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Brevetti: cosa sono, come si ottengono e in che modo proteggono le nostre invenzioni

Brevettare un’idea significa proteggerla e renderla esclusiva, ma non è un gioco da ragazzi. Servono requisiti precisi, tempo e soldi . Per fortuna, però, esistono bandi e fondi per aiutare gli inventori a portare alla luce i propri progetti.

17 Giugno 2025
18:30
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Brevetti: cosa sono, come si ottengono e in che modo proteggono le nostre invenzioni
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Un brevetto è un diritto esclusivo che protegge la propria invenzione, garantendo a chi l’ha inventata il diritto di sfruttarla economicamente per circa 20 anni. Passato questo tempo, l’invenzione diventa di dominio pubblico e chiunque può utilizzarla senza pagare nulla all’inventore. Come raccontiamo nel video, per ottenere un brevetto bisogna avere dei determinati requisiti, e una volta ottenuti il brevetto ha una determinata durata. Scopriamo come si registra e soprattutto cosa serve per trasformare un’idea in un diritto esclusivo.

Quali caratteristiche deve avere l’opera per essere registrata 

Per ottenere un brevetto, l’invenzione – che può essere un prodotto, un processo industriale o una nuova composizione chimica – dev’essere nuova, quindi mai registrata e divulgata prima, deve essere innovativa (rappresentare un progresso rispetto allo stato attuale), e dev’essere applicabile in ambito industriale, quindi utile e realizzabile.

Secondo la Legge italiana, a seconda dell’invenzione esistono due diversi tipi di brevetto: il brevetto per invenzione industriale, con cui si proteggono dispositivi, utensili, manufatti e procedimenti (che quindi rappresentano una soluzione tecnica a un problema), e poi il brevetto per modello di utilità, che protegge migliorie funzionali a oggetti già esistenti (spesso più semplici rispetto a un'invenzione).

All’estero ci sono anche i brevetti per proteggere l’aspetto estetico dei prodotti (forme, linee, colori, ecc.), come ad esempio lo speciale design di una sedia, la forma originale di un oggetto, e così via.

Dove trovare i brevetti esistenti e come fare domanda

Per sapere se esiste già o no bisogna consultare il registro dei brevetti online, sul sito dell’Ufficio Italiano Brevetti se si fa richiesta in Italia, o sul sito dell’Ufficio Europeo dei Brevetti se si richiede l’estensione della protezione in tutt'Europa. Se invece si richiede il brevetto a livello globale, si possono vedere le invenzioni già brevettate sul sito di WIPO.

Se si vuole presentare la propria domanda a uno di questi tre uffici, è necessario redigere un documento in cui l’idea viene descritta nei minimi dettagli anche con l’aiuto di schemi e disegni. Se soddisfa i requisiti, il brevetto viene concesso dopo circa 18 mesi, e pubblicato nei rispettivi registri cartacei e online.

Bisogna tenere a mente che se si vuole estendere il brevetto anche a livello europeo il documento e la domanda di brevetto vanno scritti interamente in inglese, francese o tedesco, mentre per la richiesta di protezione internazionale (da inviare al Trattato di Cooperazione in materia di Brevetti) al posto del tedesco c’è lo spagnolo.

Qualcuno in altri Paesi può copiare la nostra idea brevettata?

Se si chiede il brevetto solo in Italia, qualcuno in un altro Paese potrebbe copiare la nostra idea? Ebbene sì, potrebbe utilizzare la nostra invenzione senza infrangere la protezione del nostro brevetto. Per evitare questo epilogo, bisogna estendere il brevetto anche a livello europeo o internazionale, e pagare una tassa annuale decisamente più alta. Perché il brevetto, come diciamo anche nel video, sì… si paga! Le tasse di mantenimento dipendono dal tipo di brevetto: quello nazionale costa in media tra i 50-100 euro, mentre quello europeo va dai 120 ai 200, e quello globale dai 1500 ai 2000. Proprio per il costo ridotto molti chiedono il brevetto solo nel proprio Paese, così si può testare l’invenzione e vedere se ha successo “nel piccolo” senza spendere una fortuna. Se funziona, in futuro si può estendere la protezione anche a livello europeo o anche in tutto il mondo.

Dove trovare i fondi per un’idea brevettata

Per portare avanti un'idea, però, spesso servono dei finanziamenti, e non tutti hanno i soldi necessari. Proprio per sostenere economicamente la ricerca e l'innovazione di startup, università e imprese, l'Unione Europea offre diversi programmi e fondi a cui si può accedere tramite dei bandi pubblici, come ad esempio Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione o LIFE per i progetti ambientali. Esistono poi anche strumenti nazionali, come il Bando Brevetti+ del MIMIT, e regionali, come il Fondo europeo per lo Sviluppo Regionale. Tutti questi fondi, quindi, aiutano università, startup e imprese europee a ottenere risorse per progetti e brevetti in tutte le regioni, riducendo le disuguaglianze e garantendo pari opportunità.

Dov’è che si depositano più brevetti?

Come si può vedere nel video, l'ultimo report di WIPO (l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale) indica che la Cina nel 2024 è il paese che ha registrato più brevetti, ben 1,64 milioni. Seguono gli Stati Uniti con circa 518.364 brevetti, e il Giappone con 414.413.

Nell'Unione Europea, invece, solo nel 2023 sono state esaminate ben 199.275 domande di brevetto. E tra i primi cinque paesi da cui arrivano le richieste ce ne sono ben 4 fuori dal territorio europeo: la maggior parte arriva dagli USA, con il 24,2% dei depositi, poi c’è la Germania con il 12,5%, il Giappone con il 10,8%, la Cina con il 10,4% e la Corea del Sud con il 6,3%.

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