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In centinaia di città degli Stati Uniti si sono tenute manifestazioni contro l'amministrazione del Presidente Donald Trump lo scorso 14 giugno, tutte riunite sotto il motto No Kings ("No ai re"). Il riferimento è alle politiche con tendenze autoritarie dell'attuale amministrazione statunitense, in particolare alle politiche anti-immigrazione. La data del 14 giugno non è casuale, dato che nelle stesse ore a Washington si è svolta una parata militare che ufficialmente ha celebrato i 250 anni di storia dell'Esercito statunitense, ma che casualmente è caduta anche nel giorno del compleanno di Donald Trump.
La parata militare per i 250 anni dell'Esercito e per il Presidente Trump
Il 14 giugno, migliaia di soldati e decine di mezzi corazzati e da combattimento hanno sfilato per le vie di Washington durante una parata per celebrare i due secoli e mezzo dell'Esercito statunitense. A differenza di molti Paesi europei (come Francia, Italia o Spagna), oltre che di diversi regimi autoritari di tutto il mondo, negli Stati Uniti le parate militari non sono affatto comuni.
Tra i vari motivi c'è anche la volontà di preservare la natura apartitica delle forze armate, anche se l'amministrazione Trump sta cercando di cancellare anche questa consuetudine. Per questo motivo l'ultima parata militare nelle vie della capitale federale degli Stati Uniti si è svolta nel giugno 1991, al termine della Prima guerra del Golfo contro l'Iraq.
Come è noto sin dal suo primo mandato, Donald Trump ha sempre insistito con il suo stato maggiore per avere la "sua" parata militare. Secondo alcuni commentatori, questa richiesta sarebbe diventata più pressante dopo aver assistito alle celebrazioni del 14 luglio in Francia, quando nel 2017 fu invitato ad assistervi dal Presidente Emmanuel Macron. Dopo anni, i generali hanno deciso di accontentare il Presidente, casualmente nel giorno del suo 79esimo compleanno. Così Trump ha potuto assistere dal suo palco montato in Constitution Avenue al passaggio di 28 carri armati Abrams, 6700 militari, 50 elicotteri, 34 cavalli, due muli, un cane e un bombardiere B-25 della Seconda Guerra Mondiale.
Il costo stimato di questo regalo di compleanno si aggira intorno ai 45 milioni di dollari, a cui si sommano i 4 giorni di blocco totale di diverse aree del centro di Washington DC per motivi di sicurezza e organizzativi
La protesta “No King” in America contro l’autoritarismo del governo
Mentre il Presidente si godeva la sua parata militare, milioni di cittadini statunitensi sono scesi in strada in occasione del No Kings Day per manifestare contro l'autoritarismo che sta cercando di infiltrarsi a più livelli nell'amministrazione del Paese. Secondo le stime di Reuters, sarebbero stati più di 2000 gli eventi organizzati per protestare contro le politiche sull’immigrazione dell’amministrazione Trump, ma anche i tagli alle spese federali contenuti nella One Big Beautiful Bill Act (letteralmente la Legge grande e bellissima) e la militarizzazione della gestione dell'ordine pubblico negli Stati Uniti.
In particolare, dopo la decisione presidenziale del 7 giugno di inviare la guardia nazionale e i marines a Los Angeles per gestire le proteste innescate dalle retate indiscriminate contro i migranti irregolari portate avanti in città dagli agenti dell'ICE, che è l’agenzia federale statunitense incaricata del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione. La natura del movimento No Kings è pacifica, come dichiarato dai suoi organizzatori, e la gran parte delle manifestazioni si sono svolte senza tensioni, a parte alcuni scontri tra polizia e manifestanti ad Atlanta e Philadelphia.