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Cosa succede quando ci innamoriamo: le tre fasi dell’amore secondo la scienza

Secondo il modello teorizzato dalla Dr. Helen Fisher, l'amore si suddivide in 3 fasi: desiderio, attrazione e legame. Vediamo cosa succede nel cervello e quali molecole sono responsabili del battito cardiaco accelerato, euforia ed eccitazione.

14 Febbraio 2024
22:00
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Cosa succede quando ci innamoriamo: le tre fasi dell’amore secondo la scienza
chimica dell'amore le fasi dell'innamoramento

Cosa succede dal punto di vista biochimico nel nostro cervello quando ci innamoriamo? Cioè perché quando vediamo quella persona proviamo dei sentimenti così forti? Tutti dipende da diverse sostanze chimiche che scaturiscono reazioni fisiologiche come la sudorazione delle mani, il battito cardiaco accelerato e la mancanza di appetito. Quindi, in occasione di San Valentino, analizziamo l’amore da un punto di scientifico, scopriamo quali sono le fasi dell'innamoramento teorizzate dalla Dr. Helen Fisher e le molecole responsabili di una delle sensazioni più complesse che possiamo provare: l’amore.

Fase 1: il desiderio

La prima fase è il desiderio, un desiderio sessuale. All’inizio è probabile che sentiamo un forte desiderio di avere rapporti sessuali con quella persona, quasi bramoso. È normalissimo, anche da un punto di vista evolutivo. Tutti gli esseri viventi infatti sentono il bisogno di riprodursi per poter trasmettere i propri geni e contribuire alla sopravvivenza della specie.

Nel caso dell’umano, le molecole responsabili di questo forte desiderio sono i cosiddetti ormoni sessuali: il testosterone e gli estrogeni. Oltre agli ormoni sessuali, in questa fase entra in gioco anche la dopamina. È quella sostanza che ci fa sorridere e che ci fa sentire euforici ed eccitati. La dopamina, quindi, insieme agli ormoni sessuali, caratterizzano la prima fase, la fase del desiderio sessuale. Passiamo alla fase 2.

Fase 2: l’attrazione

La seconda fase è quella dell’attrazione. In questa fase pensiamo continuamente e involontariamente a quella persona, perdiamo l’appetito, siamo visibilmente distratti ed è sufficiente sentire il suo profumo per aumentare la libido. Le espressioni facciali cambiano e le persone che ci circondano notano che siamo palesemente innamorati. È la fase in cui cambiamo le priorità: se prima volevamo passare tempo a giocare con gli amici, ora la cosa più importante è vederla, passare del tempo con lei e soddisfare il desiderio sessuale. Insomma, è la fase in cui il nostro cervello ci manda tantissimi segnali: questi segnali arrivano principalmente da quattro molecole.

Nello specifico si ha l’aumento di dopamina, noradrenalina e feniletilammina e contemporaneamente la diminuzione di serotonina. Questo sbalzo di neurotrasmettitori nel cervello fa diminuire l’appetito, può causare insonnia e ci fa sentire euforici. Infatti può succedere di essere così innamorati da non riuscire a mangiare e a dormire. Come se non bastasse questo aumento di dopamina, noradrenalina e fenietilammina possono in un certo senso causare una dipendenza: se non stiamo con quella persona, sentiamo proprio il bisogno di rivederla e se stiamo lontani per un lungo periodo di tempo possiamo entrare in una sorta di crisi di astinenza.

molecola dopamina
La molecola della dopamina

Oltre a questo la diminuzione di serotonina può far diventare letteralmente ossessionati da quella persona e non pensare a lei diventa quasi impossibile. Sembra che il sentimento sia incontrollabile e non si riesce ad avere un quadro chiaro di ciò che sta accadendo nella propria vita. Questo infatti può portare anche a concentrarsi solo sui pregi, sugli aspetti positivi di quella persona e sorvolare su tutti gli aspetti negativi. Quindi diciamo che potrebbe prevalere la parte irrazionale e farci fare scelte poco ponderate.

Fase 3: il legame

La terza fase è quella del legame, chiamata anche fase dell’attaccamento. Durante questa fase, le molecole responsabili dell’euforia, dell’eccitazione e delle farfalle nello stomaco iniziano a diminuire e di conseguenza l'attrazione si riduce, diminuisce un po’ il desiderio sessuale e torna l’appetito. Contemporaneamente il nostro cervello comincia a produrre l’ossitocina, il cosiddetto ormone delle coccole e la vasopressina. Si sentirà quindi il desiderio di dormire insieme, di prendersi cura l’uno dell’altro, di proteggersi. Esattamente come avviene tra tra genitore e figlio.

Questa molecola quindi è la sostanza responsabile di una fase dell’amore in cui i partner desiderano legarsi, di impegnarsi in una relazione duratura e che fanno provare una sensazione di benessere e rilassamento. Insomma con questa fase si è passati da un amore più pazzo, euforico e in un certo senso irrazionale a un amore più maturo, dove si cerca un legame più profondo e duraturo.

molecola ossitocina
Ossitocina

Come abbiamo visto, l’amore in sé non è una semplice emozione che arriva dal cuore, ma piuttosto è un sentimento molto complesso che implica il rilascio di sostanze chimiche da parte del nostro cervello. Ecco quindi che le famose espressioni “c’è chimica tra noi”, oppure “ho le farfalle nello stomaco” o anche “l’amore rende ciechi” non sono semplici modi di dire, ma hanno un fondamento scientifico reale che spiega i comportamenti insoliti dell’innamoramento.

Specifichiamo che questa suddivisione in 3 fasi arriva da un modello teorizzato dalla Dr. Helen Fisher. Ci sono tante altre teorie su come evolvono i sentimenti tipici dell’innamoramento, quindi è normale che magari non tutti ci ritroviamo con questa descrizione ecco. Infatti dipende tantissimo da persona a persona, dalla storia, dagli aspetti psicologici. Noi oggi abbiamo voluto descrivervi gli aspetti scientifici, quindi la chimica che ci sta dietro secondo il modello di Fisher che potrebbe rappresentare bene l’innamoramento.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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