
Google, oggi 8 ottobre 2025, ha ufficialmente lanciato anche in Italia la sua nuova AI Mode, disponibile direttamente nella barra di ricerca di Google e all'interno dell'app Google per Android e iOS. Questa novità promette di trasformare il modo in cui interagiamo con il motore di ricerca, facendolo passare da una semplice lista di link a un vero e proprio assistente intelligente, capace di rispondere a domande complesse in modo strutturato e conversazionale. AI Mode, presente in quasi 50 nuovi Paesi e in 36 nuove lingue, è in grado di fornire riassunti organizzati, confronti e pianificazioni, integrando l'intelligenza artificiale generativa di Gemini direttamente nella pagina di ricerca. Giorgia Giulia Evangelista, Head of Content Developement di Geopop, ha avuto l'onore di intervistare Nick Fox, Sr. Vice President, Knowledge & Information di Google per approfondire le idee alla base di questo modello di ricerca e le sue caratteristiche principali come accuratezza, velocità e affidabilità.
Come funziona AI Mode: il motore tecnico
Dal punto di vista tecnico, AI Mode non si limita a cercare parole chiave, ma utilizza una versione personalizzata dei modelli AI avanzati di Google, Gemini, per comprendere il significato di domande lunghe e articolate. Quando un utente pone una domanda complessa, l'AI utilizza una tecnica chiamata "query fan-out": in pratica, scompone la domanda in tante sotto-domande, lancia più ricerche contemporaneamente e poi assembla i risultati in una risposta unica e coerente. Questo permette di esplorare il web più in profondità e di fornire risposte pertinenti che prima avrebbero richiesto numerose ricerche separate.
Il sistema è progettato per essere multimodale, consentendo di porre domande non solo tramite testo, ma anche con la voce o caricando immagini direttamente nella barra di ricerca.

Nick Fox, Sr. Vice President, Knowledge & Information di Google, ha spiegato l'idea alla base di AI Mode:
L'intuizione principale, per creare la ricerca basata su AI più potente che abbiamo mai costruito, è stata che gli utenti cercavano la potenza della ricerca combinata con la potenza dell'AI. Così siamo riusciti a unire la capacità di pensiero, di ragionamento e la natura conversazionale dei nostri modelli Gemini con la potenza della ricerca, per fornire un grande miglioramento.
Cosa si può fare con AI Mode: dagli itinerari di viaggio alle tabelle comparative
L'obiettivo di questa nuova modalità è assistere l'utente in compiti che tradizionalmente richiederebbero molto tempo. Ecco alcuni esempi pratici:
- Pianificare attività complesse: si possono fare domande come "organizza una gita di tre giorni a Roma per una famiglia con bambini piccoli, includendo attività adatte a loro e ristoranti con seggioloni", e ricevere un itinerario strutturato.
- Confrontare prodotti: è possibile chiedere per esempio, "Vorrei capire i diversi metodi di preparazione del caffè. Crea una tabella che confronti le differenze di gusto, facilità d'uso e l'attrezzatura necessaria".
- Fare approfondimenti: dopo aver ricevuto una risposta, si possono fare domande di follow-up e l'AI manterrà il contesto della conversazione.
Il modello di Google è stato ottimizzato per l'accuratezza e l'affidabilità delle informazioni e per la velocità. Fox ha sottolineato che una delle cose che lascia le persone a bocca aperta è la sua rapidità, le risposte arrivano quasi istantaneamente.
Google sottolinea che l'obiettivo è quello di aiutare le persone a scoprire i contenuti del web con una "qualità superiore". L'AI Mode, infatti, include sempre i link alle fonti da cui ha tratto le informazioni e come affermato dal Sr. Vice President:
Ci siamo anche resi conto che la qualità delle informazioni della nostra ricerca è davvero, davvero alta. Quindi il modello è stato profondamente ottimizzato per fare questo.
Come usare l'AI Mode di Google
AI Mode è disponibile da oggi come scheda dedicata che appare nella pagina dei risultati di ricerca e all'interno dell'app Google per Android e iOS.
Google stessa ammette che, essendo un prodotto nelle sue fasi iniziali, i risultati "potrebbero non essere sempre perfetti". Per le ricerche in cui l'affidabilità non è considerata elevata, il sistema mostrerà i classici risultati web. L'impegno, comunque, è quello di migliorare continuamente il servizio sulla base del feedback degli utenti.