
Quante volte vi è capitato di sentire l’augurio di passare un "buon ponte" in prossimità dei fine settimana o in occasione di festività? Si tratta di un'espressione che trova un suo uso anche riferito ad arcobaleni e animali. Si utilizza infatti sia per augurare un lungo weekend (fare il ponte) che per esprimere una sorta di vicinanza consolatoria quando muore un animale, richiamando la più ampia leggenda del “ponte dell’arcobaleno”. In pratica un’unica espressione e due registri d'uso: il festivo e il consolatorio, entrambi con storie e radici diverse.
Nel linguaggio comune "fare il ponte" significa avere un giorno di ferie in più, magari in prossimità di un fine settimana che risulterà più esteso. In questo caso la metafora del ponte è una chiara allusione al giorno festivo che allunga il weekend, consentendo un maggiore riposo, per cui l’augurio è l’equivalente di "buone vacanze".
Se questa espressione suona come un lieto augurio, d’altra parte, negli ultimi decenni, è diventata di uso comune la formula più estesa "buon ponte dell’arcobaleno" come eufemismo per parlare della morte di un animale domestico. In tal senso, si tratta di un richiamo al "Rainbow Bridge", un luogo immaginario dove gli animali defunti corrono felici in attesa di ricongiungersi con il padrone, una metafora consolatoria molto diffusa sui social e nelle comunicazioni di cordoglio.
Quindi, se da un lato esiste l'augurio comune di godere del proprio tempo in occasione di qualche giorno di vacanza in più, dall’altro esiste il "ponte dell’arcobaleno" usato per prendere commiato, la cui origine rimane tutt’oggi incerta se non per una poesia anonima diffusa nel Novecento che si è affermata nelle comunità di amanti degli animali sui social network.
Data la sua flessibilità, come molte altre espressioni idiomatiche, anche questa ha assunto delle sfumature diverse grazie all’utilizzo che la comunità le ha donato, ed è interessante conoscere l’ambivalenza emotiva che questo augurio può trasmettere. Oggi ci aiuta a esprimere due bisogni umani fondamentali: la pausa e il conforto. In due vocaboli viene racchiuso il desiderio di fermarsi a godere di un giorno in più e la tenerezza di chi spera che i propri affetti attraversino un passaggio sereno. Ecco perché un semplice "buon ponte" dice molto più di quello che sembra: è un augurio che sa di viaggi, di weekend, ma anche di addii pieni di affetto.