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8 Settembre 2023
17:00

Come nasce il degrado urbano? La teoria criminologica delle finestre rotte

Può un ambiente disordinato e incurato portare a compiere crimini più gravi? Analizziamo il legame tra condizioni dell'ambiente e comportamenti delle persone.

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Come nasce il degrado urbano? La teoria criminologica delle finestre rotte
teoria della finestra rotta

Immaginiamo di trovarci di fronte a un edificio con una o più finestre rotte. Se per un lungo periodo di tempo queste non vengono riparate, la teoria della finestra rotta sostiene che ben presto si potranno osservare altri fenomeni di vandalismo sull’edificio, dovuti a un “segnale” che questo ambiente lancia. In qualche modo si diffonde l’idea che l'edificio sia abbandonato o lasciato senza cura, attraendo altri vandali che compiranno altri fenomeni di violenza contro la proprietà.

La teoria delle finestre rotte è una teoria criminologica secondo cui, quando le persone sono in presenza di un ambiente non curato e “disordinato” (graffiti sui muri, spazzatura per strada, bici rubate ecc.) tendono ad alimentare il disordine stesso con i loro comportamenti (per esempio, se vedono sporcizia a terra, non si fanno molti scrupoli a sputare un chewing gum anziché arrivare al cestino). In sintesi, secondo questa teoria esisterebbe un forte legame tra le condizioni ambientali e i comportamenti sociali (o antisociali).

Esperimenti sociali sul degrado ambientale

Secondo i ricercatori James Q. Wilson e George L. Kelling, gli individui si accorgono di alcuni segnali che l’ambiente lancia in termini di rispetto per le regole per verificare la presenza di norme (esplicite e non) e il rischio di essere scoperti e puniti.

In uno degli esperimenti condotti dai ricercatori, è stato osservato che in presenza di un cartello di divieto (posizionato da loro) a legare le proprie biciclette a un parapetto, le persone erano maggiormente portate a ignorarlo se si accorgevano che altre biciclette erano già state legate e non portate via (indizio di disordine).

Questo esempio spiegherebbe il segnale di cui parlavamo: un ambiente ordinato e pulito manda il messaggio che l’area è monitorata e che il comportamento criminale non viene tollerato, quindi sarà meno agito. Viceversa, se qualcuno decide di non osservare le regole e non ci sono punizioni, sarà più probabile che qualcun altro decida di non osservare le regole.

degrado urbano

Come usare la teoria per prevenire i crimini

Secondo la teoria, le incurie urbane genererebbero una catena di azioni antisociali che, partendo dal semplice gettare a terra un volantino, arriverebbero fino crimini più gravi, come scippi e rapine. L’aspetto interessante è che, quindi, si potrebbe ridurre il numero di reati urbani non solo rafforzando il sistema punitivo dei reati minori, ma partendo dalla cura del suolo pubblico o dalla riverniciatura dei graffiti.

Ma non finisce qui. Secondo i ricercatori, anche le persone comuni hanno un ruolo fondamentale: le comunità che si impegnano a mantenere l'ordine e la cura degli spazi comuni, generano dei meccanismi di controllo informali e involontari che disincentivano il verificarsi di comportamenti antisociali.

prevenzione dei crimini

Un esempio: l'applicazione della teoria a New York

Non è un caso che la teoria sia stata più volte ripresa quando si parla di decoro urbano. Un caso emblematico è quello di New York negli anni ’90, quando il sindaco Rudolph Giuliani impose la “tolleranza zero”. Questa strategia consiste nell'uso del pugno di ferro contro tutti i micro-crimini urbani (che possono andare dal non pagare il biglietto della metropolitana alla caccia ai writer di graffiti) al fine di dissuadere e frenare crimini ben più violenti. Effettivamente la percentuale di crimini nella città diminuì nell’anno successivo all'applicazione di questa policy, ma i dati dimostrano che la criminalità era già in discesa ancora prima che Giuliani prese l'incarico. È difficile quindi in questo caso attribuire il calo dei crimini alla sola applicazione della teoria.

Insomma: la teoria delle finestre rotte offre sicuramente spunti e punti di vista interessanti e da tenere in considerazione, tuttavia risulta semplicistica e riduttiva, se usata come unica spiegazione a un fenomeno complesso e articolato come quello della criminalità.

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