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Le varie posate che oggi usiamo comunemente a tavola in realtà sono nate in momenti diversi: il coltello esiste sin dalla notte dei tempi, essendo indispensabile non solo per mangiare, ma anche per tante altre attività; il cucchiaio è stato inventato in epoca antica, ma dopo il coltello; la forchetta invece si è affermata in tempi più recenti. Nella sua forma completa, la “triade” forchetta, coltello e cucchiaio è attestata per la prima volta in un banchetto del 1536. Tuttavia, per molti secoli l’uso delle posate, in particolare delle forchette e di coltelli appositi per la tavola, interessava solo le aristocrazie e si è diffuso in tutta la popolazione solo nel XIX secolo. Approfondiamone in sintesi la storia.
Da quando si usano le posate e dove furono inventate
Le posate non sono usate in tutto il mondo. In Cina e in altri paesi orientali, come sappiamo, si usano quasi esclusivamente le bacchette. In India, in particolare nella parte meridionale del Paese, gran parte degli alimenti è mangiata con le mani.

Anche in Occidente l’uso delle posate è relativamente recente e per secoli gli “utensili” più usati per portare il cibo alla bocca sono state le mani. La prima tavola con un coltello, una forchetta e un cucchiaio per ciascun commensale fu imbandita in Italia per un banchetto in onore dell’imperatore Carlo V del 1536, ma l’evento fu degno di nota proprio perché rappresentava un caso eccezionale. L’uso delle posate in tutta la popolazione si è affermato solo all’Ottocento. I tempi con i quali le tre posate principali si sono diffuse, però, non sono gli stessi. Vediamolo un po’ più nel dettaglio.
Forchetta
La forchetta è la più recente delle posate. I primi esemplari conosciuti risalgono alla cultura Qija, sviluppatasi presso il Fiume Giallo, nell’attuale Cina, tra 2200 e 1600 anni prima di Cristo. Potrebbe sembrare paradossale che le prime forchette siano state trovate nel Paese che le ha poi sostituite con le bacchette, ma, in realtà, la loro funzione era diversa: servivano per cucinare e non per portare il cibo alla bocca. Erano più simili, almeno nell’uso, agli odierni forchettoni. Lo stesso utensile, del resto, esisteva anche nelle civiltà antiche del Mediterraneo: egizia, greca, romana.
La forchetta per portare il cibo alla bocca è stata introdotta nell’impero bizantino intorno al IV secolo d.C., sebbene gli studiosi non escludano che potesse essere già usata, occasionalmente, nella Grecia antica.

Tuttavia la diffusione è stata molto lenta. Per secoli la forchetta rimase confinata all’impero bizantino e a qualche altro territorio orientale. Intorno all’anno 1000 giunse in Italia, territorio europeo più legato all’impero di Bisanzio, ma si diffuse solo nelle aristocrazie. La forchetta, del resto, non era gradita alla Chiesa cattolica, che la considerava uno strumento demoniaco e una moda importata dall’odiato impero bizantino (che si era separato nel 1054 dalla Chiesa cattolica).
Ciò nonostante, la forchetta proseguì la sua ascesa. Intorno al XVI secolo varcò i confini della Penisola e si diffuse nelle classi agiate dell’Europa meridionale. Nel ‘700 raggiuse anche l’Europa del Nord. Gradualmente, l’abitudine di mangiare con la forchetta si affermò in misura sempre maggiore nelle popolazioni e nell’Ottocento divenne comune in tutte le classi sociali. Nello stesso secolo si diffuse il modello a quattro rebbi, che oggi è quello usato più frequentemente.
Coltello
L’invenzione e l'uso del coltello si perdono nella notte dei tempi. Alcuni milioni di anni fa, ben prima della comparsa dell’homo sapiens, le precedenti specie del genere Homo usavano oggetti taglienti, come le pietre scheggiate, per varie funzioni, compreso quella di tagliare i cibi. Da allora tutte le culture e le civiltà susseguitesi sul Pianeta hanno fatto uso di coltelli.

Il coltello da tavola è però un‘invenzione recente. Fino alla fine del Medioevo, non esistevano utensili specifici per tagliare gli alimenti e a tavola ciascuno usava il suo coltello personale, che serviva anche per altre funzioni: difesa personale, tagliare tessuti, ecc. Anche ai banchetti, era normale che ciascun invitato portasse con sé il proprio coltello. Il primo esemplare specifico per la tavola pare essere stato quello del citato banchetto di Carlo V del 1536, ma l’uso su larga scala si è diffuso nelle aristocrazie solo nel ‘600 (secondo alcune fonti, lo introdusse il cardinale Richelieu, primo ministro di Francia) e nel resto della popolazione nei secoli successivi.
Cucchiaio
Anche l’uso del cucchiaio è antico, sebbene non quanto quello del coltello. I primi esemplari dell’area mediterranea risalgono alla civiltà egizia; quelli orientali al tempo della dinastia Shang (II millennio a.C.).

Originariamente i cucchiai erano fatti di avorio, legno, pietra o osso, ma già nel mondo antico si affermarono anche quelli in metallo, che nell’età greco-romana divennero i più diffusi. L’uso del cucchiaio non è mai scomparso, ma la forma è cambiata molte volte nel corso degli anni e solo nel ‘700 si è affermato il design attuale, nel quale la punta della paletta è più stretta della base. Anche i materiali sono cambiati e oggi i cucchiai usati ordinariamente in cucina sono fatti, come le altre posate, di acciaio inossidabile.