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Con il sistema binario possiamo contare fino a 62 (o 1023) con le dita delle mani: ecco come

Il sistema binario è basato solo su due cifre, lo 0 e l'1. Se attribuiamo a ogni dito il valore di una potenza di 2 (il pollice è 1, l'indice è 2, il medio è 4, l'anulare è 8 e il mignolo è 16), con una sola mano possiamo contare fino a 31. Sommando le due mani, fino a 62. Se invece nella seconda mano continuiamo a far crescere gli esponenti del 2 - da 5 a 9 - arriviamo addirittura a 1023!

A cura di Maria Bosco
14 Febbraio 2024
17:30
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Con il sistema binario possiamo contare fino a 62 (o 1023) con le dita delle mani: ecco come
contare binario dita esponenti di due

Il sistema binario è un sistema numerico in base 2, cioè basato solo su due cifre: lo 0 e l’1.
Nella vita di tutti i giorni siamo abituati a utilizzare il cosiddetto sistema decimale, cioè in base 10. Infatti le cifre che utilizziamo sono proprio 10: da 0 a 9.
Il sistema decimale risulta molto comodo quando si tratta di comunicare tra di noi, fare calcoli o semplicemente visualizzare delle informazioni. Non è così invece per i computer, il cui linguaggio è molto più gestibile utilizzando il sistema binario.
C'è però un aspetto curioso e interessante del sistema binario: contando con le mani nel sistema binario possiamo arrivare a contare fino a 62, o addirittura fino a 1023! Molto più del 10 che possiamo raggiungere con il conteggio che utilizziamo solitamente.

Come contare con le dita nel sistema binario

Quando contiamo con le mani siamo abituati ad attribuire a ogni dito il valore uno e li sommiamo: quindi un dito alzato vale 1, due dita alzate valgono 1+1=2, tre dita alzate valgono 3, e così via fino ad arrivare a 10.

Contare invece utilizzando il sistema binario attribuisce ad ogni dito una potenza di due, facendo crescere l'esponente dal pollice al mignolo. Attribuiamo infatti al pollice il valore 20 (cioè 1, infatti tutti i numeri diversi da 0, se elevati alla 0 danno come risultato 1), l'indice avrà il valore 21 (cioè 2), poi il medio 22 (cioè 4), l'anulare 2(cioè 8), fino ad arrivare al mignolo che vale 24, cioè 16.

dita con potenze contare in binario

Per ottenere altri numeri, basterà alzare più dita insieme e sommare il loro valore. Quindi per esempio alzando indice e medio otteniamo il numero 6, infatti abbiamo 21 + 22 , cioè 2 + 4 = 6.

dita sommate contare binario

Il numero massimo che possiamo conteggiare con una sola mano è 25-1, cioè 31, che si ottiene alzando tutte le dita e quindi sommando tutte le potenze del 2, da 0 a 4:

20 + 21 + 22 + 23 + 24 = 1 + 2 + 4 + 8 + 16 = 31

E quindi utilizzando entrambe le mani in modo equivalente arriviamo a 62.

Se invece continuiamo a far aumentare gli esponenti del 2 nella seconda mano, quindi attribuendo al "secondo" pollice il valore 25, al secondo indice 26 e così via fino a 29 nel secondo mignolo, arriviamo addirittura fino a 210-1, cioè 1023:

20+21+22+23+24+25+26+27+28+29 = 1+2+4+8+16+32+64+128+256+512 = 1023

due mani contare binario potenze due

In questo caso, però, l'ordine delle mani è molto importante: non utilizzandole in modo equivalente, le stesse dita in mani diverse avranno un valore diverso. Per esempio, se alziamo solo l'indice della prima mano stiamo contando 22 = 4, se invece alziamo solo l'indice della seconda mano stiamo contando 28 = 256.

due indici contare binario potenze due

Come si scrivono i numeri nel sistema binario

Bene, abbiamo scoperto come contare fino a 62 usando il binario. Cerchiamo ora di capire come si legge il sistema binario, formato da stringhe di 0 e 1, partendo da quello decimale.

