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3 Giugno 2024
19:40

Come funziona l’ibernazione dopo la morte disponibile in Svizzera, e a cosa potrebbe servire

Da Vanilla Sky a Passengers, l’immortalità è oggetto di desiderio non solo registico, ma anche di molte persone comuni che si solo chieste se non fosse possibile farsi ibernare. La pratica ora è disponibile in Svizzera e ha già ricevuto centinaia di richieste, ma non tutti potranno permettersi di congelare il proprio corpo per vivere nel futuro.

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Come funziona l’ibernazione dopo la morte disponibile in Svizzera, e a cosa potrebbe servire
Ibernazione

Pronti per farvi crioconservare? L'ibernazione umana – che è sempre sembrata fantascientifica – ora è disponibile anche in Svizzera, e più di 400 persone ne hanno fatto richiesta. La società europea che ha reso possibile l'ibernazione per gli europei si chiama Tomorrow Biostasis, prima a operare nella crioconservazione in Europa, e promette di bloccare il deterioramento del corpo dopo la morte "surgelandolo", con la speranza di farlo tornare in vita tra qualche centinaio di anni, anche se l'azienda stessa non dà nessuna garanzia che in futuro sarà possibile.
La società, fondata nel 2019 dal medico tedesco Emil Kendziorra, ha sede a Berlino, ma a Raft (Canton Zurigo) mantiene già quattro corpi in delle celle riempite di azoto liquido a –196 °C di temperatura.

Come funziona la crioconservazione

Partiamo col dire che per farsi ibernare il presupposto necessario è quello di essere morti, ma non "troppo morti". Quello che intendiamo dire è che bisogna essere morti da un'ora al massimo, per evitare che le cellule del corpo muoiano. Senza questi requisiti imprescindibili, non è possibile dare il via alla criopreservazione del corpo, che viene già usata da anni per conservare embrioni umani e spermatozoi in sicurezza. Certo è che conservare un corpo ha un livello di difficoltà molto più elevato. Per farlo, la Tomorrow Biostasis trasporta il corpo del defunto in un'ambulanza che pratica la rianimazione cardiopolmonare e somministra dell'ossigeno con una maschera respiratoria. In seguito, immerge (gradualmente) il corpo in una vasca di ghiaccio.

Una volta giunta al centro di Rafz, il sangue viene drenato dal corpo e al suo posto si inietta un mix di liquido antigelo e altre sostanze chimiche per conservare gli organi (processo di "vetrificazione"). Infine, il corpo viene immerso in azoto liquido a quasi 200 gradi sotto zero in una gabbia d’acciaio alta 3 metri. Nel caso l'idea vi stesse allettando, non preoccupatevi per i blackout: per la crioconservazione la corrente elettrica non serve. E poi ricordiamoci che il centro è in Svizzera, al sicuro da catastrofi naturali e guerre da che il mondo ha memoria.

Celle frigorifere

Ci sono danni per il corpo?

Oggigiorno non abbiamo certezza della riuscita di questa pratica, ma sicuramente possiamo chiederci quali potrebbero essere i probabili danni. Come verranno riportati a temperatura normale i corpi? Con quale sistema verranno rianimati? La vetrificazione danneggerà gli organi? Secondo alcuni scienziati soprattutto il cervello potrebbe subire dei danni a livello di meningi e sinapsi. Le risposte a queste domande, però, le darà solo il futuro.

Quanto costa la crioconservazione

Non ci sono limiti di tempo (né finanziari) per la durata della crioconservazione. L'azienda ha un fono speciale, il Tomorrow Patient Foundation , a cui  destina le entrate (provenienti da altri fondi) a investimenti a bassissimo rischio che fruttano ogni anno l’1-2%. Grazie a questo fondo riesce a pagare i costi di gestione della crioconservazione dei pazienti, che possono "dormire" tranquillamente fino al giorno in cui la tecnologia medica non sarà in grado di riportarli in vita. Forse non ci riuscirà, ma avendone la possibilità e il desiderio, perché non provare?

Una pratica per ricchi

Il sito della Tomorrow Biostasis non è diverso da molti altri siti di vendita, visto che anziché vendere prodotti commerciali più o meno seri offre “pacchetti” per ibernarsi. Chi volesse può scegliere l'opzione "total body" – ossia conservare l'intero corpo – con una copertura assicurativa che arriva a 200mila; chi ha meno soldi da spendere o non ama il proprio corpo ma il proprio cervello, può conservare anche solo quest'ultimo, sganciando 60mila euro. Per chi ci stesse facendo un pensierino ma è in dubbio (o non può permettersi nemmeno il pacchetto meno costoso) sul sito si può anche sottoscrivere una donazione mensile alla ricerca.

In ogni caso, la società svizzera non è l'unica a offrire questo tipo di servizio: con lei ci sono anche le aziende americane Cryonics e Acor e la russa KrioRus, ma non aspettatevi costi migliori.  Attualmente nel mondo ci sono 377 persone ibernate (di cui 15 sono italiane!), e le liste di attesa per avere lo stesso destino si allungano di anno in anno.

Certo è che ci si chiede: perché voler vivere una vita in cui le persone a te care saranno tutte morte? Chi viene conservato qui generalmente adora la vita, vorrebbe sperimentare molte cose (che nell'arco di una vita non si possono fare) e vorrebbe vedere come sarà il futuro. Una scelta forse discutibile per qualcuno, ma non per coloro che ne fanno richiesta: stiamo parlando principalmente di uomini tra i 25 e i 45 anni che lavorano come medici, ingegneri, informatici e scienziati.

Essere immortali rimarrà un sogno o diverrà realtà? Solo il tempo potrà dare la risposta, ma una cosa è certa: questo sogno che prima profumava di fantascientifico ora è reale, ma è chiaro che non sarà appannaggio di tutti.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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