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5 Aprile 2023
12:30

L’invenzione del telefono: breve storia di quando l’uomo ha scoperto come parlare a distanza

Per noi è scontato premere pochi tasti e parlare con altre persone, dovunque esse si trovino. Il telefono, però, ha una storia molto recente e la sua invenzione risale solo agli ultimi decenni dell’Ottocento.

A cura di Erminio Fonzo
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L’invenzione del telefono: breve storia di quando l’uomo ha scoperto come parlare a distanza
breve storia del telefono

Far giungere la propria voce a distanze più lunghe di quelle consentite dalla semplice emissione di suoni vocali è stato per molti secoli un desiderio irrealizzabile. I sistemi sperimentati prima dell’età contemporanea erano molto rudimentali. Nel X secolo in Cina furono inventati i “tubi parlanti”, cioè semplici tubi all’interno dei quali far passare la voce, ai quali nei secoli successivi subentrarono telefoni acustici più efficienti (due recipienti collegati da un filo).

Tuttavia, l’invenzione del telefono modernamente inteso, cioè funzionante tramite l’energia elettrica, avvenne soltanto nella seconda metà dell’Ottocento ed è ancora contesa tra Antonio Meucci e Alexander Graham Bell. L’invenzione rappresentò una vera e propria rivoluzione delle comunicazioni, rendendo il mondo “più piccolo” e molto più interconnesso. Nel corso del Novecento, alle comunicazioni telefoniche sono stati apportati numerosi miglioramenti tecnici e sono stati inventati i telefoni mobili, che, attraverso vari passaggi, hanno portato agli attuali smartphone.

L'idea del telefono acustico

L’idea di far arrivare la propria voce a distanza ha sempre affascinato gli esseri umani e sin dal mondo antico sono state fatte prove e sperimentazioni in materia. Per esempio, nella Grecia antica i teatri erano costruiti in maniera tale che la voce degli attori potesse essere udita anche dagli spettatori più lontani.

Il teatro della citta di Epidauro, noto per la sua acustica
Il teatro della città di Epidauro, noto per la sua acustica

Per la comunicazione a distanza tra due persone, nei secoli successivi furono introdotti i “telefoni acustici”, basati sul principio meccanico di far “passare” la voce attraverso un tubo o un filo, che “trasporta” le onde sonore. Probabilmente strumenti di questo tipo erano usati già in Cina prima dell’anno mille. Tuttavia un telefono acustico relativamente efficiente fu inventato solo nel ‘600 da un fisico britannico, Robert Hook, che costruì un apparecchio composto da due piccoli recipienti collegati da un filo. Il sistema si rivelò di una certa utilità, sebbene fosse utilizzabile solo su brevi distanze.

Telefoni acustici (spesso a tubo e non a filo) sono stati usati sulle navi e negli edifici per molti anni e in qualche caso sono ancora in funzione.

Illustrazione di un telefono meccanico
Illustrazione di un telefono meccanico

L’invenzione del telefono elettromagnetico

Il telefono vero e proprio fu inventato alla fine dell’Ottocento. L’invenzione, resa possibile dai progressi nella conoscenza e nell’uso dell’elettricità, è contesa tra diversi inventori, i più noti dei quali sono Antonio Meucci e Alexander Graham Bell. La storia più attendibile vuole che il fiorentino Meucci nel 1849 avesse scoperto per caso, mentre lavorava a una terapia medica basata sull’elettroshock, la possibilità di trasmettere la voce tramite l’elettricità.

Meucci nel 1878
Meucci nel 1878

Meucci si trasferì quindi negli Stati Uniti e lavorò all’invenzione di un apparecchio che consentisse di parlare a distanza. Negli anni ’60 fu in grado di costruire telefoni funzionanti e nel 1871 depositò un caveat (una sorta di pre-brevetto), in attesa di trovare il denaro per depositare un brevetto vero e proprio. Tuttavia, il caveat scadde senza che Meucci potesse rinnovarlo e pochi anni dopo Bell rivendicò la paternità dell’invenzione.

Iniziò così una lunga controversia legale, conclusasi senza vinti né vincitori, anche a causa della morte di Meucci nel 1889. È impossibile dire con certezza chi avesse ragione. L’ipotesi più ragionevole è che l’invenzione del telefono, come quella di molti altri dispositivi, fu resa possibile da diversi passaggi e da progressi graduali, dovuti a più di un inventore, sebbene il ruolo di Meucci fosse stato certamente determinante. Quel che è certo è che alla fine degli anni ’70 dell’800 il telefono divenne una realtà.

