Vi è mai capitato di non riuscire a tenere gli occhi aperti dopo aver pranzato? Avrete sicuramente notato che l'abbiocco arriva più facilmente dopo pasti abbondanti e particolarmente elaborati. Il nostro organismo va in stand-by per una serie di regolazioni del sistema nervoso autonomo e della glicemia…. ed è subito super-pennica! Ma perché questo avviene? Come facciamo ad evitarlo per non sonnecchiare sulla scrivania?
Il calo di zuccheri post-prandiale
Il cibo che mangiamo viene digerito e assorbito dal nostro sistema gastro-intestinale. Durate questo processo i singoli alimenti vengono sminuzzati fino a diventare elementi semplici perché possano essere trasportati dal tubo digerente al flusso sanguigno. Quando la quantità di zucchero nel sangue (definita "glicemia") aumenta repentinamente, il nostro sistema regolatore tramite l'ormone insulina risponde, abbassandone la quantità in circolo. Un abbassamento rapido degli zuccheri in circolo porta ad uno stato ipoglicemico che può dare stanchezza e sonnolenza. Grosse oscillazioni della glicemia sono causati dall'assunzione cibi molto ricchi di zuccheri, poveri di fibra o comunque mal bilanciati. Se il nostro pasto è completo e ricco di fibre sarà meno probabile avere picchi glicemici con conseguenti "cali di zuccheri".
Questo meccanismo non è il solo responsabile del cosiddetto "abbiocco post-prandiale" ma conoscerne le dinamiche può essere utile nella vita di tutti i giorni. Vi è mai capitato di mangiare un piattone di pasta al pomodoro e poco dopo sentirvi deboli e avere ancora fame? Vi verrà da mangiare di nuovo alimenti ad alto indice glicemico (ovvero alimenti molto "zuccherati" o, ad esempio, con farina di tipo "00") e continuerete a viaggiare sulle montagne russe delle oscillazioni di zucchero nel sangue. Bilanciare bene i pasti e combinarli in modo corretto permette di evitare di cadere in questa trappola. E questo non significa per forza mangiare meno, ma invece mangiare meglio!
Il ruolo del sistema nervoso
Il sistema nervoso può essere definito come un circuito di informazioni con una complessità veramente enorme. Una branca di questo grandissimo "software" prende il norme di sistema nervoso autonomo (SNA) e regola le funzioni vitali. Alcune di queste sono ad esempio la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, la frequenza respiratoria, il sonno, il flusso sanguigno…e la motilità intestinale.
Il sistema nervoso autonomo può essere suddiviso in due rami: il sistema simpatico (anche detto ortosimpatico) e il sistema parasimpatico, per renderla "pop", potremmo dire che sono come lo Yin e lo Yang, come il giorno e la notte, come la veglia ed il sonno. Il sistema simpatico ci rende "attivi" aumentando ad, esempio, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, contraendo gli sfinteri e rendendoci vigili: è anche detto il sistema "attacco o fuga" ("fight or flight"). Il sistema parasimpatico ha il ruolo opposto, ci porta ad uno stato di "sonno" con abbassamento della frequenza cardiaca, della temperatura corporea e rilascio degli sfinteri. Questi due sistemi compartecipano nella regolazione delle funzioni vitali, la prevalenza di uno sull'altro direziona il nostro organismo verso un particolare adattamento.
Il parasimpatico, ovvero il sistema "sonno", prevale dopo aver mangiato. Il nostro sistema gastro-intestinale necessita di convogliare sangue per la digestione e di informazioni nervose per la motilità. Questo crea, appunto, un abbassamento del tono vegetativo che può portare a sonnolenza. D'altronde il nostro corpo richiede di destinare gran parte delle informazioni nervose e del sangue al sistema gastro-intestinale a discapito di altri distretti!
Come combattere il sonno dopo i pasti
Se non riuscite a tenere le palpebre alzate dopo mangiato dovreste prima di tutto prestare attenzione alla composizione del pasto. Vi sono alcuni alimenti che favoriscono l'innalzamento della glicemia ed altri che permettono un lento rilascio degli zuccheri: questi ultimi scongiurano cali di energia e sonnolenza! Una strategia è quella di favorire alimenti ricchi di fibre (come ad esempio pasta integrale, riso integrale, farro, riso nero…) e/o di aggiungere verdure al pasto. Ma l'argomento è complessissimo, se avete dei dubbi sul vostro menù e sulla vostra salute rivolgetevi ad un professionista dell'alimentazione!
Numerose ricerche scientifiche hanno infine dimostrato che fare una passeggiata dopo pranzo può favorire la digestione e migliora la circolazione. Anche il consumo di caffè a fine pasto può aiutare a non andare in KO-tecnico, ma attenzione a non abusarne!