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Quando si parla di "pentagramma", molte persone confondono i due simboli molto diversi tra loco, accumunati solo dal nome e dal riferimento al numero cinque.
Da un lato troviamo infatti il pentagramma musicale, cioè l'insieme di cinque linee orizzontali parallele utilizzare per scrivere la musica, dall'altro il pentagramma esoterico, ovvero la stella a cinque punte tracciata con un unico segno continuo, spesso racchiusa in un cerchio.
Nonostante oggi questi due termini vengano talvolta mescolati anche nei contesti più disparati (persino nel linguaggio giornalistico o pop), la loro storia e significato non potrebbe essere più diversa.
Il significato lessicale del termine "pentagramma"
Per comprendere a fondo le ragioni della confusione tra il pentagramma musicale e il pentagramma esoterico, è utile partire dal significato lessicale stesso della parola.
"Pentagramma" è un termine di origine greca, formato dall'unione di due radici: "penta-" (πέντε), che significa "cinque", e "gramma" (γράμμα), che significa "lettera" o più generale "segno scritto". Il significato originario del termine si potrebbe dunque tradurre letteralmente come "segno a cinque elementi".
Nella lingua moderna, il termine "pentagramma" è entrato in uso principalmente in ambito musicale, per indicare il sistema grafico costituito da cinque linee orizzontali parallele. Tuttavia, in linguistica e in semiotica, il termine potrebbe essere interpretato anche in senso più ampio: qualunque figura o sistema che preveda l'uso di cinque elementi grafici.

Ed è qui che si apre la possibilità di confusione soprattutto nella nostra lingua italiana. In effetti, in inglese il termine "pentagram" indica esclusivamente la stella a cinque punte, mentre il sistema delle cinque linee musicali è chiamato "staff" o "stave". Mentre in italiano, il termine "pentagramma", si riferisce quasi sempre alla notazione musicale, mentre il simbolo esoterico si tende a usare più frequentemente termini come "stella a cinque punte".
Il pentagramma musicale: l'ordine del suono su cinque linee
Il pentagramma musicale nasce in Europa tra il IX e il XII secolo come risposta a una necessità molto pratica: fissare in modo preciso l'altezza dei suoni.
Prima dell'introduzione delle cinque linee, le notazioni musicali medievali si basavano su sistemi molto variabili che indicavano l'andamento melodico ma non le altezze con esattezza. Fu Guido d'Arezzo, monaco e teorico musicale italiano vissuto nell'XI secolo, a introdurre un sistema di righe che potesse fungere da riferimento per l'intonazione, a quel tempo con solamente tre righe, detto quindi "tetragramma". Col tempo, queste linee divennero cinque, e il pentagramma prese la forma che conosciamo oggi.

Le sue cinque righe e quattro spazi definiscono un campo visivo ordinato dove ogni elemento ha un significato preciso: la posizione delle note, le chiavi, le alterazioni e ogni altro segno grafico che regola la lettura musicale.
Il pentagramma esoterico: simbolo antico tra armonia e poteri occulti
Ma diversa è la storia del pentagramma esoterico, la stella a cinque punte disegnata con un tratto continuo.
Questo simbolo ha radici antichissime e si trova in molte culture: dalla Mesopotamia all'antica Grecia, dove i pitagorici lo consideravano espressione dell'armonia universale e del rapporto aureo.
Associato fin dall'inizio a concetti di equilibrio, perfezione e ciclicità, il pentagramma racchiudeva il significato mistico del numero cinque, collegato ai cinque elementi e ai cinque sensi.

Nel Medioevo cristiano, la stella fu reinterpretata come simbolo delle cinque piaghe di Cristo, assumendo anche una funzione simbolica contro le forze del male. Successivamente, con il Rinascimento e l'ascesa delle dottrine esoteriche e alchemiche, il pentragramma tornò a rappresentare la relazione tra uomo e cosmo: la figura umana inscritta nel cerchio, con le braccia e le gambe aperte, rifletteva l'armonia tra microcosmo e macrocosmo.
Nel corso del XIX e XX secolo, con la nascita di nuove correnti esoteriche, si è rafforzata la distinzione tra il pentagramma con punta verso l'alto, visto come simbolo positivo e protettivo, e quello rovesciato, associato a pratiche oscure, evocazione del diavolo e della magia nera.
L'ambiguità contemporanea: il pentagramma tra musica, moda e cultura pop
Nell'epoca contemporanea, il pentagramma esoterico ha perso gran parte della sua complessità simbolica originaria.
Il mondo del cinema, musica e letterario ha contribuito a semplificarne l'uso, riducendolo spesso a semplice icona dell'occulto o proibito. Oggi si può vedere il pentagramma su copertina di album metal, gadget, tatuaggi o scenografie horror, più per richiamo estetico che per reali motivazioni esoteriche.

Curiosamente, proprio nel mondo della musica moderna, dove il pentagramma ha una funzione ben precisa e razionale, la stella a cinque punte è stata ripresa per evocare atmosfere dark o ribelli.
Proprio questa sovrapposizione di "ambienti" ha alimentato la confusione, non è raro trovare chi crede che le cinque righe del pentagramma musicale abbiano origini magiche o occulte, quando in realtà si tratta solo di una coincidenza linguistica.