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18 Novembre 2024
9:00

Come funziona il Chand Baori, uno dei pozzi a gradoni più profondi in India vicino a un antico tempio

Il Chand Baori è il più grande pozzo a gradoni dell'india nei pressi del tempio Harshat Mata. È un'opera idraulica mastodontica che conta circa 3500 gradini, diventata oggi importante meta turistica e anche set cinematografico.

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Come funziona il Chand Baori, uno dei pozzi a gradoni più profondi in India vicino a un antico tempio
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Il Chand Baori è uno dei pozzi a gradoni più grande e profondo di tutta l'India. Il suo nome deriva dal re Chand, costruttore dell'opera, e baori ("pozzo" nell'antica lingua dell'India occidentale). In questo Paese esistono infatti enormi opere idrauliche costituite da un perimetro fatto integralmente di gradini e questa, nello specifico, si trova nel villaggio di Abhaneri, nello stato del Rajasthan. Il Chand Baori, che si trova non distante dal tempio Harshat Mata e conta circa 3500 gradini, fu scavato in modo tale da intercettare la falda acquifera e, in ragione delle precipitazioni atmosferiche, garantiva un serbatoio di accumulo per le acque piovane. In molti casi, insieme alla componente idraulica, il pozzo era abbinato alla presenza di templi religiosi per svariate divinità. Entriamo più nel dettaglio per quanto concerne la sua ingegneria.

La struttura del Chand Baori

Come detto, il Chand Baori è un pozzo a gradoni: Baori infatti, è il sostantivo con cui, in india occidentale, vengono chiamati i pozzi, mentre Chand si riferisce al nome del Re che ne volle la realizzazione. Si sviluppa su una altezza complessiva di circa 30 m e, come discusso in precedenza, questo è uno dei casi in cui veniva dato anche un significato religioso al luogo. Infatti in adiacenza a questo particolare pozzo è presente un tempio dedicato alla Dea della felicità e della gioia (Harshat Mata). L'opera si sviluppa su 13 livelli, tramite la costruzione di circa 3500 gradoni e ha una pianta praticamente quadrata, quindi simmetrica. La struttura a gradoni, che tende a convergere verso il punto centrale della pianta quadrata, pare rimarcare la formazione di una piramide rovescia.

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Cosa sono i pozzi a gradoni

Ma cosa vuol dire "a gradoni"? Tendenzialmente, siamo abituati a pensare ad un pozzo come una struttura di forma cilindrica immersa nel terreno, con magari al centro un dispositivo che permetta di prelevare l'acqua delle falde acquifere. Storicamente, questo dispositivo era sostanzialmente formato da una fune e un secchio, oggi invece possiamo trovare tubazioni collegate a pompe che garantiscono emungimento (cioè il prelievo) controllato di acqua dalla falda acquifera.

In questo caso, invece, abbiamo a che fare con una struttura leggermente diversa: analogamente a quanto si fa normalmente, il pozzo viene scavato fino a raggiungere il livello di falda. Quella è acqua contenuta naturalmente nei pori del terreno e rappresenta la materializzazione della falda acquifera. A differenza di un pozzo classico, però, in questo caso abbiamo un volume di scavo molto più grande! Infatti, in aggiunta a questa acqua che è naturalmente presente, un pozzo a gradoni funge da serbatoio nel caso di eventi piovosi. Infatti, piuttosto che accumulare acqua nel terreno o allontanarla in maniera non ingegnerizzata, in ragione dell'orografia del territorio, il serbatoio consente di accumulare l'acqua direttamente percepita al suo interno, tramite un semplice innalzamento del battente idrico, cioè del livello di acqua al suo interno.

La presenza dei gradoni, disposti lateralmente lungo il perimetro del pozzo, oltre che rappresentare uno spettacolare ornamento architettonico, consente un'agevole discesa all'interno del pozzo stesso, permettendo dunque di prelevare acqua dal suo interno con facilità e completa accessibilità, indipendentemente dal livello di acqua presente.

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Ogni pozzo a gradoni è formato da quattro elementi principali:

  • Le cosiddette Toda, ovvero una coppia di colonne di ornamento all'ingresso, che fungevano da segnalazione della presenza del pozzo;
  • Kuta, ovvero quelli che oggi potremmo chiamare pianerottoli di riposo, cioè degli spazi tra i gradini adibiti alla sosta durante la discesa o la salita dal pozzo;
  • Ardhakuta, una struttura di supporto priva della presenza di pianerottoli;
  • Il pozzo centrale, che da accesso alle acque di falda in profondità.

L'accesso alle acque di falda garantiva la presenza di minerali e altre sostanze utili naturalmente presenti nel terreno. L'acqua di falda garantiva l'utilizzo di questo bene primario anche nei periodi di siccità. Inoltre, la profondità di queste acque le rendeva particolarmente "fresche" nei periodi estivi, dove le temperature esterne raggiungono valori significativamente elevati!

In realtà, in aggiunta a tutte queste necessità di carattere idraulico, questi posti diventavano veri e propri punti di incontro quotidiano, oltre che di culto, come già detto in precedenza.

L'utilizzo dei pozzi a gradoni oggi

A seguito della dominazione britannica dei territori indiani, l'utilizzo di questi pozzi a gradoni è venuto significativamente meno. Questa scelta si deve alla sempre più diffusa considerazione di utilizzare un ambiente poco salubre per la gestione dell'acqua, soprattutto a fini potabili. Questi pozzi erano etichettati dunque come luoghi poco igienici e possibile punto di diffusione di malattie. Molti pozzi risultano ad oggi inutilizzabili per un problema legato ad un constatato abbassamento delle falde acquifere.

Oggi, pertanto, rappresentano importanti siti archeologici e mete turistiche molto affermate ma non hanno più una funzione idraulica, che rimane invece un ricordo storico della loro presenza in India. Curiosità: il Chand Baori è stato utilizzato anche come set per alcune scene nella trilogia di Batman di Christopher Nolan.

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