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13 Novembre 2024
18:30

Perché l’AT&T Long Lines di 33 Thomas Street a New York è senza finestre? La storia del grattacielo

Un grattacielo gigantesco e senza finestre si trova al 33 di Thomas Street a Manhattan, nel cuore di New York. Inaccessibile al pubblico e dall'aspetto suggestivo, è stato al centro di numerose teorie del complotto e leggende metropolitane. Ma a cosa serve davvero?

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Perché l’AT&T Long Lines di 33 Thomas Street a New York è senza finestre? La storia del grattacielo
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L'AT&T Long Lines Building è un grattacielo completamente privo di finestre che si trova al centro di New York, nel quartiere di TriBeCa, al 33 di Thomas Street, nella zona di Lower Manhattan. È interamente in cemento, non è accessibile al pubblico e, dato il suo aspetto imponente e suggestivo, ha alimentato, nel corso del tempo, diverse leggende metropolitane e teorie del complotto, soprattutto negli Stati Uniti. Si tratta in realtà di una centrale telefonica ma, secondo alcune persone, il governo userebbe per spiare le conversazioni private e istituzionali di milioni di persone a loro insaputa. Ma cosa c'è di vero in queste dicerie?

A cosa serve il grattacielo senza finestre a New York?

Le persone che, passeggiando per le strade di New York, si ritrovano davanti questo edificio rimangono spesso a bocca aperta: l’edificio spicca subito per la sua imponenza e il carattere minaccioso – oltre per il fatto che non ha neanche una finestra. Le uniche aperture, se possiamo chiamarle così, sono rappresentate da grosse sporgenze di forma rettangolare, che servono per la ventilazione, oltre ovviamente alla porta di ingresso, che è sorvegliata. Pensate che di notte diventa, per certi versi, ancora più inquietante, dal momento che non ha neanche una luce ad illuminarlo ed appare quindi come un gigantesco monolite nero in mezzo ai grattacieli di Manhattan.

Perché l’edificio di 33 Thomas Street è strutturato in questo modo

L’edificio non è altro che una gigantesca centrale telefonica, la più grande del mondo al momento della sua costruzione, dove vengono smistate ancora oggi milioni e milioni di telefonate nazionali e internazionali. L’edificio appartiene infatti a AT&T, un’azienda americana che è un colosso delle telecomunicazioni, e che all’epoca deteneva sostanzialmente il monopolio del settore.

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Il nome ufficiale del grattacielo è AT&T Long Lines Building, ma lo potete trovare anche con il nome dell’indirizzo a cui si trova, 33 Thomas Street, come capita per tanti altri edifici commerciali negli Stati Uniti.

È stato costruito tra il 1969 e il 1974 dall’architetto John Carl Warnecke che optò per il cosiddetto stile brutalista, ovvero quello stile architettonico caratterizzato da un aspetto rude e l’ampio utilizzo del cemento a vista, che preferiva la funzionalità degli edifici piuttosto che la loro bellezza. Anche l’interno è costruito in maniera particolare, dal momento che doveva ospitare i macchinari tipici di un centro di smistamento delle telefonate. L’altezza tra i piani è quindi maggiore del solito, circa 5,5 metri, e i pavimenti sono belli robusti per sostenere il peso di server e cavi.

Da dove vengono le informazioni sul grattacielo senza finestre?

Ovviamente qualcuno è riuscito a entrarci. Non sono molte le persone che hanno avuto il permesso di visitarlo – escludendo chi ci lavora – ma tutte hanno raccontato di non aver visto altro che lunghi corridoi pieni di cavi, stanze piene di batterie e dischi di archiviazione grossi quanto lavatrici. Precisiamo che non tutti i piani dell’edificio sono stati visitati, ma è abbastanza sicuro che le scene dietro le porte siano più o meno le stesse. È evidente quindi che l’edificio non è stato progettato tanto per ospitare persone, ma macchine.**

Perché sembra una fortezza inespugnabile?

