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Che cos’è e come si forma un haboob, la tempesta di polvere e sabbia che ha colpito l’Arizona

A Phoenix oltre 39.000 persone sono rimaste senza elettricità, mentre l'aeroporto di Sky Harbor è stato temporaneamente bloccato. Gli haboob sono delle tempeste di polvere e sabbia, sollevate dal vento di un fronte atmosferico. Vediamo come si formano e dove sono più frequenti.

27 Agosto 2025
11:00
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Che cos’è e come si forma un haboob, la tempesta di polvere e sabbia che ha colpito l’Arizona
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Un’immagine dell’haboob che ha colpito l’Arizona. Credit: Aaron Rigsby, via X.

In Arizona, negli Stati Uniti, circa 39.000 persone sono rimaste senza corrente a causa di una tempesta di polvere e sabbia che ha colpito la città di Phoenix. Il National Weather Service (l’agenzia governativa statunitense che si occupa di previsioni meteorologiche) ha specificato che si è trattato di un “haboob”, ossia una tempesta di polvere sollevata dalle correnti fredde prodotte da un fronte atmosferico che, generalmente, si forma in concomitanza di un temporale in regioni molto aride o dopo lunghi periodi di siccità. L'aeroporto internazionale di Sky Harbor è stato bloccato temporaneamente, con oltre 200 voli ritardati o cancellati, dato che il muro di polvere ha ridotto la visibilità al minimo causando pesanti disagi anche al traffico automobilistico.

Cos’è la tempesta di sabbia che ha colpito l’Arizona: l’haboob

Come già accennato, gli haboob sono delle tempeste di polvere che si formano in concomitanza di temporali, quando le correnti discendenti di questi ultimi sollevano polvere e sabbia dal terreno. In particolare, nel momento in cui una tempesta inizia a scaricare la pioggia, la struttura temporalesca può generare correnti discendenti anche intense chiamate downdraft che, una volta raggiunto il suolo, si possono propagare lungo la direzione di avanzamento del fronte temporalesco. Queste correnti, che possono raggiungere anche i 100 km/h, sono abbastanza intense da sollevare una massa di polvere che si estende ben oltre la nube di pioggia, fino a 100 km di larghezza lungo il fronte temporalesco.

In generale, gli haboob si formano nelle regioni caratterizzate da terreni secchi, soprattutto durante i periodi di siccità. Il problema è che, proprio in queste regioni più aride, spesso la pioggia non fa in tempo a raggiungere il suolo perché evapora prima (a causa delle alte temperature). L'effetto di questo fenomeno, chiamato virga, è duplice: in primo luogo, l'assenza di pioggia impedisce alla polvere sollevata di tornare al suolo sotto l'effetto delle precipitazioni stesse; inoltre, l'evaporazione della pioggia sottrae calore all'aria raffredandola e accelerando di fatto le correnti discendenti che alimentano l'haboob.

Secondo quanto riportato dal National Weather Service, l'haboob si sarebbe formato a partire da un complesso temporalesco sviluppatosi a nord di Tucson (la seconda città più popolosa dell'Arizona dopo Phoenix), nelle montagne di Santa Catalina.

Dove sono più frequenti gli haboob e quanto durano

In realtà, questo tipo di fenomeni sono piuttosto comuni negli USA, soprattutto nelle zone aride e desertiche del sud-ovest degli Stati Uniti e durante la stagione dei monsoni estivi. Allo stesso modo, gli haboob possono verificarsi anche in altre regioni aride del mondo, come il deserto del Sahara, la penisola arabica, il Nord Africa e il Golfo di Guinea.

Generalmente, gli haboobs durano tra i 10 e 30 minuti, anche se in rari casi possono continuare per più tempo: in ogni caso, il suo passaggio comporta una riduzione quasi improvvisa della visibilità, con conseguenti pericoli per il trasporto terrestre e il traffico aereo.

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