Nel sistema decimale ogni posizione corrisponde a una diversa potenza di 10: la cifra più a destra corrisponde a 100 (cioè 1, infatti tutti i numeri diversi da 0, se elevati alla 0 danno come risultato 1), alla sua sinistra abbiamo 101 (cioè 10), poi 102 (cioè 100) e così via proseguendo verso sinistra e aumentando di uno l'esponente. La cifra che leggiamo in ogni posizione – che può variare tra 0 e 9 – ci dice invece quante volte dobbiamo considerare quella potenza. Si dice "in base 10" proprio perché utilizziamo come riferimento le potenze di 10, e abbiamo 10 cifre a nostra disposizione, da 0 e 9.

Vediamolo con un esempio pratico. Nel numero 267 abbiamo, partendo da destra:

  • 7 volte 100, cioè 7 · 1=7
  • 6 volte 101, cioè 6 · 10=60
  • 2 volte 102, cioè 2 · 100=200

Il risultato si ottiene sommando i diversi fattori, quindi 7 + 60 + 200 = 267.

Immagine

Nel sistema binario il concetto è lo stesso che abbiamo espresso sopra, ma sostituendo il 2 al 10, cioè in base 2. Questo significa che non utilizzeremo le potenze del 10, ma le potenze del 2.

In questo caso, quindi, la cifra più a destra corrisponde a 20 (cioè 1), alla sua sinistra abbiamo 21 (cioè 2), poi 22 (cioè 4) e così via. Anche qui la cifra che leggiamo in ogni posizione ci dice quante volte dobbiamo considerare quella potenza, ma in questo caso abbiamo solo due possibilità, cioè 0 (quella potenza è “spenta”) e 1 (quella potenza è “accesa”).

Se volessimo per esempio scrivere il numero di prima, cioè 267, in binario, sarebbe:

100001011

infatti abbiamo 20 + 21 + 23 + 28 = 1 + 2 + 8 + 256 = 267.

E se vogliamo convertire un numero decimale nel sistema binario? Ecco il metodo: dividiamo il numero per 2, poi dividiamo il numero che otteniamo per 2, e così via fino ad arrivare a 0. Poi mettiamo in fila tutti i resti che abbiamo ottenuto dalle varie divisioni, dall'ultimo al primo. Proviamo con il numero 28:
28 : 2 = 14 con resto 0
14 : 2 = 7 con resto 0
7 : 2 = 3 con resto 1
3 : 2 = 1 con resto 1
1 : 2 = 0 con resto 1
Quindi, 28 in base 2 si scriverà 11100.

Il sistema binario può sembrare poco intuitivo e anche più scomodo rispetto al sistema decimale. Se pensiamo al numero 267, in decimale abbiamo usato solo 3 cifre, in binario ce ne sono volute 9.

Il binario però è molto utile in informatica ed è infatti utilizzatissimo. Questo perché la sua comodità sta nell’utilizzare solo due “comandi”: lo 0 e l’1, spento e acceso. È molto più facile infatti per un computer, che usa transistor e chip, distinguere tra due intensità di corrente (cioè accesa e spenta), invece che tra 10 diverse intensità.

Immagine

Possiamo ritrovare questo concetto proprio con le nostre dita. Infatti, non riusciamo a riprodurre il sistema decimale con le dita: non è possibile chiedere a ogni dito di rappresentare 9 cifre diverse a seconda di come lo pieghiamo. Possiamo solo contare le diverse cifre, considerando che ogni dito valga 1 e le sommiamo. Da 0 a 10. Con le dita possiamo invece riprodurre il sistema binario: ogni dito ci dice se quella potenza di 2 è accesa (1 = dito alzato) o spenta (0 = dito abbassato).

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Maria Bosco
Content editor
Sono laureata in Matematica e Ingegneria Matematica, con la grande convinzione che sia possibile rendere la matematica divertente e comprensibile. Ex-pallanuotista, amante dello sport, dopo aver lavorato nella consulenza informatica, in piena crisi dei trent’anni sono finita a lavorare in televisione per poi finalmente approdare in Geopop.
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