A partire dal 9 luglio 2023 le acque del Golfo di Napoli, nello specifico dal molo Beverello fino a Mergellina, si sono colorate di verde. A differenza di quello che successe a Venezia il 28 Maggio 2023, la colorazione è probabilmente dovuta alla proliferazione anomala di fitoplancton, secondo quanto riportato dall'ARPAC.
Con fitoplancton si intende un insieme di organismi fotosintetici, cioè quindi che sfruttano la luce del sole per produrre energia grazie alla presenza di clorofilla. Nello specifico, appartengono a questo insieme cianobatteri, microalghe e diatomee. Questi organismi sono naturalmente presenti nelle acque del pianeta terra e qui sotto potete trovare un video della NASA dove viene mostrata la distribuzione mondiale del fitoplancton.
Esistono però dei fattori di crescita che possono modificare la relativa abbondanza di questi microrganismi. Tra questi abbiamo ad esempio la temperatura, l'esposizione solare e la disponibilità di nutrienti: a Napoli quest'ultimi arrivano dalle acque di scarico ricche di azoto e fosforo, le quali fungono fondamentalmente da mangime per il fitoplancton.
Ecco, l'anomalia di Napoli, sempre secondo i tecnici dell'ARPAC, è riconducibile sia alla presenza di nutrienti, ma soprattutto alla "stabilizzazione di un regime di alta pressione di origine africana ("bolla africana") che ha ritardato la formazione dell'anticiclone delle Azzorre". Quindi, le alte temperature hanno impedito il naturale ricambio dell'acqua. Di conseguenza questa scarsa circolazione è stato un fattore fondamentale per la proliferazione e crescita del fitoplancton responsabile della colore verde.
Ad ogni modo, sono stati attivati dei controlli straordinari di analisi chimiche (temperatura, salinità, clorofilla, ossigeno, torbidità, pH) e biologiche al fine di capire nel dettaglio le cause. Vi terremo aggiornati non appena verranno pubblicati i risultati delle analisi effettuate sui prelievi.
Ad ogni modo c'è da dire che non è la prima volta che si verifica questa tipologia di fenomeno: le stesse condizioni meteo-marine erano presenti anche nelle scorse stagioni balneari.