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Le prove INVALSI sono dei test che vengono svolte dagli studenti italiani, in modo standard in tutte le scuole del territorio nazionale, in modalità scritta e anonima, da marzo a fine maggio, negli stessi giorni per i medesimi gradi di classe. Obiettivo delle prove è valutare, al termine dell’anno scolastico, conoscenze e competenze in italiano, matematica e inglese in tutto il Paese al fine di restituire dati oggettivi e completi. L’esame dei risultati ottenuti permette di focalizzare punti di forza e di debolezza del sistema di istruzione per elaborare strategie per migliorare la qualità del servizio scolastico e proporre soluzioni per le situazioni di criticità.
Sono create e realizzate dall’Ente INVALSI da cui deriva l'acronimo Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione e sono state inizialmente proposte all’inizio degli anni ‘90. Sono state effettuate la prima volta nell’anno 2005-2006, negli anni sono cambiate diverse volte le modalità organizzative e i contenuti, in modo da adattarle sempre di più alle reali esigenze e al quadro dell’istruzione, in costante cambiamento. Le prove INVALSI sono – e sono state – oggetto di dibattiti e polemiche, tra cui quella più recente che, nel 2025, è stata portata avanti da diversi sindacati.
INVALSI: in quali classi si svolgono e come sono organizzate le prove
Le classi in cui si si svolgono le prove INVALSI per raccogliere dati sono:
- 2a elementare (primaria): italiano e matematica, in modalità cartacea
- 5a elementare (primaria): italiano, matematica, inglese, in modalità cartacea
- 3a media (secondaria di primo grado): italiano, matematica, inglese, in modalità digitale al computer
- 2a superiore (secondaria di secondo grado): italiano e matematica, in modalità digitale al computer
- 5a superiore (secondaria di secondo grado): italiano, matematica, inglese, in modalità digitale al computer
La prova di inglese prevede una parte scritta e una di comprensione orale. Nelle seconde primarie vengono sorteggiate classi campione che svolgono anche una prova di lettura. La durata delle prove è di 90 minuti, a cui si aggiungono 15 minuti per studenti con Bisogni Educativi Speciali. Le prove non restituiscono voti né punteggi, e non possono fare media. I risultati sono su una scala da 1 a 5, e sono restituiti anche in comparazione ad altri istituti del territorio.
Cos’è l’Istituto INVALSI, di cosa si occupa e chi scrive i testi delle prove
“INVALSI” è l’acronimo di Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico, sottoposto a vigilanza da parte del Ministero della Pubblica Istruzione. Tra le diverse mansioni dell’Ente c’è anche quella di “effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; in particolare gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)”.
Obiettivo dell'INVALSI, quindi, è quello di raccogliere un quadro delle conoscenze e competenze a livello nazionale, per poi analizzare i dati, operare scelte e predisporre azioni volte a garantire la qualità dell’istruzione italiana. Le prove sono prodotte da circa 200 autori: insegnanti e dirigenti scolastici che frequentano la Scuola Autori INVALSI, affiancati da ricercatori dell’Ente e da esperti delle materie.
Ogni autore propone dei quesiti, che devono soddisfare criteri specifici, e la prima tornata di quesiti elaborati viene testata su un campione di studenti: vengono poi rianalizzati, rinviati agli autori, riesaminati e riadattati fino a raggiungere la mole di quesiti necessaria, equa e considerata realmente sostenibile.
Le finalità delle prove INVALSI
Come dichiarato anche sul sito ufficiale, “le Prove INVALSI misurano l’apprendimento di alcune competenze fondamentali, indispensabili per l’apprendimento scolastico anche delle altre discipline, così come nella vita, per la cittadinanza o sul lavoro”.
Finalità delle prove non è quindi quella di valutare il singolo studente, ma di raccogliere i dati da ogni singolo studente per:
offrire un quadro con dati oggettivi e comparabili a livello nazionale
- mappare le competenze di base in italiano, matematica e inglese
- identificare, quindi, punti di forza e criticità del sistema scolastico
- grazie all’elaborazione dei dati, fornire strumenti utili a migliorare la qualità dell’insegnamento per ridurre divari culturali, territoriali e sociali
Sul sito ufficiale delle prove è possibile consultare l’elaborazione dei dati degli anni scorsi.