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5 Agosto 2025
9:39

L’Antitrust multa SHEIN per 1 milione di euro, l’accusa di greenwashing e messaggi ingannevoli

SHEIN avrebbe usato green claim vaghi e fuorvianti, inducendo i consumatori a credere in una sostenibilità non reale. Il Codacons pienamente d'accordo con la decisione.

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L’Antitrust multa SHEIN per 1 milione di euro, l’accusa di greenwashing e messaggi ingannevoli
SHEIN

L'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha inflitto a SHEIN, colosso del fast fashion, una multa di 1 milione di euro per pubblicità ambientali ritenute ingannevoli. Secondo l'Antitrust, il colosso del fast fashion avrebbe diffuso messaggi che lasciavano intendere un impegno concreto verso la sostenibilità, senza fornire informazioni chiare e verificabili al riguardo. L'indagine ha evidenziato l'uso di cosiddetti green claim – affermazioni che sottolineano presunti benefici ambientali come “evoluSHEIN” – che sono stati giudicati come vaghi, generici e talvolta fuorvianti. Questa sanzione mette in luce un problema più ampio: il fenomeno del greenwashing, ovvero la strategia mediante cui alcune aziende si presentano come ecologiche senza che le loro pratiche produttive lo siano realmente.

SHEIN e la vicenda del greenwashing

Secondo quanto accertato, SHEIN, tramite la società Infinite Styles Services Co. Ltd, le attività del brand in Europa ha utilizzato sul proprio portale e su sezioni come “#SHEINTHEKNOW”, “evoluSHEIN” e “Responsabilità sociale” dichiarazioni sull'impegno verso la sostenibilità ambientale giudicate fuorvianti. In alcuni casi, le affermazioni riguardavano concetti come “progettazione di un sistema circolare” o la completa riciclabilità dei prodotti, ma senza spiegare in maniera precisa come ciò avvenisse. Questa comunicazione potrebbe potenzialmente aver indotto i consumatori a credere che i capi SHEIN avessero un impatto ambientale ridotto rispetto alla realtà.

Un punto critico è la linea “evoluSHEIN by Design”, presentata come realizzata con fibre considerate più sostenibili. L'Antitrust, però, ha rilevato che tali descrizioni mancavano di dettagli sui reali benefici ambientali durante l'intero ciclo di vita del prodotto e che la collezione rappresenta solo una parte marginale rispetto all'offerta complessiva del brand. Inoltre, i messaggi suggerivano erroneamente che i capi fossero completamente riciclabili, cosa che non è risultata vera in base alle fibre effettivamente utilizzate per i capi in questione e le tecnologie di riciclo disponibili.

Un altro aspetto riguarda gli obiettivi dichiarati dall'azienda in tema di riduzione delle emissioni di gas serra: – 25% entro il 2030 e azzeramento delle emissioni entro il 2050. Queste promesse, però, sono state considerate generiche e contraddette dall'aumento delle emissioni da parte di SHEIN negli anni recenti, in netto contrasto con l'immagine di responsabilità ambientale promossa sul sito.

Il commento del Codacons

Il Codacons nel commentare la vicenda, ha riferito che:

Tali pratiche sono in grado di deviare le scelte dei consumatori, sempre più attenti ad acquisti sostenibili e rispettosi dell'ambiente, e alterare il mercato, dirottando centinaia di milioni di euro ogni anno in termini di acquisti di prodotti commerciali. […] La multa dell'Antitrust assume enorme rilevanza, e deve portare ora a provvedimenti sanzionatori analoghi verso tutte le aziende che ingannano i consumatori attraverso falsi messaggi sulla sostenibilità ambientale.

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