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Il backup è una copia di sicurezza dei dati presenti su un dispositivo, che viene conservata in un luogo sicuro, così da poter ripristinare eventuali informazioni che vengono perse. Se il vostro smartphone, tablet o computer dovessero rompersi, essere rubati o smarriti o, ancora, essere colpiti da un malware (ad esempio un ransomware), il backup potrebbe letteralmente salvarvi da una situazione che, definire incresciosa, è un eufemismo. Esistono diverse strategie di backup, tra cui il salvataggio su cloud (come Google Drive o iCloud) e quello su supporti fisici (quindi tramite l'uso di chiavette USB, dischi rigidi esterni, schede SD, etc.). I sistemi operativi moderni, come Windows, macOS, Android e iOS, offrono strumenti integrati per automatizzare il processo di backup e semplificarne la gestione.
Cos'è un backup e perché è importante farlo
Abbiamo detto che per backup intendiamo una copia di sicurezza dei file di un dispositivo salvata in una posizione sicura, distinta da quella originale che serve a ripristinare i dati in caso di perdita. Questo significa che, se il dispositivo su cui lavorate quotidianamente dovesse subire un guasto o fosse soggetto a un attacco informatico, avreste comunque accesso a una versione precedente dei vostri dati. Il backup può essere eseguito manualmente o in modo automatico, a seconda della soluzione scelta. È possibile, inoltre, eseguire il backup tramite servizi di cloud storage, archiviando i file su server remoti gestiti da aziende come Google, Apple o Microsoft (sarà soprattutto questa la modalità di backup che vi illustreremo più avanti) oppure si può optare per il salvataggio locale su dispositivi fisici come hard disk esterni, unità SSD o memorie USB.
Il motivo principale per cui è importante fare il backup è la protezione contro la perdita di dati. Perché mai dovreste perdere i dati presenti sul vostro smartphone, tablet o PC? Le cause potrebbero essere diverse: un errore umano che porta alla cancellazione accidentale di file, un guasto hardware che rende inaccessibile un dispositivo, un attacco malware che compromette il sistema o anche il semplice passaggio a un nuovo dispositivo, che richiederebbe il trasferimento dei dati su quest'ultimo. Se non si fa il backup, il recupero dei propri file potrebbe essere impossibile o estremamente costoso.
Come fare un backup dei dati
Se avete Android
Se disponete di un device Android, avete a vostra disposizione vari modi per effettuare un backup dei dati. Il metodo che vi consigliamo noi è quello che consiste nell'attivare backup automatici direttamente sul vostro account Google. Prima di spiegarvi come fare, però, tenete presente che il ripristino del backup non è sempre possibile su tutti i dispositivi Android: ad esempio, se provate a trasferire i dati su un telefono con una versione di Android più vecchia rispetto a quella di origine, potreste incontrare problemi. Inoltre, il backup di Google non è disponibile per dispositivi configurati esclusivamente per il lavoro o appartenenti a un'azienda. Detto questo, se sul vostro dispositivo è possibile procedere all'attivazione di backup automatici con il vostro account Google, ecco i passaggi che dovete seguire:
- Aprite l'app Impostazioni, cercate la sezione Google, quindi selezionate Tutti i servizi (se necessario) e poi Backup.
- Se è la prima volta che eseguite questa operazione, potreste dover attivare l’opzione Backup di Google One e seguire le istruzioni a schermo.
- A questo punto, potrete scegliere quali dati salvare (es. Foto e video, Dati sul dispositivo, etc.).
- Se preferite avviare un backup immediato, vi basta premere su Esegui il backup ora. Tenete presente che l'intero processo potrebbe richiedere fino a 24 ore per essere completato e, una volta terminato, vedrete l'indicazione “On” accanto ai tipi di dati che avete selezionato per il backup.

Se avete iPhone
Se possedete un iPhone, uno dei modi più semplici per salvare i vostri dati in modo sicuro è ricorrere ad iCloud, il servizio di archiviazione cloud di Apple. Per attivare il backup automatico su iCloud, seguite questi step.
- Aprite l'app Impostazioni, toccate il vostro nome in alto e selezionate iCloud.
- Accedete alla sezione Backup iCloud e abilitate l'opzione per salvare i dati in automatico.
- Una volta attivato, iPhone eseguirà il backup ogni giorno, a patto che sia connesso a una rete Wi-Fi, collegato all'alimentazione e bloccato.
- Se desiderate avviare subito un backup senza attendere quello automatico, potete farlo manualmente toccando la dicitura Esegui backup adesso.

Se il vostro iPhone supporta la rete 5G, il vostro operatore potrebbe consentirvi di eseguire il backup anche tramite connessione dati mobili. Potete verificare questa opzione andando su Impostazioni > [vostro nome] > iCloud > Backup iCloud e scegliendo se attivare o meno il backup su rete cellulare.
Se avete Windows 11
Windows 11 offre un sistema di backup semplice ed efficace grazie a Windows Backup, uno strumento integrato che permette di salvare automaticamente file e impostazioni nel cloud tramite OneDrive. Per attivare questo sistema, procedete così.
- Aprite il menu Start, digitate “backup” nella barra di ricerca e selezionate “Windows Backup” tra i risultati.
- Scegliete quali sono gli elementi da salvare su OneDrive (Cartelle, Impostazioni, App, e così via).
- Per verificare lo stato del backup di ciascun elemento, espandete le relative sezioni all'interno della schermata di Windows Backup. Dopo aver selezionato tutto ciò che desiderate proteggere, fate clic su Esegui backup per avviare il processo.

Se avete macOS
Se siete in possesso di un Mac e volete proteggere i vostri file, la soluzione che vi suggeriamo di provare in questo caso è Time Machine è la soluzione ideale. Si tratta dello strumento integrato in macOS pensato per eseguire automaticamente il backup di documenti, email, foto, app e altri dati, salvandoli su un dispositivo di archiviazione esterno. Ecco i passaggi che dovete compiere per avvalervi di questa soluzione di backup.
- Per prima cosa, scegliete il dispositivo di archiviazione per il backup: Apple consiglia di usarne uno che abbia almeno il doppio dello spazio di archiviazione del vostro Mac (quindi se il vostro computer Apple ha 512 GB di storage interno, dovete usare un hard disk da almeno 1 TB). Inoltre, il disco esterno che decidete di usare dovrebbe essere dedicato esclusivamente ai backup di Time Machine per evitare problemi di compatibilità.
- Collegate il dispositivo di archiviazione al Mac.
- Fate clic sul menu Apple e selezionate Impostazioni di Sistema > Generali > Time Machine.
- Fate clic su Aggiungi disco di backup o il pulsante +.
- Selezionate il dispositivo di archiviazione e fate clic su Configura disco. Se il Mac dovesse chiedervi di inizializzare l'unità per renderla compatibile con Time Machine, fatelo seguendo i passaggi sullo schermo.
- Una volta completata la configurazione, Time Machine inizierà automaticamente a salvare i vostri file.
