile infatti serve, un po’ come una vela fa con l’aria, a offrire resistenza all’acqua mantenendo in equilibrio l’imbarcazione. Quando la chiglia è dispiegata la barca è più stabile, mentre quando è sollevata lo è meno. La chiglia potrebbe non essere stata abbassata per mancanza di tempo, visto che i downburst sono fenomeni che arrivano senza preavviso, oppure per un guasto tecnico, o ancora per un errore decisionale da parte del comandante.

Dall'interrogatorio a Catfield è emerso inoltre che un boccaporto dello yacht potrebbe essere rimasto aperto, il che avrebbe consentito l'ingresso di acqua nell'imbarcazione, destabilizzandola. Questo effettivamente spiegherebbe come ha fatto il Bayesian ad affondare in modo così rapido.

Altre possibili cause o concause di cui si sta discutendo sono la resistenza offerta dal grande albero dell'imbarcazione, che ne avrebbe causato il ribaltamento anche con le vele chiuse, e un malfunzionamento o una mancata attivazione del sistema di sicurezza. Si è anche ipotizzato un impatto con la vicina secca delle Formiche, anche se al momento sembra un'ipotesi improbabile.

Tutte queste possibilità non si escludono e potrebbero essersi verificate in concomitanza l'una all'altra. Occorre attendere lo svolgimento delle indagini per avere un quadro certo della dinamica dell'incidente.

Le teorie del complotto sul naufragio del Bayesian

Uno dei motivi per cui la vicenda sta suscitando tanto interesse nel web e anche nei media internazionali è legato non tanto alla dinamica del disastro in sé ma al principale passeggero dello yacht, cioè Mike Lynch. Come già detto, Lynch stava festeggiando con i suoi collaboratori l’assoluzione da 15 capi d’accusa per frode. Durante questa causa era co-imputato anche Stephen Chamberlain, vice di Lynch ed ex-top manager dell’azienda informatica Autonomy, e poche ore dopo il naufragio si è appreso che Chamberlain era appena morto in Inghilterra dopo essere stato investito da un’auto lo scorso sabato sera.

Questa coincidenza sta dando adito a teorie di ogni tipo, per esempio che le due morti siano collegate e non siano state accidentali. Al momento però non esistono prove che possano correlare in modo certo i due eventi.

Ricordiamo sempre che in casi come questo, soprattutto quando ci sono delle persone che purtroppo hanno perso la vita, stabilire cos’è successo e perché è solamente compito delle autorità competenti.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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