
Quando è stata l'ultima volta che avete visto un meme? Probabilmente non dovrete andare troppo indietro nel tempo per ricordarvelo. Queste immagini, solitamente corredate da testi a carattere umoristico sono veri e propri fenomeni culturali complessi che si sviluppano, mutano e si diffondono rapidamente online. Il concetto di “meme”, dal greco mímēma che significa “imitazione”, venne formulato per la prima volta dallo scienziato Richard Dawkins nel 1976 per descrivere come le idee culturali si trasmettano e si trasformino, un po' come accade con i geni nel DNA. Con l'avvento del Web, i divertenti “meme digitali” hanno preso una direzione tutta loro, evolvendosi tramite l'intervento diretto delle persone e delle piattaforme che ne facilitano la condivisione. Oggi sappiamo che questi contenuti virali non solo rappresentano una parte fondamentale della comunicazione online, ma si propagano anche attraverso un processo altamente centralizzato, dove poche piattaforme, come Reddit, agiscono da vere e proprie “fucine culturali”. Non è più sufficiente guardare una singola comunità per capirne l'origine: bisogna mappare l'intera Rete per ricostruire come e dove un contenuto abbia avuto origine e perché abbia raggiunto la viralità.
I meme sono nati prima del World Wide Web
Il concetto di meme come elemento culturale replicabile e adattabile nasce quindi ben prima del WWW (World Wide Web), visto che fu teorizzato dal genetista Richard Dawkins nel 1976 nel libro The Selfish Gene, ma è solo con la rete che questo concetto si è trasformato in un fenomeno tracciabile, osservabile e studiabile scientificamente. Le prime espressioni di questo fenomeno su scala digitale risalgono agli anni '80, con le emoticon, e si sono evolute negli anni '90 con contenuti come il “Dancing Baby”, trasmessi più che altro via e-mail e forum online. Col tempo, formati come i rage comics (immagini caricaturali e stilizzate, generalmente realizzate digitalmente) o gli image macro (immagini con testo sovrapposto, spesso in maiuscolo e ben visibile) hanno cominciato a dominare la scena, contribuendo a definire l'estetica tipica dei meme moderni.
L'evoluzione della tecnologia ha favorito questa dinamica: l'arrivo di YouTube nel 2005 ha aperto la strada a meme in formato video, come il celebre Rickrolling, mentre i social network come Twitter (oggi X), Facebook e Instagram hanno velocizzato il ritmo di diffusione dei contenuti. Oggi, la creazione di un meme è facilitata da strumenti online come i cosiddetti “meme generator”, ma la loro viralità dipende ancora da dinamiche sociali ben precise.
Da dove provengono i meme più virali
Due teorie principali cercano di spiegare da dove provengano i meme più virali: una sostiene che emergano da comunità marginali e poi vengano adottati dalle piattaforme mainstream, l'altra attribuisce la loro nascita a comunità intermedie, che fungono da ponte tra periferia e centro della rete.
Per indagare questa questione, i ricercatori della Stanford University, Durim Morina e Michael S. Bernstein, hanno condotto il primo studio volto a identificare l'origine e la diffusione dei meme visivi. Utilizzando tecniche di visione artificiale e scraping avanzato, hanno tracciato milioni di meme in inglese attraverso diverse comunità online, cercando di risalire a dove fossero stati pubblicati per la prima volta.
Contrariamente alle ipotesi più diffuse, i risultati hanno mostrato che i meme più virali nascono principalmente in comunità centrali della rete, come Reddit, e successivamente si diffondono verso altre piattaforme. Sebbene occasionalmente alcuni dei meme più virali provengano dalla “periferia” del Web, la produzione quotidiana di contenuti è dominata dalle piattaforme mainstream. In particolare, il 10% delle comunità con la più alta centralità origina il 62% degli eventi di diffusione dei meme visivi sul Web.
Bernstein, nel commentare questi risultati, ha riferito:
La nostra analisi ha dimostrato che alcuni meme possono ancora provenire dalla periferia [di Internet], ma giorno per giorno, la maggior parte dei contenuti che vediamo viene pubblicata per la prima volta su una piattaforma mainstream.
Questo studio apre nuove prospettive per la ricerca sui media, suggerendo che la cultura online è fortemente centralizzata, e pone interrogativi sul ruolo effettivo delle sottocomunità nella creazione culturale. I ricercatori auspicano che futuri lavori esplorino anche il processo creativo dietro i meme, interrogandosi su come i social possano supportare meglio le comunità più piccole. Bernstein ha infatti aggiunto:
Il nostro prossimo lavoro riguarderà la creazione di meme, ma credo sia anche importante valutare se siamo soddisfatti della centralizzazione della cultura di Internet. Si ottiene un grande pubblico postando su Reddit, TikTok e così via, ma le sottocomunità giocano un ruolo importante nella nostra cultura e non è chiaro se i nostri progetti per i social stiano supportando questo aspetto nel modo migliore possibile.