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Un errore contenuto nell'ultimo aggiornamento di CrowdStrike Falcon Sensor, un software che fa parte della suite di cybersecurity CrowdStrike, a quanto pare è stato uno degli inneschi principali al problema informatico che ha mandato in tilt aerei, ospedali e banche. CrowdStrike è prodotto dall'azienda omonima, che si occupa di sicurezza informatica. I PC che hanno ricevuto l'aggiornamento incriminato hanno infatti iniziato a mostrare una schermata di errore che ha impedito il corretto caricamento del sistema operativo Windows, provocando così il tanto chiacchierato Microsoft down. Vediamo più da vicino cosa è successo e cosa provoca di solito la “blue screen” di Windows, la famigerata “schermata blu della morte”.
CrowdStrike Falcon Sensor: cos'è e come funziona il software che ha mandato in tilt interi settori
CrowdStrike Falcon Sensor è un software di sicurezza molto potente, progettato per proteggere i cosiddetti endpoint, ovvero dispositivi fisici che si connettono e scambiano informazioni con una rete di computer, compresi dispositivi mobili, computer desktop, macchine virtuali, dispositivi incorporati e server. CrowdStrike Falcon Sensor ha nella fattispecie il compito di rilevare e rimuovere minacce nella rete e controllare tutta la “superficie di attacco”, cioè tutti gli endpoint potenzialmente vulnerabili. Il programma, inoltre, è in grado di analizzare i dati degli attacchi per prevedere possibili violazioni future.
Va da sé che per svolgere un lavoro del genere CrowdStrike Falcon Sensor necessita di importanti privilegi sui sistemi informatici in cui è chiamato a operare, ragion per cui un errore — anche “piccolo” — può portare a conseguenze potenzialmente disastrose, come la vicenda odierna dimostra molto bene. A proposito di quest'ultima, George Kurtz, co-fondatore e CEO di CrowdStrike, ha riferito che l'azienda ha individuato il problema, che è ora in corso di risoluzione. Su X ha infatti dichiarato:
CrowdStrike sta lavorando attivamente con i clienti interessati da un difetto trovato in un singolo aggiornamento di contenuto per gli host Windows. Gli host Mac e Linux non sono interessati. Non si tratta di un incidente di sicurezza o di un attacco informatico. Il problema è stato identificato, isolato ed è stata implementata una correzione. Rimandiamo i clienti al portale di supporto per gli ultimi aggiornamenti e continueremo a fornire aggiornamenti completi e continui sul nostro sito Web. Raccomandiamo inoltre alle organizzazioni di assicurarsi di comunicare con i rappresentanti di CrowdStrike tramite canali ufficiali. Il nostro team è completamente mobilitato per garantire la sicurezza e la stabilità dei clienti di CrowdStrike.
“Blue screen”: ecco cosa provoca la schermata blu di Windows
La schermata blu di Windows, conosciuta anche come “blue screen” o, per gli amanti dei tecnicismi, BSOD (Blue Screen of Death), non è un fenomeno sconosciuto agli utilizzatori di Windows, il sistema operativo desktop più usato al mondo. Si tratta, infatti, di una schermata che può comparire per un'infinità di problematiche, tra cui: errori nell'installazione dei driver dei dispositivi, problemi con il disco rigido o con l’hardware installato dall'utente e conflitti tra il software in esecuzione e Windows.
Il problema della schermata blu di Windows non è niente di nuovo, ma affligge il sistema operativo del colosso di Redmond fin dai suoi albori. Basti pensare al fatto che uno dei PC usato nella presentazione di Windows 98 da Bill Gates mostrò di essere afflitto dallo stesso problema, causando non poco imbarazzo al co-fondatore di Microsoft, che per sdrammatizzare disse alla platea che lo stava fissando con lo sguardo: «Questo è il motivo per cui non distribuiamo ancora Windows 98».