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28 Luglio 2023
9:14

Come fanno i castelli di sabbia a restare in piedi? La spiegazione scientifica

Ciò che conferisce stabilità ai castelli di sabbia è una particolare proprietà dell'acqua: la forza coesiva. Scopriamo insieme la scienza dietro queste strutture di sabbia.

A cura di Elena Buratin
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Come fanno i castelli di sabbia a restare in piedi? La spiegazione scientifica
castelli sabbia come fanno

Quando siamo in spiaggia d'estate è possibile trovare grandi e piccini che si divertono a costruire castelli di sabbia: è sufficiente un po' d'acqua di mare e della sabbia per ottenere "l'impasto". Ma come fanno queste strutture a restare in piedi? Quale proprietà li rende così solidi e resistenti? In questo articolo vediamo insieme nel dettaglio al spiegazione scientifica dietro la costruzione dei castelli di sabbia.

Cosa rende i castelli di sabbia resistenti

La solidità dei castelli di sabbia dipende dalla presenza dell'acqua. In particolare dipende da una sua particolare proprietà: la forza coesiva. In pratica, questa è la capacità delle molecole d'acqua di rimanere vicine e di resistere ad una forza che vorrebbe separarle. Grazie a questa proprietà, le molecole d'acqua tendono a stare raggruppate e a formare, ad esempio, gocce o bolle quando toccano una superficie.

castelli di sabbia acqua tensione superficiale

I granelli di sabbia bagnata, quindi, vengono avvolti da una sottile pellicola di liquido che li tiene assieme. Inoltre la presenza del sale marino rafforza la coesione fra le molecole. Questo dona solidità al castello di sabbia per molte ore finché la sabbia resta umida. Quando il vento soffia e il sole scalda, l'acqua evapora e la strutture cede.

Come rendere il castello di sabbia più duraturo

Per rendere il castello di sabbia più duraturo si possono sfruttare vari accorgimenti. Prima di costruirlo è bene bagnare le fondamenta così da creare una riserva di umidità sottostante. Dopo averlo costruito si può spruzzare dell'acqua in modo omogeneo sulle pareti esterne per mantenere l'umidità del castello elevata così da renderlo più compatto e solido.

Queste tecniche vengono utilizzate soprattutto dagli artisti che sono in grado di costruire delle vere e proprie opere d'arte.

Grandi opere di sabbia

Esistono competizioni nelle quali gli scultori della sabbia si sfidano e creano enormi opere d'arte. Un primo esempio è il presepe di sabbia che viene fatto in Piazza San Pietro a Roma.

castelli di sabbia

Un altro esempio è il Sand Nativity, una padiglione di presepi di sabbia che si svolge a Jesolo dal 2002. Le opere sono interamente realizzate solo con l'uso di sabbia e acqua, senza colla o additivi. La loro realizzazione richiede grande capacità manuale e conoscenza delle tecniche da utilizzare in funzione della tipologia di sabbia utilizzata. Nel caso di Jesolo, la sabbia è di origine dolomitica e l'uniformità dei granelli la rende difficile da lavorare rispetto ad altri tipi di sabbia.

La sabbia viene setacciata per togliere eventuali legnetti e conchiglie ed uniformarne le caratteristiche. Viene bagnata in precise proporzioni con l'acqua, poi pressata con dei macchinari. Si creano così delle piramidi di sabbia compatta da scolpire. La sabbia viene quindi scolpita e incisa, non modellata, come fosse un blocco di marmo.

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