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Il poliamore è una tipologia di rapporto amoroso nel quale le persone coinvolte hanno più relazioni – non necessariamente sessuali – contemporaneamente, e ciò avviene con il consenso di tutti coloro che sono coinvolti. Quindi il poliamore non ha nulla a che fare con lo scambismo, neanche con l’avere più partner sessuali durante lo stesso rapporto, e – dato che si basa su un accordo condiviso – nemmeno con il tradimento. Inoltre, è qualcosa di completamente diverso dalla poligamia, che ha a che fare nello specifico con il matrimonio, e si presenta quando una persona – uomo o donna – contrae un matrimonio essendo già formalmente sposata.
Quante tipologie di poliamore esistono?
Il termine poliamore compare per la prima volta nel 1990, in un articolo intitolato “A Bouquet of Lovers – Un Bouquet di amanti”, pubblicato sulla rivista Green Egg, che si propone di indagare in modo strutturato se e come una relazione – appunto – poliamorosa possa prosperare.
“Per prima cosa” dice l’articolo “non stabilite regole, ma accordi. E stringete i vostri accordi su cosa ognuno di voi davvero VUOLE”.
Condivisione, rispetto, dialogo, accordi chiari: sembra, in effetti, di sentir parlare di elementi che fanno funzionare qualsiasi tipo di relazione. Perché, in una relazione di tipo poliamoroso, l’obiettivo è che il rapporto prosperi, poiché basato su sentimenti autentici e, come detto, non limitandosi solo alla sfera sessuale. Tant’è che anche all’interno del poliamore ci sono diverse declinazioni: la polifideliy, condizione in cui un gruppo ristretto di persone si impegna ad avere relazioni esclusivamente tra loro. Ma anche un poliamore con rapporti gerarchici stabiliti, ovvero un partner principale e altri secondari, o ancora una comunità di persone che coltiva rapporti sono all’interno di essa.
Tutto questo comprende tutte le declinazioni di genere e orientamento: la persona poliamorosa, infatti, può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale, pansessuale o anche asessuale.
Quanti scelgono il poliamore in Italia e perchè?
Secondo un’analisi condotta dall’Ipsos, commissionata dal portale Wyylde, 2,5 milioni di italiani tra i 18 e i 40 anni sono interessati a sperimentare questa tipologia di relazione, e tra questi l’8,5% esprime la necessità di poter parlare di questi argomenti senza sentirsi giudicati. La ricerca ha evidenziato anche che non è facile reperire dati certi, perché appunto è difficile condividere apertamente questa scelta.
Ma il poliamore è legale?
Sì, il poliamore è legale, perché basato su accordi chiari, rispetto reciproco e soprattutto nessun tipo di forzatura da parte di nessuno dei partner coinvolti, ed è quindi una scelta presa nelle proprie piene facoltà. Diverso è il discorso se si parla di unioni civili o matrimoniali tra più persone contemporaneamente: questo, ad oggi, è possibile solo in Olanda dove sono concesse le unioni civili tra più partner, a Somerville City in Massachusetts, e si è recentemente pronunciato favorevole anche un giudice a New York.