Per capire bene il motivo del suo aspetto bisogna contestualizzare il momento storico in cui è stato costruito: era la metà degli anni Sessanta, in piena Guerra Fredda, un’epoca in cui le infrastrutture di questo tipo erano viste come strate

giche e quindi da proteggere. Anche da un attacco nucleare e dalle sue radiazioni.

È per questo che non ci sono finestre e i muri sono così spessi. Non solo: come si può vedere da diverse immagini sul web, edifici di questo tipo erano anche progettati per contenere al loro interno scorte di cibo, batterie di emergenza, sistemi di trattamento delle acque reflue e persino docce di decontaminazione.

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Il Long Lines Building in particolare è stato progettato per accogliere comodamente 1500 persone per due settimane in caso di apocalisse nucleare. In realtà, come si è appurato in seguito, quella nucleare non era l’unica minaccia da cui bisognava proteggersi. Le centrali telefoniche sono fondamentali in tutti i periodi di crisi, anche in caso di guerra civile per esempio, quindi l’edificio in questione è stato ideato per difendersi anche dagli stessi cittadini americani.

Quindi, ricapitolando: l’edificio è una grossa centrale per le telecomunicazioni, che appartiene ancora oggi ad AT&T, che sebbene nel frattempo abbia perso il monopolio del settore rimane ancora una delle più importanti negli Stati Uniti. Alcuni piani invece sono stati dati in utilizzo a Verizon, altra grande azienda dello stesso settore.

Che c'entra il governo con l'AT&T Long Lines Building?

Considerata la centralità di questo edificio nell’ambito delle telecomunicazioni, non meraviglia il fatto che i rapporti con il governo degli Stati Uniti sono sempre stati piuttosto stretti. Un’inchiesta del 2016 condotta dal giornale The Intercept ha sollevato in questo senso un vero polverone, accusando AT&T di permettere alla NSA, la National Security Agency, di accedere con molta facilità ai dati e alle comunicazioni che passavano per i suoi centri, tra cui appunto, 33 Thomas Street.

Quella del rapporto tra AT&T e il governo federale non è una storia nuova. Qualcuno di voi ricorderà la vicenda di Edward Snowden, l’ex collaboratore della NSA che fornì alla stampa diversi documenti che provavano la collaborazione t

ra l’agenzia di sicurezza nazionale e quella delle telecomunicazioni. In quei documenti veniva menzionato un hub noto con il nome in codice di TITANPOINTE, che secondo l'inchiesta, potrebbe proprio essere il nostro grattacielo senza finestre.

Ma quindi il governo sta controllando tutte le chiamate del Paese? No, questa parte è tutta da dimostrare. AT&T si è infatti difesa dicendo di non aver mai consentito ad alcuna agenzia governativa di controllare direttamente la propria rete, ma che si è semplicemente limitata a obbedire negli anni ad alcune richieste fatte con regolare mandato.

Che vuol dire? Pensate ad esempio a un sequestro di persona. In quel caso,

in cui c’è in pericolo la vita di una persona e il tempo per intervenire non è molto, i federali ottengono il permesso di controllare una linea telefonica. Ma si tratta di una procedura strettamente regolamentata. La questione nata dai documenti di Edward Snowden è invece molto più complessa, perché vuole porre un interrogativo su fino a che punto un ente governativo può spingersi in nome della sicurezza nazionale.

Ad ogni modo, nessuna prova concreta è uscita fuori da quei documenti

che dimostri una presenza fisica della NSA nelle stanze di questo grattacielo, o che dimostri il coinvolgimento diretto di AT&T, un’azienda privata, in vicende di spionaggio internazionale.

Sicuramente l’aspetto più unico che raro dell’edificio, e il fatto che sia interdetto al pubblico, ha contribuito ad alimentare queste teorie. Insieme al fatto che in alcuni film e serie tv è stato veramente usato come location esterna di alcune agenzie di spionaggio, penso ad esempio ad alcune serie famose come Mr Robot o X-Files.

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