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17 Luglio 2025
17:04

Trump vuole cambiare la ricetta della Coca-Cola: perché è così segreta?

La ricetta della Coca-Cola è ancora oggi segretissima: a conoscerla sarebbero solo due dirigenti aziendali e pochi collaboratori fidati. Nel 1919 la ricetta venne inserita in una cassaforte come garanzia di un prestito. Da quel momento, si trova custodita in caveau, anche per mantenere quel mistero che ha reso la bevanda più desiderabile.

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Trump vuole cambiare la ricetta della Coca-Cola: perché è così segreta?
coca cola

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto pubblicamente alla Coca-Cola di modificare la sua ricetta, sostituendo lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (un dolcificante) con lo zucchero di canna. Ma perché la ricetta della bibita più famosa del mondo è così segreta? Ancora oggi, infatti, la formulazione ufficiale della Coca-Cola viene custodita in un caveau ad Atlanta, negli Stati Uniti.

L'idea di nascondere la ricetta in una cassaforte nacque dopo che il proprietario Ernest Woodruff scelse di utilizzare la formulazione come garanzia per un prestito bancario: da lì in poi, questa segretezza è stata sfruttata dall'azienda a proprio vantaggio, con la recente costruzione di un caveau apposito.

Negli anni, le ipotesi e le indiscrezioni sulla ricetta si sono moltiplicate: gli ingredienti, comunque, sono noti perché riportati sulle etichette, ma nessuno conosce con precisione le dosi né il mix di aromi utilizzati. La compagnia ha sempre confermato di voler mantenere segreta la formulazione per tutelare la storia del proprio prodotto, anche se negli anni questo alone di mistero attorno alla Coca-Cola ha contribuito a renderla più desiderabile.

Chi ha creato la Coca-Cola e perché la ricetta è ancora segreta

Prima di poter capire perché la ricetta è così segreta bisogna fare un passo indietro: chi ha creato la Coca-Cola? Come riportato dalla compagnia stessa, questa bevanda è stata inventata dal farmacista John S. Pemberton nel 1886 ad Atlanta, negli USA: la Coca-Cola, infatti, nacque come un medicinale pensato per curare il mal di testa e disturbi dello stomaco. Fu proprio Pemberton a rendersi conto che, se miscelato con acqua gassata, il suo farmaco poteva diventare una bibita dissetante.

Nel 1892, poi, il nome e i diritti sulla formula vennero venduti all'imprenditore Asa Candler, che successivamente fondò The Coca-Cola Company, avviando una produzione più sostenuta. In tutti quegli anni, però, la ricetta non fu mai messa per iscritto e venne rivelata solo a un gruppo ristretto di persone, fino a quando nel 1919 Ernest Woodruff acquisì a sua volta l'azienda dalla famiglia Candler.

A quel punto, Woodruff decise di scrivere la formula segreta su un foglio e di utilizzarla come garanzia per il prestito che aveva richiesto per poter comprare la compagnia. Quel foglietto venne conservato presso la Guaranty Bank di New York fino al 1925, quando il prestito venne ripagato del tutto.

È proprio da lì che nasce l'idea di custodire la ricetta in una cassaforte: questo espediente sarà poi sfruttato dall'azienda per aumentare la desiderabilità del marchio e, al tempo stesso, assicurarsi che nessun altro competitor possa accedere alla lista completa di ingredienti e dosi.

Una volta ripagato il prestito, Woodruff decise di reclamare la ricetta segreta, riportandola nella sua città di origine e affidandola alla SunTrust Company Bank. Oggi la formula si trova nel World of Coca-Cola Museum di Atlanta, dove è stata trasferita nel 2012 in occasione del 125° anniversario: il museo è aperto al pubblico e i turisti possono persino visitare l'esterno del caveau, sigillato con un'enorme porta di acciaio e dotato di scanner palmare e tastierino numerico.

Come hanno fatto a mantenere segreta la ricetta

Ma com'è possibile che dopo più di 100 anni la ricetta sia ancora segreta? Inizialmente, gli unici autorizzati a conoscere la ricetta sarebbero stati il presidente e il vicepresidente della compagnia: ai due dirigenti sarebbe persino stato vietato di viaggiare insieme, proprio per evitare che entrambi perdessero la vita contemporaneamente in caso di incidente.

Oggi, tuttavia, le cose dovrebbero essere cambiate leggermente: nel corso degli ultimi anni è stato più volte confermato come la ricetta sia stata rivelata ad alcuni impiegati fidati. In ogni caso, si tratterebbe comunque di un gruppo estremamente ristretto di poche persone, soprattutto se si considera che The Coca-Cola Company ha stabilimenti in tutto il mondo e dà lavoro a circa 700 mila persone.

Al tempo stesso, l'azienda ha scelto di non brevettare la bevanda: i brevetti, infatti, hanno una scadenza e una volta raggiunta quella data diventano di pubblico dominio. In questo modo, la ricetta segreta avrebbe dovuto essere rivelata, eliminando così l'alone di mistero attorno a questa bevanda che, in parte, l'ha resa così desiderabile.

A questo punto, però, vi starete chiedendo: com'è possibile che la ricetta sia così segreta se gli ingredienti vengono riportati sulle etichette di ogni bottiglia? Per legge l'azienda è obbligata a rivelare tutti gli ingredienti contenuti nella bevanda, ma restano segrete le dosi specifiche e soprattutto gli aromi utilizzati (riportati semplicemente come “aromi naturali”). Secondo alcune indiscrezioni, bisognerebbe indovinare la miscela esatta di circa 40 composti, tra cui dovrebbero figurare anche cannella, estratto di vaniglia, arancia e limone.

A tal proposito, diverse ricerche confermerebbero che, almeno inizialmente, la Coca-Cola contenesse estratto di foglie di coca, in quantità estremamente ridotte. Essendo nata come medicinale, è possibile che la formula contenesse queste sostanze: negli anni '20, però, la formulazione sarebbe stata cambiata, probabilmente per eliminarle. In ogni caso, la compagnia ha sempre negato l'utilizzo di questo ingrediente all'interno delle proprie bevande.

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