Prima dell’avvento del Cristianesimo, i popoli dell’Europa settentrionale professavano una religione politeista, secondo la quale gli dei vivevano in Ásgarðr (o Asgard), mentre gli uomini abitavano nella Terra di mezzo. La divinità principale del pantheon norreno era Odino (noto anche come Wotan o Woden), un dio saggio e guerriero, che “regnava” sugli altri dei un po’ come lo Zeus/Giove dei greci e dei romani. Tra le altre divinità, protagoniste di numerosi miti e saghe, figuravano Loki, Freyr e Thor, quest’ultimo dotato di un potentissimo martello. Secondo la religione norrena, gli dei erano destinati a soccombere durante il Ragnarǫk, la battaglia finale tra il caos e l’ordine, al termine della quale sarebbe iniziato un nuovo ciclo. La religione norrena è stata soppiantata nel Medioevo dal Cristianesimo, ma oggi è in corso una sua riscoperta, sia a livello culturale-politico sia in ambito pop, tra libri, film, serie TV, videogiochi e tanto altro.
La religione norrena
La religione norrena era diffusa nella Penisola scandinava e in altri territori dell’Europa del Nord prima dell’affermazione del Cristianesimo. Era una religione politeista, nella quale si adorava una pluralità di divinità, e costituiva un ramo della più ampia religione germanica, diffusa in tutta l’Europa settentrionale.
Secondo la religione norrena, gli uomini vivono nel mondo sensibile, chiamato Miðgarðr, che costituisce la Terra di mezzo, circondata dalle acque. La dimora degli dei è invece Ásgarðr, raggiungibile dalla Terra di mezzo solo attraverso Bifrost, il ponte dell’arcobaleno. Gli dei sono divisi in due schiere: Asi e Vani (chiamati anche Aesir e Vanir), descriti dalle fonti talvolta come rivali, talvolta come alleati.
I norreni ritenevano che il mondo fosse destinato a finire con il Ragnarǫk, la battaglia finale tra le forze del caos e le forze dell’ordine, che si sarebbero annientate a vicenda. Nel Ragnarǫk persino gli dei moriranno, ma dopo la battaglia il Miðgarðr sarà ripopolato da una coppia riuscita a mettersi in salvo, che darà così inizio a un nuovo ciclo.
La religione norrena cessò di esistere quasi completamente nel basso Medioevo. Da alcuni decenni, però, è in corso una sorta di riscoperta dell’antica religione germanica e si è sviluppata una forma di neopaganesimo noto con il nome di etenismo. Si tratta però di un fenomeno culturale-politico, oltre che religioso.
Le principali divinità del pantheon norreno
Vediamo in breve le caratteristiche principali delle divinità norrene più note.
Odino
Il padre degli dei e sovrano di Ásgarðr è Odino, la cui posizione equivale grosso modo a quella dello Zeus/Giove del paganesimo greco-romano. Il suo nome era Wotan in antico tedesco, Woden in antico inglese. Nelle saghe nordiche, è descritto come un dio dotato di un’infinita saggezza, che conosce il destino degli uomini e dell’universo.
Odino è però anche un dio guerriero, che combatte armato della sua lancia, Gungnir, con la quale ha dato avvio alla guerra tra Asi e Vani. Si muove in groppa a Sleipnir, un cavallo a otto zampe: l’animale più veloce che esista. A Odino spetta decidere quale esercito vincerà le battaglie e perciò è chiamato anche con gli epiteti di Sigfǫðr (padre della vittoria) e Sighǫfundr (giudice della vittoria). Odino è il padre di altre divinità del pantheon norreno, ma, come gli altri dei, è destinato a perire durante il Ragnarǫk.
Thor
Thor è uno dei figli di Odino ed è protagonista di numerosi miti, nei quali è impegnato in lotte e battaglie. Thor è infatti un dio dotato di enorme forza, anche perché può giovarsi di alcuni oggetti che lo rendono invincibile: la cintura Megingjörð, che ne raddoppia la potenza; i guanti di ferro Járngreipr e, soprattutto, il martello Mjöllnir, che è il suo principale simbolo (è spesso chiamato semplicemente martello di Thor). Il Mjöllnir è capace di abbattere qualsiasi nemico e di tornare indietro se viene scagliato.
In battaglia, Thor si muove su un carro trainato da due capre magiche, Tanngnjóstr e Tanngrisnir. Durante il Ragnarǫk, il dio si scontrerà con Miðgarðsormr, il serpente talmente lungo da poter avvolgere la Terra: riuscirà a ucciderlo, ma cadrà a sua volta morto per i miasmi emanati dall’animale.
Loki
Loki è un figlio di Odino e fratello di Thor, ma ha un ruolo ambivalente. In alcune saghe è un personaggio positivo, che combatte accanto al padre e al fratello; in altre è descritto come una figura maligna, che mette in discussione l’ordine cosmico. In tutti i casi, è un dio astuto e ingannatore. Durante il Ragnarǫk si scontrerà con il guardiano dl ponte Bifrost, Heimdallr, e resterà ucciso.
Fenrir
Fenrir è un lupo di enormi dimensioni e dotato di una forza spropositata. Sarà lui a sbranare Odino durante il Ragnarǫk, ma sarà ucciso da un figlio del dio, Viðar.
Freyr
È il dio della bellezza e della fecondità, dal quale dipendono il clima e l’abbondanza dei raccolti. Si muove su Gullinbursti, un cinghiale d'oro, o con Skíðblaðnir, una nave che ha sempre il vento a favore e può essere piegata e messa a posto quando non è usata. Nel Ragnarǫk dovrà affrontare Surtr, capo dei giganti di fuoco, che lo ucciderà.
Gli Jotnar
Gli jotnar (singolare Jǫtunn) sono creature semidivine, paragonabili per molti aspetti ai giganti o ai titani del paganesimo greco-romano. Sono dotate di forza sovrumana e spesso sono contrapposte alle divinità, ma in alcune saghe sono alleate o persino sposate con loro. Si dividono in due grandi categorie: Múspellsmegir o giganti di fuoco e Hrímþursar o giganti di ghiaccio.