Cos’è il Drago Alato di Vaia, in Trentino, la più grande scultura di drago in legno al mondo

Ci sono opere d'arte che restano nel cuore delle persone anche dopo essere state distrutte, a volte in modo così indelebile da rinascere dalle proprie ceneri. È il caso del famoso Drago Alato di Vaia, oggi rinato come Drago Vaia Regeneration, una gigantesca scultura in legno realizzata dall'artista italiano Marco Martalar in provincia di Trento: qui, all'ombra delle montagne di Magrè, sull'Alpe Cimbra, in località Lavarone, la sua opera d'arte è nata due volte. La sua prima costruzione risale al 2018: Martalar creò il primo cosiddetto Drago Alato di Magré utilizzando il legno delle foreste trentine distrutte dalla terribile Tempesta Vaia.

La scultura, simbolo di rinascita e speranza, è stata però stato distrutta da un incendio doloso il 23 agosto del 2023 (il colpevole non è mai stato trovato). Non rimanevano che brandelli e cenere. Eppure, Marco Martalar ha deciso di non arrendersi: dopo aver creato una scultura a forma di uovo di drago, che preannunciava le sue intenzioni, ha deciso di avviare una raccolta fondi e, con il ricavato, di dare vita a una nuova opera che fosse ancora più grande e suggestiva della prima, usando tutto il legno carbonizzato del primo drago. La sua idea è diventata realtà con una nuova opera, inaugurata a luglio 2024 e chiamata Drago Vaia Regeneration.

Diventata una meta turistica molto popolare, anche per via della bellezza del paesaggio da cui è circondata, l'opera non è solo molto bella e densa di significato, ma ha persino un primato: con i suoi 17 metri di lunghezza per 7 metri di altezza e le sue 6 tonnellate di legno carbonizzato, si tratta della più grande scultura di drago in legno al mondo.

non perderti questo articolo

Cos’è l’Orsa Vaia, in Trentino, e come è stata realizzata l’ultima scultura gigante di Martalar

All'inaugurazione dell'opera, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha dichiarato:

È chiaramente una testimonianza e un ricordo di un dramma vissuto dalla comunità, che però ha dimostrato di saper trasformare un disastro naturale in qualcosa di bello e a disposizione di tutti” ha commentato.

Durante la cerimonia di re-inaugurazione è stato annunciato che la storia della ricostruzione del drago diventerà un film documentario, Nella pelle del drago, della regista trentina Katia Bernardi, che con la sua troupe ha seguito il lavoro di Martalar a partire dallo scorso ottobre, documentando il processo creativo e le fasi di costruzione.