Dopo giorni di ricerche è stata recuperata la "scatola nera" (in gergo tecnico sistema SCADA) della centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, protagonista il 9 aprile di un tragico incidente: in quell'occasione un incendio – definito anche "esplosione" dai testimoni – ha colpito la centrale tra i piani –8 e –9 causando 7 vittime. La “scatola nera” sarebbe stata recuperata al piano –6 della centrale.
Dopo le prime indagini, sembra che il disastro sia stato provocato da un incendio dell'alternatore della centrale, il dispositivo che converte l'energia di rotazione della turbina in energia elettrica. Tuttavia è necessario capire con esattezza la ragione del disastro, anche per accertare eventuali responsabilità alla luce dell‘inchiesta che è stata aperta per disastro colposo e omicidio colposo. Il recupero del sistema SCADA è quindi un tassello fondamentale per gli inquirenti della Procura di Bologna che, grazie ai dati in essa contenuti, sperano di riuscire a ricostruire cosa è accaduto negli istanti precedenti al disastro, confermando (o meno) il guasto all'alternatore come causa principale dell'incendio.
Dal punto di vista tecnico i sistemi SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) non sono altro che sistemi di controllo per gli impianti industriali che permettono di registrare un'enorme quantità di dati in tempo reale, proprio come la "scatola nera" presente su aerei e navi. Andando ad analizzare il loro contenuto su spera che sia possibile – anche se sarà un lavoro lungo, di settimane o forse mesi – ricreare un quadro estremamente preciso della situazione dell'impianto nelle ultime ore fino al momento del disastro, come confermato anche dall'amministratore delegato di Enel Green Power Salvatore Bernabei:
La "scatola nera" della centrale di Suviana è in mano all'autorità giudiziaria. […] Quell'analisi potrà essere utile per capire le cause, perché altrimenti attualmente non è davvero possibile sapere che cos'è successo.
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