Le acque di Venezia, in particolare quelle del Canal Grande e nei pressi del Ponte Rialto, si sono colorate di un verde fluorescente la mattina di Domenica 28 Maggio 2023: si tratta di fluoresceina, una sostanza organica utilizzata per tracciare le acque delle falde. La causa è ancora ignota, ma potrebbe essere legata ad una perdita.
Guardando le immagini del Ponte di Rialto con l'acqua verde, sembra di essere a Chicago il 17 Marzo per la festa di San Patrizio, dove viene volutamente riversato nel fiume un colorante vegetale.
Secondo quanto riportato dall'ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto) si tratta di fluoresceina, una sostanza organica utilizzata per tracciare il movimento dell'acque sotterranee e delle reti fognarie durante i test idrologici, per studiare il flusso idrico e osservare le aree di contaminazione o di ostruzione.
Nel comunicato stampa di viene riportato che "la scheda di sicurezza […] riporta che la sostanza non è pericolosa per l’ambiente acquatico e non contiene componenti persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PTB). […] non si sono riscontrate sostanze organiche in concentrazioni tali da destare preoccupazioni ambientali".
Inoltre, le analisi ecotossicologiche effettuate non hanno mostrato presenza di sostanze tossiche nei campioni analizzati.
La domanda importante da porsi in questi casi è: "quanta sostanza (quindi in che concentrazione) è stata rilasciata nell'acqua?" e non solo "quale sostanza?". Questo perché, come per qualsiasi sostanza presente sul nostro pianeta, è la dose il "problema".
Giustamente però qualcuno potrebbe dire che sicuramente la concentrazione risulta essere sopra la norma, altrimenti non si vedrebbe così chiaramente il colore. In realtà, la fluoresceina, essendo un ottimo fluoroforo, ha la capacità di riflettere tantissima luce (in questo caso verde) anche a bassissime concentrazioni.
Questa proprietà della fluoresceina la rende estremamente utile in ambito biologico. Viene infatti utilizzata, ad esempio, in biologia cellulare: alla fluoresceina vengono legate molecole biologicamente attive (come gli anticorpi), consentendo ai biologi di capire in quali zone o strutture della cellula si va ad accumulare il fluoroforo. Basterà infatti osservare le zone fluorescenti per individuare la sostanza.