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24 Dicembre 2025
13:00

Cos’è la famosa reazione di Maillard: la spiegazione scientifica della crosticina perfetta

La reazione di Maillard è un processo chimico che prevede la trasformazione di zuccheri e proteine in aromi e molecole colorate. Questo permette a diversi alimenti di avere un aspetto e un sapore migliore.

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Cos’è la famosa reazione di Maillard: la spiegazione scientifica della crosticina perfetta
reazione di Maillard crosticina carne

Dietro la crosticina dorata che si forma sulla carne mentre cuoce o l’aroma che sprigiona una fetta di pane appena tostato si nasconde una reazione chimica fondamentale per la cucina, conosciuta come reazione di Maillard. Questa reazione (in realtà sono tante reazioni) è responsabile della formazione dei colori e degli aromi che caratterizzano molti dei nostri piatti preferiti. Ma come avviene esattamente? Cosa serve affinché avvenga? Lo scopiamo in questo articolo.

Cos'è e quando avviene la reazione di Maillard

La reazione di Maillard è famosa soprattutto per il suo ruolo nei processi di cottura di carne, pesce, prodotti da forno, verdure e molti altri alimenti.

In realtà, la reazione di Maillard non è una singola reazione chimica, ma un insieme complesso di reazioni chimiche che coinvolgono zuccheri e proteine. Nello specifico i reagenti di partenza sono zuccheri riducenti (come il glucosio) e amminoacidi (mattoncino delle proteine).

Questi “ingredienti” reagiscono tra loro, dando vita a una serie di composti che conferiscono colore e aroma agli alimenti e quindi influiscono sul sapore.

Ci sono due condizioni fondamentali per far avvenire questa reazione abbastanza velocemente da vederne gli effetti:

  1. Temperatura sopra i 140 °C. A questa temperatura, la reazione avviene abbastanza velocemente da essere compatibile con i tempi di cottura degli alimenti. Se la temperatura sale troppo, oltre i 200 °C, c’è il rischio che il cibo bruci, portando a un processo di carbonizzazione. D'altro canto, se la temperatura è troppo bassa, la reazione diventa troppo lenta e non è sufficiente a produrre il cambiamento desiderato nei cibi.
  2. Umidità: anche la quantità di acqua nell'alimento è importante. Se il cibo è troppo secco (quindi con una concentrazione di acqua troppo bassa) la reazione fatica a partire, poiché l’acqua è necessaria per far muovere e avvicinare le molecole di zucchero e amminoacidi. Al contrario, se c'è troppa acqua, la temperatura non riuscirebbe a superare i 100 °C e quindi la reazione potrebbe essere troppo lenta.

Velocità e temperatura: cosa succede

La velocità con cui avviene la reazione di Maillard dipende dalla temperatura. A temperature più elevate, la reazione è più veloce, permettendo la formazione dei composti aromatici e colorati nel tempo che impieghiamo per cuocere un piatto. Questo è il motivo per cui quando cuciniamo carne alla griglia o tostiamo un pane, i tempi di cottura sono abbastanza veloci e riusciamo a vedere e sentire la reazione in corso.

Se la temperatura è troppo bassa, la reazione sarà molto più lenta e potrebbe non essere evidente. Inoltre, la reazione può avvenire anche a temperatura ambiente, ma a una velocità così ridotta che non ce ne accorgiamo nemmeno

I prodotti della reazione di Maillard ed effetti indesiderati

Nello specifico, i composti principali generati dalla reazione di Maillard sono:

  1. Melanoidine: questi composti sono responsabili del colore che va dal giallo al marrone scuro, passando per il marroncino chiaro (a seconda del tempo e della temperatura della cottura) che vediamo sulla superficie degli alimenti.
  2. Molecole aromatiche: tra queste troviamo aldeidi, chetoni, pirroli, furani e molti altri composti. Queste molecole sono volatili, cioè evaporano facilmente a temperatura ambiente, permettendoci di percepire il loro profumo.

La differenza tra Maillard e caramellizzazione

Attenzione però! Non bisogna confondere la reazione di Maillard con la caramellizzazione. Mentre la reazione di Maillard coinvolge zuccheri e proteine, la caramellizzazione riguarda esclusivamente gli zuccheri, che a temperature superiori ai 160 °C reagiscono tra di loro, producendo composti colorati e aromatici. Sebbene entrambe le reazioni possano avvenire simultaneamente durante la cottura, sono due processi chimici ben diversi.

Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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