Miglioramenti della tecnologia e del design

Alla fine degli anni ’70 dell’Ottocento negli Stati Uniti furono costruite le prime linee telefoniche e installati i primi apparecchi. In origine le linee collegavano solo due telefoni, ma nel volgere di pochi anni furono introdotti sistemi per smistare le chiamate a differenti destinatari. Anche gli apparecchi furono migliorati, sia nelle componenti tecniche, sia nel design. I primi telefoni erano composti di due parti, un ricevitore e un microfono, e per parlare era necessario usare entrambe le mani. Poiché il sistema era scomodo, furono costruiti telefoni di forma diversa: quello a candela, che ha una base poggiata su un tavolo, e quello con la cornetta, che univa microfono e ricevitore in un solo “blocco”.

Cartolina del 1910 con telefono a candela
Cartolina del 1910 con telefono a candela

La diffusione delle linee telefoniche

Il telefono si diffuse presto al di fuori del continente americano. Alla fine dell’Ottocento il Paese con la maggior “densità telefonica” era la Svezia, che nel 1893 aveva 0,55 telefoni ogni 100 abitanti, contro gli 0,4 degli Stati Uniti. Tuttavia gli Usa recuperarono presto lo svantaggio e nel primo decennio del Novecento divennero leader della telefonia, con oltre tre milioni di apparecchi nel 1904.

Telefono svedese di fine Ottocento
Telefono svedese di fine Ottocento

Alla fine dell’Ottocento il telefono raggiunse anche l’Italia. La prima linea fu impiantata a Milano alla fine del 1877 e negli anni successivi i telefoni si diffusero nelle principali città.

In tutto il mondo i progressi erano rapidi e le linee sempre più diffuse e lunghe. Nel 1927 fu inaugurato il primo collegamento tra Europa e America. Con il telefono era diventato possibile comunicare a migliaia di chilometri di distanza come se si parlasse con il proprio vicino di casa: un’idea inimmaginabile fino a pochi anni prima.

La nascita del telefono mobile senza fili

Nel corso del Novecento sono stati apportati numerosi miglioramenti alla telefonia, i più significativi dei quali riguardano lo sviluppo dei telefoni mobili, che, al posto del cavo, si servono di onde radio per “far viaggiare” la voce. Le sperimentazioni di telefoni senza fili iniziarono nei primi decenni del ‘900, grazie all’invenzione della radio (che a differenza del telefono, non prevede la comunicazione tra due interlocutori, giacché tutti possono ascoltare i messaggi inviati). Negli anni ’20 furono installati i primi telefoni sui treni, ai quali, negli anni ’40, fecero seguito quelli sulle automobili, restati in uso fino ai primi anni 2000. Nel corso del Novecento, inoltre, furono sviluppati telefoni trasportabili a mano, che in origine avevano le dimensioni di una valigetta e, per tale ragione, non ebbero grande sviluppo, se non in ambito militare e in pochi altri casi.

Telefono trasportabile (credit Christos Vittoratos)
Telefono trasportabile (credit Christos Vittoratos)

La rivoluzione dei telefoni cellulari e smartphone

La vera rivoluzione della telefonia mobile è stata quella dei cellulari, che utilizzano una rete di ripetitori che suddivide il territorio in piccole porzioni di forma esagonale, dette celle (da questo il nome "cellulare") e sono molto meno ingombranti dei precedenti apparecchi portatili. Le prime sperimentazioni coronate da successo ebbero luogo negli anni ’70, ma il primo cellulare, il Motorola DynaTac 8000x, fu messo in commercio solo nel 1984 negli Stati Uniti. Il telefono, però, oltre a essere molto più grande dei telefonini attuali, aveva un costo proibitivo, circa 4.000 dollari dell’epoca (più o meno 10.000 dollari di oggi), il che rendeva impossibile la vendita di massa.

Motorola DynaTAC 8000X
Motorola DynaTAC 8000X

Con il passare degli anni, però, i progressi tecnologici hanno consentito di ridurre le dimensioni dei cellulari e di abbattere i costi e, a partire dagli anni ’90, i cellulari sono andati incontro a una rapida diffusione in tutto il mondo. È stata sviluppata, inoltre, la telefonia satellitare, che consente le comunicazioni mediante un satellite artificiale. L’ultimo sviluppo, come sappiamo, è quello degli smartphone, i quali, unendo la telefonia e la rete internet, stanno soppiantando rapidamente i modelli preesistenti in tutto il mondo.

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