0 risultati
video suggerito
video suggerito
13 Agosto 2025
8:00

Cani bagnino da salvataggio in acqua: come si diventa soccorritori a 4 zampe e le razze più adatte

I cani bagnino, insieme ai loro conduttori, sono volontari che affiancano la Guardia Costiera e le autorità portuali per garantire la sicurezza in mare. Appartengono per lo più a razze dotate di notevoli doti fisiche e caratteriali, associate a un addestramento mirato che consente loro di intervenire nei soccorsi, salvando ogni anno decine di vite.

14 condivisioni
Cani bagnino da salvataggio in acqua: come si diventa soccorritori a 4 zampe e le razze più adatte
Cani bagnino golden retriever

Ogni estate le nostre spiagge sono pattugliate da cani da salvataggio in acqua: i cosiddetti “cani-bagnino”, accompagnati dai loro conduttori. Questi cani, per lo più appartenenti a razze, come Terranova, Labrador Retriever e Golden Retriever, dotate di particolari caratteristiche fisiche — come il pelo impermeabile e le zampe palmate — uniscono un notevole atletismo a eccellenti capacità natatorie.  A queste si aggiungono tratti caratteriali fondamentali per il loro ruolo, come la socievolezza con l’uomo, importante per collaborare con gli sconosciuti, e un grande coraggio, che consente loro di affrontare situazioni pericolose e stressanti, dal pattugliamento delle aree costiere al salvataggio in mare aperto, operato tuffandosi da motovedette, acquascooter e persino elicotteri.

Il talento innato e le caratteristiche fisiche però non bastano: per diventare cani bagnino serve un lungo e rigoroso addestramento, al termine del quale cani e conduttori imparano a operare come una vera e propria squadra, aiutando la Guardia Costiera e le autorità portuali a monitorare le nostre spiagge, salvando circa 35 persone ogni anno.

Razze e requisiti del cane-bagnino

Anche se non esistono particolari requisiti per diventare un cane bagnino, le razze di taglia medio-grande (oltre 30 kg) e con un’innata attitudine alle attività acquatiche partono avvantaggiate. D’altronde, per tuffarsi in un mare in tempesta e trascinare fino a riva una o più persone serve non solo atletismo e forza fisica, ma anche un’ottima capacità natatoria. In questo senso, razze come Terranova, Labrador Retriever e Golden Retriever hanno un vero e proprio physique du rôle che le rende dei bagnini provetti.

Immagine
Il pelo di alcuni cani, come i Terranova e i Golden Retriver, ha un doppio strato che lo rende impermeabile e tiene il cane al caldo

Oltre alla corporatura robusta e alla muscolatura potente, infatti, questi cani possiedono una serie di adattamenti evolutivi che li rendono nuotatori eccezionali. Uno dei più importanti è il pelo a doppio strato: uno più esterno, ricoperto da una sostanza oleosa che respinge l’acqua, e uno interno, fitto e lanuginoso, che trattiene aria calda e impedisce all’acqua di raggiungere la pelle, mantenendo il cane caldo anche in acque fredde. Per di più, alcune di queste razze dispongono di zampe palmate, che funzionano come delle vere e proprie “pinne naturali”, che le rendono simili a quelle di alcuni uccelli acquatici, come le papere. Tra le dita è infatti presente una membrana di pelle (detta membrana interdigitale) che aumenta la superficie della zampa permettendo di spostare una quantità maggiore d’acqua, ottenendo una spinta più forte e migliore stabilità durante il nuoto.

Grazie a queste caratteristiche fisiche, un singolo cane bagnino può riuscire a trasportare a nuoto fino a tre persone contemporaneamente. Tuttavia, nel 2022, a Sperlonga, come riportato dal Corriere della Sera, tre Labrador Retriever sono riusciti a compiere un’impresa da record, traendo in salvo ben 14 persone in grave pericolo contemporaneamente, trascinate a largo dalla corrente e incapaci di tornare a riva.

Cani-bagnino: è tutta una questione di carattere

Se per salvare una persona in mare aperto, magari in condizioni meteorologiche avverse, serve uno spirito impavido, per lanciarsi in acqua da un elicottero in volo o da una motovedetta in corsa ci vuole un vero e proprio cuor di leone. Sì, perché i cani bagnino non operano solo sulle spiagge ma, in caso di emergenza, possono essere impiegati anche su motovedette, acquascooter e perfino elicotteri, dai quali possono tuffarsi per raggiungere la persona in pericolo. Un’impresa tutt’altro che banale, resa possibile non solo grazie a una rigorosa preparazione, ma anche alla naturale indole temeraria di queste razze e alla loro predisposizione a collaborare con l’uomo.

cani bagnino

D’altronde, la storia che ci lega ai Retriever è lunga, essendo stati utilizzati per secoli proprio per il lavoro cooperativo e a stretto contatto con le persone. Questa storica collaborazione, rafforzata dalla selezione artificiale, li ha resi particolarmente socievoli con l’uomo e amichevoli anche con gli estranei. Un requisito essenziale per un cane bagnino, che ogni giorno può trovarsi a interagire con centinaia di persone e che, in caso di emergenza, non deve lasciarsi intimidire dal dover soccorrere uno sconosciuto.

Per diventare cani da salvataggio in acqua serve addestramento e brevetto

Come per gli esseri umani, possedere doti naturali non è sufficiente per raggiungere grandi risultati. Anche i cani con le caratteristiche più adatte devono affrontare un lungo e rigoroso addestramento per diventare bagnini, che si conclude con un apposito brevetto di salvataggio. Quello della Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS) è riconosciuto in tutta Italia.

Questo percorso li prepara a riconoscere e a “fiutare” persone in difficoltà in acqua, che mostrano segnali di pericolo e annegamento, e a intervenire per trarle in salvo. Ma soprattutto, instaura una profonda sintonia tra il cane e il suo conduttore, tale da permettere a entrambi di comunicare efficacemente e collaborare anche in situazioni di forte stress. Al termine dell’addestramento, infatti, cane e conduttore formano un’unica unità operativa: l'unità cinofila di salvataggio.

unita cinofila salvataggio
L’unità cinofila di salvataggio, composta da cane e conduttore.

Una collaborazione che, combinando le abilità fisiche e sensoriali del cane con l’esperienza e il giudizio umano, genera prestazioni che nessuna delle due specie potrebbe raggiungere da sola. Durante un’operazione di salvataggio, infatti, ogni membro della coppia svolge specifici ruoli: l’uomo si occupa di calmare e preparare la persona soccorsa per il rientro, mentre il cane trascina in sicurezza entrambi verso la riva o un’imbarcazione di emergenza.

Solo dopo aver completato l'addestramento, e dopo aver superato un esame finale, la coppia cane-conduttore viene riconosciuta ufficialmente come squadra di soccorso in acqua, unendosi alle circa 400 unità di volontari che, in collaborazione con la Guardia Costiera e le autorità portuali, pattugliano e proteggono ogni estate le nostre spiagge.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views